Scrittore francese (Besançon 1734 - Parigi 1817); collaborò assiduamente al Journal étranger, alla Gazette de France, alle Nouvelles politiques e al Publiciste, partecipando alla vita letteraria e politica [...] in Francia; se ne trova un riflesso nelle sue opere: Variétés littéraires (4 voll., 1768-69); Mélanges de littérature (8 voll., 1803-06); Mémoires et correspondances historiques et littéraires inédits (post., 1858). Entrò nell'AccademiadiFrancia ...
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Pittore francese (Grenoble 1817 - La Troche, Isère, 1908). Vincitore del Prix de Rome (1839), fu attratto dai colori e dall'atmosfera italiana che riportò nei paesaggi, nelle vedute e nelle scene di vita [...] ; ritornato in Francia (1844), dipinse anche numerosi ritratti, ottenendo un vasto successo. Direttore dell'AccademiadiFrancia fu nuovamente a Roma nel 1867 e nel 1885. Gran parte della sua produzione è conservata nel Musée Hébert di Parigi. ...
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Pittore (Parigi 1713 - ivi 1789). Allievo di J.-M. Natoire, studiò poi all'AccademiadiFrancia a Roma (1735-40). Esponente di una pittura decorativa che andava esaurendosi, trattò soggetti religiosi (cupola [...] della cappella della Vergine in St.-Roch a Parigi, 1749-56) e storico-mitologici (anche per la manifattura dei Gobelins), ma anche scene di genere. Dal 1770 fu direttore dell'Accademia e primo pittore del re. ...
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Generale e letterato (Parigi 1721 - Pierre, Saône-et-Loire, 1810), nipote di Anne-Claude; combatté in Baviera, in Fiandra, in Germania durante la guerra di successione d'Austria; nella guerra dei Sette [...] anni si distinse a Minden (1757) e fu promosso luogotenente generale (1760). Pubblicò (1750) una traduzione delle Letters di H. Bolingbroke, per la quale fu ammesso all'AccademiadiFrancia. ...
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Pittore (n. nei dintorni di Beauvais 1705 - m. Roma 1766). Allievo di J. Restout, fu lungamente a Roma, dal 1748 al 1753 all'AccademiadiFrancia. Dipinse soggetti di genere (La mascherata delle quattro [...] parti del mondo, 1751, Mus. di Besançon); fu anche incisore (Les plus beaux monuments de Rome ancienne, 1761; Les plus beaux édifices de Rome moderne, 1763). ...
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Pittore (Bruges 1743 - Roma 1807). Formatosi a Bruges, ebbe poi successo all'Accademiadi Parigi (Combattimento tra Minerva e Marte, 1771, Lilla, Musée des beaux-arts). A Roma (1772-78), dove in seguito [...] diresse (dal 1801) l'AccademiadiFrancia, si diede allo studio dell'antico. Dipinse soggetti sacri, mitologici, storici (Cornelia madre dei Gracchi, 1795, Louvre) e ritratti. ...
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Pittore (Parigi 1812 - ivi 1893), allievo di C. Flers; nei suoi primi paesaggi ritrasse con viva sensibilità i dintorni di Parigi e la foresta di Fontainebleau. Poi si volse a una maniera accademica. A [...] partire dal 1837 soggiornò spesso a Roma, e vi fu poi, dal 1879 al 1885, direttore dell'AccademiadiFrancia. ...
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Scrittore e uomo politico francese (Cize, Giura, 1845 - Parigi 1919). Deputato cattolico di sinistra, diresse la rivista Le correspondant; entrò nell'AccademiadiFrancia nel 1906. Opere principali: L'Assemblée [...] nationale et la dissolution (1872), Études sur le Second Empire (1895), La femme de demain (1901), Témoins de jours passés (1907-13) ...
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Scultore (Parigi 1730 - ivi 1809), allievo di J.-B. Lemoyne, pensionato dell'AccademiadiFrancia a Roma; la sua scultura, di una raffinata grazia settecentesca (Psiche abbandonata, 1795, Louvre), seppe [...] trovare vigore nei ritratti (J.-B. Lemoyne e Maria Leszczyńska, Louvre); negli ultimi tempi volse verso un classicismo lievemente accademico. ...
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Scultore (Gavernac, Aveyron, 1854 - Parigi 1942). Studiò a Parigi con J.-A.-J. Falguière e H. Chapu; fu (1884) a Roma, dove nel 1921 divenne direttore dell'AccademiadiFrancia. Ebbe numerose commissioni [...] ufficiali, per edifici pubblici e monumenti. Fu anche medaglista. Opere al Musée d'Orsay a Parigi ...
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costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...
quaranta
agg. num. card. [lat. pop. quadranta, da quadràginta per il lat. class. quadragìnta], invar. – 1. Numero formato da quattro volte dieci, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 40, in numeri romani XL): q. miglia, q. tonnellate;...