Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] Montenevoso; poté sovrintendere all'edizione nazionale delle sue opere; nel 1937 divenne presidente dell'Accademiad'Italia).
Opere
Tra i molti generi letterarî da lui tentati, D'A. predilesse la poesia lirica: essa anzi fu l'asse intorno al quale ...
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Poeta dialettale (Roma 1858 - ivi 1940). Fra i più significativi esponenti dei «XXV della Campagna Romana», P. dal 1930 fece parte dell'Accademiad'Italia. A consacrare definitivamente la sua fama di poeta [...] la sua opera più felice, P. attese, per tutto il rimanente della vita, alla composizione di un vasto poema sulla storia d'Italia (Storia nostra), dalla fondazione di Roma all'unità, che però lasciò incompiuto e lacunoso (267 sonetti dei 350 previsti ...
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Scrittore italiano (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944). Compì gran parte dei suoi studi a Parigi e si affermò dapprima come poeta in lingua francese (La conquête des étoiles, 1902; Destruction, [...] M. fu accanto a Mussolini dalle origini del fascismo alla Repubblica di Salò, esaltandone le imprese guerresche. Fece parte dell'Accademiad'Italia. Parte dell'opera edita e inedita di M. è raccolta in Teoria e invenzione futurista (1968) e La grande ...
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Generale e scrittore italiano (Camerano Casasco 1875 - Milano 1948). Lasciò il servizio attivo nel 1919. Fece parte (dal 1937) dell'Accademiad'Italia. Autore di apprezzati volumi di storia e d'arte militare [...] (Uomini e folle di guerra, 1921; Nel tempo della tormenta, 1923; ecc.); dopo il grande successo ottenuto dal romanzo Ilia e Alberto (1930), in gran parte autobiografico, si diede alla narrativa, pubblicando ...
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Scrittore italiano (Ghedi, Brescia, 1891 - Roma 1961). Combattente della prima guerra mondiale, poi legionario fiumano. Durante il fascismo ricoprì cariche prevalentemente culturali (tra l'altro quella [...] di cancelliere dell'Accademiad'Italia, fino al 1938). Tra le sue numerose pubblicazioni: Liriche di guerra (1918), di sincera, umana ispirazione; La coda di Minosse, romanzo sulla giustizia militare in tempo di guerra (1925, più volte ristamp.); ...
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Scrittore italiano (Senigallia 1863 - Roma 1939). Muovendo da brevi romanzi o novelle di stampo ancora verista, d'un verismo lombardo alla De Marchi, P. giunse via via a esprimere il suo dissidio - tra [...] cui vicende non sono che schermi o proiezioni liriche dello stato d'animo dell'autore; o meglio, in una sorta di moltissimi giornali e riviste e ha fatto parte dell'Accademiad'Italia dalla fondazione.
Opere
Al centro della sua personalità artistica ...
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Scrittore, nato a Firenze il 14 luglio 1884. Dal 1910 al 1923 fu critico letterario della Tribuna (talvolta firmando con lo pseudonimo "Il tarlo"); nel 1919 partecipò con V. Cardarelli e con altri alla [...] del Corriere della sera e di altri giomali e riviste, italiani e stranieri. Nel 1936 gli fu conferito dall'Accademiad'Italia il Premio Mussolini per la letteratura.
Formatosi, come molti dei suoi coetanei, sull'estetica crociana, il C. porta nella ...
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Letterato e giornalista, nato il 22 novembre 1874 a Trieste, dove è sempre vissuto. Redattore dapprima (1890-1903) del giornale irredentista L'Indipendente, poi, sino al 1915, del Piccolo, svolse in molteplici [...] giornale La Nazione, che diresse per cinque anni. Ora è redattore del Piccolo. Nel 1932 gli fu conferito dall'Accademiad'Italia il Premio Mussolini per la letteratura.
Autore di romanzi (La fiamma fredda, Milano 1903; Il castello dei desideri, ivi ...
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BRANCA, Vittore (App. III, i, p. 256)
Filologo e critico letterario. È stato tra i fondatori della rivista Il Ponte (1948), della quale ha curato per due anni la parte letteraria; direttore della sezione [...] dal 1995 al 1996. È socio nazionale dell'Accademia dei Lincei dal 1982 e presidente dell'Associazione S. Gentili, La critica letteraria tra le due guerre, in Storia letteraria d'Italia, nuova ed. a cura di A. Balduino, 11° vol., Il Novecento ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] che non fu usato nel confronto di altri, venne invalidata per il suo passato fascista e la sua appartenenza alla Accademiad'Italia. Questo colpo, e malattie di vario genere che lo colpirono in quegli anni, e la vecchiaia lo sottrassero sempre di ...
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accademico
accadèmico (ant. acadèmico) agg. e s. m. [dal lat. academĭcus, gr. ἀκαδημικός] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Accademia platonica: i filosofi a.; anche sost., gli accademici. 2. Di un’accademia in genere, antica o moderna: discorso a.;...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...