La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] , v[ɛ]rde, tè [tɛ]). Non tutte le sillabe chiuse, peraltro, esibiscono l’allofono aperto: per es., si ha /e/ nella vocale accentata degli infiniti troncati davanti a clitico (ved[e]rlo) o davanti a /gː/ (l[e]ggo). Viceversa, in sillaba aperta in iato ...
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Frigi
Clara Kraus
Il nome dei F. come sinonimo di Troiani ricorre in Ep V 24, dove D. pone l'accento sul fatto che la predestinazione divina risulta più che mai evidente nel caso specifico dell'Impero [...] di Roma, quando se ne osservi lo sviluppo dalle più remote origini mitiche fino al momento del massimo fulgore raggiunto con Ottaviano: si a prima scintillula huius ignis revolvamus praeterita, ex quo ...
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Pittore polacco (Boczki, Łowicz, 1849 - Varsavia 1914), il più eminente paesista polacco del sec. 19º. Il suo realismo, non privo di un accento celebrativo, influì fortemente sulla pittura polacca contemporanea. ...
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Poeta medievale tedesco (n. 1170 circa - m. Würzburg 1230 circa). W. toccò tutti i motivi della lirica del tempo: trattò con accento dolcissimo la lirica d'amore nei toni della hohe e della niedere Minne, [...] celebrate della letteratura tedesca d'ogni tempo); si provò nello Spruch moraleggiante e didascalico e infuse i più caldi accenti di parte nei suoi versi politici, tanto da divenire, per i posteri, il venerato cantore dell'idea imperiale germanica ...
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Pittore (Mongrassano 1859 - Napoli 1941), allievo di D. Morelli a Napoli. Dipinse figure femminili, scene di genere, paesaggi e marine, dando un accento pittoresco a motivi tipicamente partenopei. Visse [...] e lavorò anche a Verona e a Venezia ...
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Il pronome personale sé, riflessivo di terza persona singolare e plurale (➔ riflessivi, pronomi), è uno dei ➔ monosillabi tonici che richiedono obbligatoriamente l’➔accento grafico (► accento grafico). [...] lì stesso. Inoltre, questa norma è spesso disattesa, perché molti scriventi tendono a uniformare la grafia di sé sulla forma accentata, che è quella più diffusa in quanto le occorrenze di sé isolato sono statisticamente più frequenti di quelle di sé ...
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ARTERIOSCLEROSI O ARTERIOSCLEROSI?
Sono corrette entrambe le pronunce. In questi e in altri casi di termini medici derivanti dal greco, l’accento può essere posto in entrambe le posizioni.
• Sulla terzultima [...] dell’etimo greco
arteriosclèrosi, anchìlosi, èdema, flògosi
• Sulla penultima sillaba (➔piana, accentazione) si conserva l’accentazione che i termini avevano nel latino
arterioscleròsi, anchilòsi, edèma, flogòsi.
Usi
Dato che tutte queste ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] si disse dece et septe e anche di dece ac septe ecc.; i nomi delle decine ebbero alterazioni per la proclisi (v. Accento, 2).
31. Verbo. - Le lingue indoeuropee non ebbero in origine una forma diversa per esprimere l'asserzione o la volontà, ma solo ...
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replicare
Lucia Onder
In rima, in Pd VI 91 Or qui t'ammira in ciò ch'io ti replìco [per l'accento si veda Parodi, Lingua 235]: / poscia con Tifo a far vendetta corse / de la vendetta del peccato antico.
Per [...] Benvenuto il termine allude alla duplice ripetizione del nome vendetta del v. 90 (" vocabulum semel positum repetit bis "); il Buti chiosa " ti ridico ancora ", con riferimento alla ripetizione per Tiberio ...
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In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] tempi molto recenti, di ➔ arcaismi di origine latina e greca, che hanno portato con sé, assieme ai significati, grafie e accenti poi superati nel corso del tempo: da qui augelli accanto a uccelli, alme per anime, disio/desio per desiderio, veggo per ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...