Pittore (Venezia 1804 - Budapest 1860). Studiò a Venezia; lavorò a Gorizia, Trieste, Vienna e Bratislava; nel 1836 si stabilì a Budapest fondandovi (1846) una scuola che esercitò un'influenza notevole. [...] I suoi ritratti, di impostazione classicheggiante, con qualche accento Biedermeier, furono molto apprezzati. n Il figlio Giuseppe (1834-1895) fu ritrattista e litografo. ...
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adattamento
adattaménto s. m. – In biologia, la relazione tra le funzioni di un organismo e le condizioni ambientali in cui vive. In ambito geografico tale concetto ha favorito la ricezione del pensiero [...] darwiniano che metteva l’accento sulle capacità dell’organismo di adattarsi alle condizioni ambientali esterne fisiologicamente piuttosto che geneticamente, sottolineando in questo modo le capacità di apprendimento dell’organismo e il ruolo decisivo ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] ch'io son, ne farò venir sette, o Pg XX 21 come fa donna che in parturir sia (tant'è che per Pd XIII 126 gli accenti più canonici hanno fatto preferire li quali andaro e non sapëan dove, a li quali andavano e non sapean dove, della '21 e del Casella ...
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Ergastolo ostativo
Carlo Fiorio
L’annoso dibattito sull’abolizione dell’ergastolo (ostativo o meno), si arricchisce di una recente decisione costituzionale la quale, in attesa di futuri interventi della [...] C. eur. dir. uomo, pone l’accento sul valore preminente del finalismo rieducativo della pena.
La ricognizione
Intimamente connesso al fenomeno del “doppio binario” penitenziario, inaugurato negli anni Novanta del secolo scorso, l’ergastolo “ostativo ...
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Scrittore e diplomatico messicano (Città di Messico 1902 - ivi 1974). Più volte ministro, T. fu, tra l'altro, direttore generale dell'UNESCO (1948-52). Alla carriera politica affiancò un'intensa attività [...] letteraria, cui si devono poesie, romanzi e saggi. La sua poesia ha un accento sapido e malizioso grazie al quale egli non cadde mai in effetti facili o gratuiti (Fervor, 1918; Destierro, 1930; Cripta, 1937), mentre nei romanzi (Proserpina rescatada, ...
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Disegnatore (Londra 1756 - ivi 1827). Studiò nella Royal Academy e lavorò a Parigi (1772-74). Fino al 1789 espose disegni di ritratto e di paesaggio. Si dedicò poi interamente alla caricatura, trattando [...] con grande acume di segno e acre accento satirico soggetti di carattere sociale e politico. La più nota delle serie di suoi disegni, pubblicata da R. Ackermann (1812), si intitola Tour of dr. Syntax in search of the picturesque. ...
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Pittore (Casalmaggiore 1779 - Bergamo 1846). Studiò a Parma e a Roma presso V. Camuccini. Dal 1811 insegnò all'accademia di Bergamo. Autore in prevalenza di quadri di argomento storico e religioso, in [...] cui il gusto neoclassico si tinge di qualche accento romantico. ...
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MANZÙ, Giacomo
Alexandra Andresen
(pseud. di Manzoni, Giacomo; App. II, II, p. 261)
Scultore italiano, morto ad Ardea (Roma) il 17 gennaio 1991. Proponendo una serie di opere che testimoniavano il coerente [...] svolgersi della propria figurazione d'accento realistico, nel 1948 M. ricevette il Gran premio della scultura della xxiv Biennale di Venezia e fu ammesso al concorso per la realizzazione delle tre porte di bronzo di San Pietro in Vaticano, che vinse, ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] 3ª 6ª 10ª («anzi témpo chiamáta^a l’altra víta»: Canz., XXXI, 2). Stilisticamente rilevante, nella storia dell’endecasillabo, è l’incontro di accenti di 6ª e di 7ª e, nell’uso dantesco, di 9ª e 10ª («Io volsi Ulísse del suo cammín vágo»: Dante, Purg ...
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MENTORE O MENTORE?
La pronuncia corretta è mèntore, con la stessa accentazione ➔sdrucciola della parola greca (e poi latina) da cui deriva (Mèntorem, nome proprio di un personaggio dell’Odissea che aiuta [...] Telemaco nella ricerca del padre Odisseo).
La pronuncia mentòre è dovuta a un avanzamento dell’accento sul modello dei nomi in -ore come direttore, professore, mentitore ecc.
VEDI ANCHE accento ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...