Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] subiscono adattamenti al sistema fonematico dell’italiano. Qualche variazione si registra talvolta anche nella prosodia per lo spostamento dell’accentotonico: secondo una tendenza ormai radicata nell’italiano parlato di oggi si tende a ritrarre l ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] , tendono a neutralizzarsi fuori della Toscana: si tratta, nel vocalismo tonico, delle opposizioni /e/ ~ /ɛ/ (pésca / pèsca) e anzi vengono spesso considerate quelle corrette.
L’uso dell’accento circonflesso sulla ‹i› dei plurali dei nomi maschili ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] e forme atone. Le forme toniche sono forme libere, in quanto possono occorrere liberamente in quasi tutti i contesti in cui può occorrere un sintagma nominale; al contrario, le forme atone (prive cioè di accento proprio) sono forme legate, in quanto ...
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Verbi pronominali è un’etichetta generica che indica tutti i verbi nella cui forma di lemma appare un pronome clitico (➔ clitici), sia esso intrinsecamente legato al lemma (come in accorgersi, pentirsi) [...] facoltativamente) con il clitico -si, forma atona del pronome tonico sé, coniugato alle varie persone (mi, ti, ecc.). Questo ha conseguenze sul significato dell’espressione, poiché pone l’accento sul coinvolgimento (interesse, danno, ecc.) che il ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] , per la quale una frase non può iniziare con un pronome atono. Di conseguenza, i pronomi clitici, non preceduti da un elemento tonico, venivano posposti come enclitici al verbo cui si riferivano. Ciò avveniva all’inizio di un periodo (2 a.), dopo la ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...