Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] , per assumere un tono più accademico con Adriano. Un gioco di levigature e di trapano caratterizza i r. degli Antonini parte al r. nordico è, in Francia, l’opera di J. Fouquet. A Venezia, la presenza di Antonello da Messina favorì l’incontro tra ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] R. Mengs, a F. Giani e agli accademici V. Camuccini, F. Agricola, F. Podesti; a Firenze operarono P. Benvenuti e L. Sabatelli; a Milano fu di rilievo la figura di A. Appiani in età napoleonica. In Francia, dove il ritorno all’antico trovò nelle idee ...
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Pittore (Valenciennes 1684 - Nogent-sur-Marne 1721). Fu il più influente esponente francese della pittura rococò, autore di cicli pittorici ispirati in particolare al teatro delle maschere e alle Fêtes [...] l'ingresso all'Accademia: seppure ispirato da una commedia di Dancourt, Les trois cousines, o da La Vénetienne di La Motte, influenza in Inghilterra, da Hogarth a Turner, e in Francia fu pienamente rivalutata grazie ai fratelli Goncourt, a Baudelaire ...
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Pittore e incisore inglese (Londra 1775 - ivi 1851). T. occupa senza dubbio un posto di rilievo tra i più significativi paesaggisti di ogni tempo, sebbene la continua sperimentazione nella tecnica dell'acquerello, [...] i corsi dell'Accademia sotto la guida di J. F. Rigaut., divenendone membro dal 1799 e professore di prospettiva a più cadenzano i suoi continui viaggi (dopo il 1802 anche in Svizzera e Francia, nei Paesi Bassi, in Germania e in Italia) e lo studio ...
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Pittore francese (Parigi 1840 - Giverny 1926). Tra i più grandi protagonisti della rivoluzione impressionista, fu forse lo spirito più lucido, risoluto e conseguente del movimento, ai cui principi fondamentali [...] diverse. Nel 1862 tornò in Francia e a Chailly-en-Bière, non lungi da Barbizon, divenne amico di Renoir, Sisley, Bazille; fu tra i primi a schiarire la tavolozza per liberarsi dei modi accademici, a far degli effetti di colore e di luce la base della ...
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Pittore (Sassari 1885 - Milano 1961). Dopo l'adesione al futurismo, fu nel primo dopoguerra tra i più convinti sostenitori dell'esigenza di un ritorno all'ordine, che espresse attraverso uno stile definito [...] si dedicò alla pittura frequentando dal 1905 lo studio di A. Discovolo e l'Accademia libera del nudo, dove conobbe U. Boccioni; quegli anni in Francia e in Germania dipingendo poche opere, prevalentemente ritratti e autoritratti, di taglio duro, ...
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Museo Académie Vitti Museo ubicato ad Atina (Frosinone), aperto al pubblico dal 2013, in cui sono conservati tutti i materiali dell'Académie Vitti, scuola di pittura privata attiva a Parigi dal 1889 al [...] rientrata in Italia, portò con sé le raccolte presenti nell’Accademia, che per oltre un secolo vennero custodite in una casa Francia, occorre citare schizzi e disegni di nudo, fotografie di modelli in costume, cartoline postali, quadri, foto di ...
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Architetto (Venezia 1783 - ivi 1852). Terminati gli studî a Bologna, all'Accademia clementina, nel 1803 entrò nello studio del Selva a Venezia e nel 1807 divenne ingegnere del Regio corpo di acque e strade [...] a Padova. Nel 1836-37 visitò Francia e Inghilterra, dove poté ammirare l'architettura dei giardini che al suo ritorno diffuse in Italia la razionalità e la serietà dell'impostazione, il mattatoio di Padova (progetto 1819 circa, esecuzione 1820-24), il ...
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Scultore e pittore tedesco (Stolp 1878 - Lublin-Maidanek 1943). Studiò storia dell'arte a Berlino, Monaco e Firenze, dove creò le sue prime sculture. A Parigi nel 1909 realizzò sculture d'ispirazione cubista; [...] . Aderì al gruppo Cerche et Carré e poi a quello di Abstraction-Création. Oltre che in scritti, trasmise il suo credo nel valore morale e sociale della sintesi delle arti, attraverso la sua Accademia Le Mur (1938-40). Molte delle sue opere, definite ...
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Pittore (notizie dal 1458 al 1474). Non si ha di lui alcuna opera certa, ma numerosi documenti testimoniano il favore e l'alta stima che godette nella corte sforzesca di Milano; sono attestati inoltre [...] van der Weyden a Bruxelles, un suo soggiorno in Francia e la sua partecipazione alle decorazioni di S. Maria delle Grazie, presso Vigevano (con B. Bembo e L. Ponzoni), e della cappella ducale del castello di Pavia (con P. Bembo e il Foppa). Gli sono ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...