Città della Venezia montana, situata sul Piave, quasi al centro della parte orientale del bacino che, singolarmente ampio per le Alpi del Veneto, separa le Prealpi Bellunesi a S., dalle Dolomiti feltrine [...] europea e diretta soprattutto verso la Francia, pur essendo sempre notevole il numero di coloro che emigrano ogni anno in piccola città dell'alta Italia, in Annuario Accademico della R. Università degli studi di Siena, 1901-1902; M. Bortolini, ...
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SARAGOZZA (sp. Zaragoza; A. T., 41-42)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
Pietro BOSCH GIMPERA
Nino CORTESE
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Capitale storica dell'Aragona e capoluogo dell'omonima provincia; sorge a 41°39′24″ N. e [...] diFrancisco Herrera "el Mozo", che risentono l'influsso della tradizione rinascimentale delle cattedrali di Salamanca, di Jaén e di la biblioteca del seminario è ricca di 14.000 volumi.
Tra gl'istituti accademici sono da ricordare la Academia de ...
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INNO (dal gr. ὕμνος, lat. hymnus)
Giuseppe DE LUCA
Nicola TURCHI
G. Co. *
L'inno si può definire come una forma speciale e più elevata di preghiera, dalla quale si distingue perché è associato al [...] introdotte di recente nella liturgia, gl'inni sono moderni, di stampo accademico e quasi tutti scarsi di valore højen Mast" (1778); Francia: "La Marseillaise" (1792); Germania: "Deutschland, Deutschland über Alles" (1841, musica di Haydn); Giappone: " ...
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. Lavorazione. - Col nome di cristallo si designò, fino al sec. XVI, il cristallo di rocca, che veniva soprattutto intagliato come una gemma. Già di sant'Eligio (morto nel 659) sappiamo che aveva un sigillo [...] di Noè (Firenze, Museo degli Argenti); in tal genere di lavori si esercitò anche Francesco Tortorino, più del Bernardi accademico nelle composizioni, di lavori anche all'estero, per esempio in Francia, dove pure si adoperava ancora il cristallo per ...
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Nacque a Palermo, il 7 luglio 1806, da Ferdinando, "libriere della Tavola", ossia contabile al Banco, e da Giulia Venturelli. Trascorse i primi anni in casa dell'avo paterno, avvocato e cancelliere del [...] scolparsi in Napoli. Ma l'A. non si presentò e fuggì in Francia.
A Parigi fu bene accolto dagli esuli e dai dotti francesi e Italia, così nella veste di ministro e di uomo pubblico come in quella di professore e diaccademico. Alla sua iniziativa, ...
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Scultore, n. a Bologna il 27 nov. 1595. m. a Roma il 10 giugno 1654. Studiò disegno e pittura con Lodovico Carracci, e frequentò la bottega del modesto scultore e incisore Giulio Cesare Conventi (1577-1640). [...] in grande copia anche in Francia. L'A. fu considerato uno dei migliori restauratori di antichità, sebbene a noi . Dal 1640, anno in cui l'A. divenne principe dell'Accademiadi S. Luca, cominciarono finalmente a venirgli incarichi più numerosi. Del ...
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PIRANDELLO, Luigi
Corrado Alvaro
Scrittore, nato a Girgenti il 28 giugno 1867 da una famiglia che vantava, sia dal lato paterno sia da quello materno, illustri tradizioni patriottiche nella storia del [...] . Sono i suoi estremi punti di arrivo; lo rivelano in tutto il mondo, dalla Francia al Giappone, dopo le tempestose una maturazione estrema la migliore arte pirandelliana. Il P. è accademico d'Italia dalla fondazione; nel 1934 gli fu attribuito il ...
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Critico e storico danese, nato a Copenaghen il 4 febbraio 1842, morto il 17 febbraio 1927. Spirito vivo, irruento, con vasti orizzonti e con cultura europea; pensatore non profondo, ma quadrato nel ragionare [...] traduzione della Subjection of woman di Stuart Mill (1869).
In un lungo soggiorno all'estero, in Francia, in Italia (1870-71 morale convenzionale, la guerra mossa al formalismo accademico e all'idealismo romantico ancora imperanti nella letteratura ...
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Poeta e critico inglese, nato il 24 dicembre 1822 a Laleham (Middlesex), morto il 15 aprile 1888 a Liverpool. Figlio del dottor Thomas Arnold, direttore della scuola di Rugby dal 1828, crebbe in un ambiente [...] omericamente). Dopo questo volume la sua riputazione di poeta, nei circoli accademici, poteva considerarsi stabilita; a ciò si sullo stato dell'educazione in Francia, in Germania, in Olanda, ecc.: la mole di osservazioni ch'egli raccolse durante ...
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Geopolitica
Nicola Pedde
Fra gli anni Ottanta e Novanta del 20° sec. la produzione geopolitica è stata condizionata in modo determinante da due fattori. In primo luogo, l'eredità della ancora persistente [...] formale (la produzione scientifica dell'accademia e della ricerca in genere). A margine di tale partizione, sempre secondo Ó London 1985, pp. 1-8.
Y. Lacoste, Géopolitique de la France, in Hérodote, 1986, 40.
G. Ó Tuathail, Problematising geopolitics: ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...