Dio
Kenelm Foster
L'idea che D. ha di Dio riflette molte influenze convergenti, ma la sorgente immediata è un desiderio tenace di comprendere e valutare la realtà. Essa rappresenta le intuizioni più [...] è intellettuale, cioè Dio (III VII 5). Il che sostanzialmente è vero anche nel secondo passo (XIV 2-7); ma qui l'accento cade esplicitamente su Dio come potenza causale, come virtù, come lo primo agente che, causando le cose, perciò stesso le trae a ...
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I ➔ numerali cardinali sono quasi tutti aggettivi, plurali e invariabili, compreso zero: sei bicchieri, ventiquattro ore, zero gradi. L’unico cardinale singolare è uno, che segue le regole morfosintattiche [...] della vocale finale della decina seguita da uno e otto e pronuncia tronca (più relativo uso dell’accento grafico) dei composti con tre, ad es. ventuno, trentadue, quarantatré, cinquantaquattro, sessantacinque, settantasei, ottantotto, novantanove.
Le ...
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Fenomenologia dello spirito (Phanomenologie des Geistes, 1807)
Fenomenologia dello spirito
(Phänomenologie des Geistes, 1807) Opera di G.W.F. Hegel. La F. dello s. ripercorre il «divenire della scienza [...] «alla fine è ciò che è in verità»), e la cui natura consiste «nell’essere realtà, soggetto, nel divenire-sé-stesso». Tale accento sulla finalità è motivato dal fatto che la ragione stessa è un agire teleologico: «la ragione è l’agire in conformità a ...
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GIOVANNI da Baiso (o Abaisi)
R. Grandi
Intagliatore e maestro lignario modenese, originario di Baiso (prov. di Reggio Emilia) e figlio del muratore reggiano Benedetto. Attivo lungamente tra Ferrara e [...] , esuberante inventiva nel complicato sistema dei rosoni iscritti in rombi, bifore, girali, colonnette tortili, e un accento precocemente flamboyant, che sembra convergere con le esperienze della contemporanea oreficeria bolognese, di Jacopo Roseto ...
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geopolitica
geopolìtica s. f. – Il termine g. è oggetto di qualche confusione, dovuta al notevole successo nell’uso ma anche alla mancanza di strumenti intellettuali di valore universale per interpretare [...] , condotte a partire dalle opposte rappresentazioni politiche e ideologiche degli attori coinvolti. Rispetto alla g. classica, l’accento veniva spostato sulle percezioni soggettive e sulla loro corretta ricostruzione. A fianco di questo indirizzo, l ...
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BOSANQUET, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, la cui attività è da fissare intorno al 450 a. C. Dipinge lèkythoi a fondo bianco (una sola è nella tecnica ordinaria a figure rosse) con le consuete [...] tersi e precisi, di un'evidenza quasi scultorea, con le grevi spalle, i crani bassi e schiacciati, posseggono un inconfondibile accento di chiusa, compatta potenza.
Bibl.: R. C. Bosanquet, in Journ. Hell. Stud., XIX, 1899, p. 169; E. Buschor, in ...
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Gruppi e associazioni impegnati in campo ecologico, che per l’accresciuta sensibilità sociale alle tematiche della qualità della vita e dell’ambiente hanno assunto, almeno nei paesi industrialmente più [...] (Italia Nostra; Federazione nazionale pro natura). Dalla fine degli anni 1960, la problematica ambientalistica tese a porre l’accento sui limiti e i rischi di uno sviluppo e uno sfruttamento della natura indiscriminati, con il conseguente aumento del ...
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Sviluppo economico
Massimo Tommasoli
(App. III, ii, p. 880; IV, iii, p. 562; V, v, p. 368)
Le origini dell'attuale sistema internazionale di cooperazione allo sviluppo risalgono alla fine degli anni [...] de-politicizzazione della stessa azione di cooperazione. J.-P. Olivier de Sardan (1995, p. 7), infine, pone l'accento sulla varia e ampia articolazione dell'apparato della cooperazione - "quell'universo largamente cosmopolita di esperti, di burocrati ...
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FONETICA (dal gr. ϕωνητικὴ [τέχνη] "[scienza] dei suoni" fr. phonétique; sp. fonética; ted. Phonetik, Lautlehre; ingl. phonetics)
Giulio BERTONI
Giulio PANCONCELLI-CALZIA
Il pensiero costruisce sé stesso, [...] più alti divennero anche i più intensi. Da allora in poi l'intensità si costituì a elemento caratteristico dell'accento nelle lingue indoeuropee, e il fonema così caratterizzato restò alto. Anche non essendo completamente d'accordo con il Roudet ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] 1981, 1995). La ricerca è resa difficile anche dalla scarsità della documentazione.
Resta ancora incerto se l'accento dell'avestico mantenga la caratteristica originaria di accento musicale oppure abbia anch'esso innovato assumendo i caratteri di ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...