CLIO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante circa il terzo venticinquennio del V sec. a. C. Dipinse grandi vasi e anfore nolane in un linguaggio formale contenuto e statico che contrasta [...] di Apollo e Muse che è forse il suo capolavoro per la quieta e raccolta dignità delle figure. Lo stesso accento fermo e distaccato si intende anche nelle sue opere minori, anfore nolane più frettolosamente dipinte, in cui accanto alle solenni ...
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Musicista (Oldesloe 1637 - Lubecca 1707). Studiò con Iohann B., suo padre. Nel 1657 era organista a Helsingborg, nel 1660 a Helsingör, indi a Lubecca, dove nel 1673 istituì i Musik-Abende (concerti delle [...] e basso, op. 1 e 2, pubbl. 1696), oltre a numerose cantate, arie, oratorî. L'elaborazione contrappuntistica, la fantasia, l'accento soggettivo, quasi romantico, delle sue opere ci spiegano l'ammirazione che il mondo musicale del tempo gli tributava. ...
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Miniatore lombardo (notizie dal 1448 al 1462), noto attraverso documenti che hanno permesso di identificarlo come l'autore di parte delle miniature di un Messale della cattedrale di Mantova (1450-62). [...] .), e quelle della Bibbia Estense (1432) della Bibl. Vaticana. In tutte queste opere, lo stile di B., molto uniforme, si distingue per una personalissima interpretazione del gotico tardo, per un accento fantastico e per un preciso senso del colore. ...
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Sociologia
Paolo De Nardis
Sandro Bernardini
Alain Touraine
Alessandro Ferrara
Jeffrey C. Alexander - Paul B. Colomy
(XXXI, p. 1019; App. III, ii, p. 761; IV, iii, p. 356; V, iv, p. 15)
I temi generali [...] limitrofe la distinzione tra micro e macro si assesti intorno all'ammissibilità dei "concetti di aggregato", ove il diverso accento che le due prospettive vengono a porre sul 'punto di vista dell'attore sociale' dipende dall'evidente impossibilità di ...
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QUANTITÀ
Giacomo DEVOTO
. Fonetica. - Durata di un suono, in particolar modo delle vocali, inquadrabile in un sistema di almeno due grandezze diverse e quindi suscettibile di dare origine al ritmo (v.).
Qualunque [...] parole latine come pĭlum "pelo" e pīlum "giavellotto", immediatamente associamo alla durata anche l'intensità dell'accento: la quantità per noi non è separabile dall'accento. Essa può dare pienamente il senso del ritmo solo nelle lingue dove l ...
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KODROS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro il terzo venticinquennio del V sec. a. C. Dipinge unicamente coppe in uno stile vigoroso e assai personale, così che un primo nucleo [...] Beazley ne fissa le opere a 32 coppe normali e apode, a cui fa seguire un gruppo di vasi periferici in cui l'accento del maestro viene a trovarsi affiancato alla maniera di Aison. Si può dire che mentre le prime e più importanti opere del Pittore di ...
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Pittore italiano (Napoli 1835 - ivi 1920), figlio di Salvatore; allievo di G. Smargiassi e di F. Palizzi, esordì con grandi quadri storici, uno dei quali, I massacri di Altamura (1863), ebbe grande successo. [...] ), Il 24 giugno a S. Martino, 1883, e la Battaglia di Dogali, 1893 (ambedue nella Gall. naz. d'arte moderna di Roma). Migliori i paesaggi e le vedute di forte accento veristico quali la Piazza San Marco (1869; Roma, Gall. naz. d'arte moderna). ...
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Pittore (Parigi 1817 - Auvers-sur-Oise, Val d'Oise, 1878). Fu uno dei più sensibili paesaggisti dell'Ottocento francese. Studiò dapprima col padre poi, dopo un viaggio in Italia (1835), con F.-M. Granet [...] 'incontro con C. Corot (1852). Fu vicino ai paesaggisti della scuola di Barbizon ma non fece parte del loro gruppo. I suoi paesaggi hanno un taglio più arioso, un accento più romantico, talvolta un'estrosa audacia di rapporti. Eseguì anche incisioni. ...
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SNOILSKY, Carl Johan August
Giuseppe Gabetti
Poeta, nato a Stoccolma l'8 settembre 1841, morto ivi il 19 maggio 1903. Dal 1865 al 1878 fu segretario di legazione a Parigi, poi consigliere e segretario [...] famiglia, partecipò con idee liberali, ai movimenti sociali e politici del suo tempo.
Trovò per la prima volta l'accento personale della sua poesia negli Italienska Bilder (1865), nell'entusiasmo delle sue prime impressioni d'Italia (1864-65), l ...
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FRANZÉN, Frans Michael
Giuseppe Gabetti
Poeta svedese, nato a Uleåborg (finn. Oulu) in Finlandia il 9 febbraio 1772, morto il 14 agosto 1847 a Härnösand, dove dal 1831 era vescovo, dopo essere stato [...] , Voss) e inglesi (Goldsmith, Ossian, Milton); ma trovò nella poesia d'amore di alcuni fra i Selmasånger, 1793, un accento personale, melodioso e semplice. Già in Det nya Eden, 1794, la multivaga scioltezza della composizione presenta un avviamento a ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...