CIRCONFLESSO, ACCENTO
L’accentocirconflesso (^), presente in francese (e quindi in alcuni ➔prestiti, come ad esempio crêpe), è un segno che nell’italiano contemporaneo è caduto in disuso quasi del tutto.
Tradizionalmente, [...] (= della Corsica)
corso ( = participio passato di correre, o sostantivo derivato dallo stesso verbo)
– la segnalazione di alcuni tipi di contrazione propri della lingua antica o poetica
tôrre (= togliere)
côrre (= cogliere).
VEDI ANCHE accento ...
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Nella grammatica greca, relativo a parola con l’accentocirconflesso sull’ultima sillaba (es. ὁποῦ); properispomena è la parola che ha tale accento sulla penultima (es. σῶμα).
I verbi p., secondo gli antichi [...] grammatici, sono i verbi greci che terminano in -άω, -έω, -όω e, nella forma contratta, in -ῶ ...
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ACCENTO
In italiano l’accento consiste nell’aumento dell’intensità con cui viene pronunciata una sillaba (detta sillaba tonica), che acquisisce così maggior rilievo rispetto alle altre sillabe della [...] grave e a quello acuto, fino alla prima metà del Novecento era disponibile in italiano anche l’accentocirconflesso (^), che aveva diversi usi.
• Anticamente indicava, soprattutto in poesia, forme contratte
andarono ▶ andâr
furono ▶ fûr
togliere ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto al grado tenue delle consonanti semplici. In lingua italiana quindici consonanti possono essere pronunciate sia tenui sia intense: otto occlusive (/p/, /b/, /m/, ...
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In italiano diverse parole grafiche contengono lettere ripetute tradizionalmente chiamate doppie (➔ doppie, lettere). La ripetizione riguarda principalmente le consonanti. In particolare, va osservato [...] , a una sola i (corridoi è preferito a corridoii, monopoli a monopolii, ecc.), o scampati alla consuetudine, ormai rara, dell’accentocirconflesso (principî; o a quella, decisamente desueta, della j: studj) – che abbiano la i tonica: pii, zii, e dai ...
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Gli omonimi sono le parole che hanno stessa pronuncia (gli omofoni) e stessa grafia (gli ➔ omografi), ma significato diverso: riso «sorriso» e riso «cereale», calcio «gioco oppure colpo dato con il piede» [...] o acuto, mentre le vocali a, i e u accentate devono essere sempre scritte, per convenzione, con l’accento grave (à, ì, ù).
È ormai del tutto desueto l’uso dell’accentocirconflesso (➔ accento grafico) per distinguere gli omonimi più rari da quelli ...
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-IO, PLURALE DEI NOMI IN
Il plurale dei nomi in -io ha due forme, a seconda che la i di -io sia accentata o no.
• Se la i di -io è accentata, il plurale è -ii con la doppia i
leggìo ▶ leggii
zìo ▶ [...]
Fino a tempi abbastanza recenti i plurali in -ii potevano essere scritti anche con una sola i con l’accentocirconflesso (î); oggi si tratta di un uso fatto con compiaciuta ricercatezza
Trepidando ai pericoli corsi dal protagonista e trasalendo ...
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MALEFICI O MALEFICI?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• Malèfici, con accentazione ➔sdrucciola, è il maschile plurale dell’aggettivo malèfico (dal latino malèficus), cioè ‘che fa male’, ma anche [...] di ricorrere alle altre soluzioni usate in passato per questo tipo di parole: la i lunga (maleficj) o l’accentocirconflesso (maleficî).
Ad esempio, non ricorre a nessun accorgimento grafico Guido Gozzano nella poesia Cocotte, pubblicata nel 1911, in ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
circonflesso
circonflèsso agg. e s. m. [part. pass. di circonflettere; cfr. lat. circumflexus part. pass. e agg., che in epoca tarda ebbe anche il sign. gramm.]. – 1. agg. Piegato in cerchio, arcuato. 2. Accento c. (o semplicem. circonflesso,...