Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] ricordare ehe già nel 1904 al Congresso internazionale delle Accademie, tenutosi in quell'anno a Londra, il Krumbacher p. es. la meditatio de nudis pactis edita, ultimamente, da Monnier e Platon, in N. Revue hist. de droit, I 913-14 passim, e anche ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] maggiori pensatori dell'Ellade, da Solone e da Talete a Platone, a Eudosso, a Pitagora, viaggiarono in Egitto, e accademiche di Parigi, XIII; id., Recherches sur plusieurs points de l'Astronomie égyptienne, Parigi 1823; A. Boeckh, De Platonico ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] metà del sec. III a. C. Per contrasto al tanto affetto umano che v'è al fondo della filosofia platonica si ergeva nei pressi dell'Accademia la torre di Timone, dell'uomo il quale conosceva un solo modo di essere felice, quello di fuggire gli altri ...
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Il termine aritmetica fu usato per la prima volta dai pitagorici per distinguere la scienza dei numeri dalla mera pratica del calcolo per mezzo di operazioni elementari, o logistica (λογιστική). Secondo [...] così le soluzioni dell'equazione) furono dati da Pitagora e Platone, ma la soluzione generale trovasi nell'Aritmetica di Diofanto (n , I triangoli di Fermat e un problema di Torricelli, in Atti Accademia Gioenia di Catania, s. 5ª, XI (1918), mem. XI; ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] e sul Vecchio Testamento in ispecie; alcune opere platoniche, tradotte in lingua latina da Mario Vittorino e procurategli forse da Manlio Teodoro, impedirono che il dubbio accademico, subentrato al manicheismo, lo soggiogasse completamente e per ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] con appropriati commenti, tutte le opere di Aristotele e di Platone; ma il suo tragico destino non gli permise di attuare che (voll. 12, Parigi 1733-63), ripresa e continuata dall'Accademia delle iscrizioni e belle lettere di Parigi (a partire dal ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] a lui molto cara) se non sono profonde come le platoniche, hanno però l'importanza di porre il problema del rapporto tra aṣabiyyah" nel pensiero storico di Ibn Éaldūn, in Atti della R. Accademia delle scienze di Torino, LXV (1930), p. 453 segg.; G ...
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La storia del collezionismo in campo artistico e del mercato di opere d'arte a questo collegato è svolta nell'Enciclopedia Italiana sotto la voce arte, che dedica una specifica sezione al commercio antiquario [...] arte greca, vuol dire accogliere la riflessione filosofica prima platonica e poi aristotelica e aderire infine all'idea di peso crescente della cultura umbertina e dunque di un accademismo che mescola stili e tradizioni diverse; questo carattere ...
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TASSO, Torquato
Umberto BOSCO
Da una nobile famiglia bergamasca, le cui prime notizie sicure risalgono al sec. XIII, nacque T. a Sorrento da Bernardo (v.) e da Porzia de' Rossi l'11 marzo 1544. Ebbe [...] ritenere opera del T., almeno nelle sue linee generali: fu recitata dagli Accademici di Caprarola nel 1598, e pubblicata nel 1603: povera cosa.
A la drammaticità, che c'è in quelli, non diciamo di Platone, ma del Bruno o del Galilei. L'arte di essi ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] a Torino, a Zurigo, lungi dai centri dell'accademismo letterario, gli mantenne la freschezza e spregiudicatezza dell' Il Ruskin cioè liberò la critica d'arte da quell'intellettualismo che da Platone al Hegel vi si era infiltrato e le aperse la via d' ...
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accademico
accadèmico (ant. acadèmico) agg. e s. m. [dal lat. academĭcus, gr. ἀκαδημικός] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Accademia platonica: i filosofi a.; anche sost., gli accademici. 2. Di un’accademia in genere, antica o moderna: discorso a.;...
accademia
accadèmia (ant. acadèmia) s. f. [dal lat. Academīa e pop. Academĭa, gr. ’ Ακαδήμεια e᾿Ακαδημία]. – 1. In origine, nome d’una località presso Atene, dove Platone iniziò il suo insegnamento nel 387 a. C.; passò poi a indicare la scuola...