. Lingua internazionale artificiale, propusta nel 1887 dal medico polacco L. L. Zamenhof (v.). Fra i numerosi progetti di lingue internazionali (v. internazionali, lingue), l'Esperanto è, si può dire, [...] aspirata, ç come j francese, s sempre sorda, ï come sc(i) (ascia), z come s sonora (rosa). L'accento cade sempre sulla penultima vocale.
I sostantivi, gli aggettivi, gli avverbî derivati da aggettivi, i verbi sono caratterizzati da desinenze fisse ...
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Pittore, nato a Morro d'Alba, Ancona, il 14 novembre 1949. Dopo aver lavorato per breve tempo ad Ancona come restauratore, ha frequentato a Macerata l'ambiente letterario che gravitava intorno alla rivista [...] reale di Milano (1995), al Museo nazionale di Capodimonte di Napoli (1996), alla Mole vanvitelliana di Ancona (1997).
Accenti lirici, visionari o sottilmente ironici segnano le sue opere, che tendono sempre più al formato monumentale, per le quali l ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] .
Per quanto riguarda le forme di dialetto, è ancora Pellegrini in un intervento del 1959 (1975, pp. 11-54) a porre l’accento sull’esistenza di un settore mediano tra lingua e dialetto, ovvero l’italiano standard a un polo e il dialetto schietto all ...
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Estetica
Mikel Dufrenne
di Mikel Dufrenne
Estetica
sommario: 1. Introduzione. 2. La natura e l'arte. 3. L'arte: creazione e ricezione. 4. L'estetica soggettivistica. 5. L'estetica oggettivistica: la [...] senza un agente, e che l'agente qui è l'individuo. Che le dottrine ci tendano queste trappole secondo che pongano l'accento sul soggetto o l'oggetto non è inevitabile; perché ciò accada, occorre che si dogmatizzino e pronuncino il bando l'una contro ...
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Fascismo
Renzo De Felice
di Renzo De Felice
Fascismo
sommario: 1. Origini del fascismo italiano. 2. Il regime fascista italiano. 3. La Repubblica Sociale Italiana. 4. Il fenomeno fascista. □ Bibliografia.
1. [...] essi sarebbero germogliati e, anzi, molti elementi inducono a ritenere il contrario. Quanto poi alla guerra, più che mettere l'accento sul modo con cui fu realizzato l'intervento italiano o sulla psicosi bellica da essa determinata (che rispetto alle ...
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Montefeltro, Bonconte da
Giorgio Petrocchi
Figlio del conte Guido da Montefeltro (v.); nato nel 1250-55 circa, educato dal padre al mestiere delle armi, si distinse nel 1287 nelle lotte tra guelfi e [...] l'incontro di D. con Iacopo del Cassero (vv. 64-85) e quello con la Pia (vv. 130-136), e in mirabile unità d'accento poetico e di tensione morale con essi. Si articola in due atti, entrambi dominati da cupe tragiche tonalità di guerra e di morte: il ...
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asperitas
Pier Vincenzo Mengaldó
. A parte l'impiego più generico di Ep XIII 29, a., come l'unico esempio dell'aggettivo asper, è usato da D., sempre e solo nel De vulg. Eloq., nella precisa accezione [...] , in una serie di caratteri opposti a quelli dei vocaboli pexa, come connessa alla presenza nella parola dell' " aspirazione ", dell'accento tonico sull'ultima sillaba, di consonanti " doppie " (X e z) o di gruppi di muta + liquida, di un numero di ...
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Driadi
Clara Kraus
Ninfe abitatrici degli alberi, furono quasi sempre identificate nella tarda poesia classica, in quanto forze animatrici della natura, con le Oreadi, ninfe dei monti, e con le Naiadi, [...] nell'albero abbattuto da Erisitone, in Ovidio Met. VIII 757 ss.; ed è verosimile che tale fonte ispirasse a D. l'accento con cui allude alle Driadi, identificandole con le Amadriadi, creature viventi e mortali, meritevoli di pietà, in Eg IV 56 et ...
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Kabir
Kabīr
Pensatore religioso indiano (forse 15° sec.). I contorni della figura storica di K., tradizionalmente considerato un sarto, tendono a sfumare ed è possibile che gli siano stati attribuiti [...] della sintesi fra religioni indiane e Islam tentata nel sikhismo, nel cui testo fondamentale sono citati più di 500 versi di K. e a cui lo accomunano il rifiuto di un Dio personale, l’accento posto sul trasporto del fedele, l’abolizione dei dogmi. ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] il lavoro umano e il rigoglio della società come sede e risultato di questo lavoro.
Questi motivi, che pongono l’accento sulla società anziché sullo S., sul lavoro produttivo anziché sulla politica, sono i motivi della moderna civiltà borghese e ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...