Scrittore italiano (Roma 1886 - ivi 1958). Formatosi alla scuola di C. De Lollis, T., fu inizialmente critico letterario (Nell'Italia romantica sulle orme di Stendhal, 1924; Rilegature gianseniste, 1930, [...] di Chartres, 1958; Via Cupa, 1958), di squisita eleganza, specie là dove il suo stile si arricchisce di un poetico accento di memoria (Piazza Margana, 1942; La scala del sole, 1945; Tempo ritrovato, 1947). Postumo è apparso Preti (1962), serie di ...
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Movimento teologico, religioso e politico. Il g. prende nome da Giansenio (forma italianizzata del nome di Cornelius Otto Jansen, 1585-1638), teologo olandese, il cui trattato Augustinus, uscito postumo, [...] non può volere e fare altro che male; con essa, invece, non può volere e fare altro che bene. Questo forte accento sulla predestinazione ha fatto accostare il g. al calvinismo. Altri aspetti importanti del g. sono il rigorismo morale, l'episcopalismo ...
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autorità Fondamento di legittimità del potere in generale. Nel Digesto (533) di Giustiniano, fonte di autentica a. è solo Dio, garante della giustizia. L’elaborazione del concetto moderno e laico di a., [...] e l’attenzione si sposta sull’ordinamento giuridico. La concezione positivistica del diritto e dello Stato pone l’accento sulla legittimità della legge effettivamente vigente quale unica fonte del potere. Tuttavia, la produzione di diritto positivo ...
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SCUOLA
Aldo Lo Schiavo
(XXXI, p. 249; App. I, p. 997; II, II, p. 801; III, II, p. 685; IV, III, p. 294)
Nel quindicennio compreso tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Novanta, i problemi dell'istruzione [...] ma non irrigidite in schemi formalizzati di comportamento. All'interno di questo progetto comune si percepiscono differenze di accento fra orientamenti che privilegiano l'autonomia di tale s. rispetto a quella dei successivi ordini di studi e ...
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Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] e indivisibili di ogni nota e alle loro relazioni di successione (per es., a successioni di altezze, di durate, di accenti ecc., considerate indipendentemente le une dalle altre). Ma qui il problema non risolto è quello di capire se l'interpretazione ...
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Scultore, nato a Padova, da famiglia imparentata forse con i Vecellio, circa il 1565, come si può dedurre dalla sua iscrizione funebre nella chiesa del Carmine a Pisa, dove egli morì nel 1607 in età di [...] alla corrente manieristica padovano-toscana della metà del '500, ispirata a forme classiche, non senza però qualche accento naturalistico derivato dall'arte del veneziano Vittoria: il che si nota specialmente nei tre bei ritratti di bronzo ...
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MISURA o Battuta
Giulio Cesare Paribeni
Nella terminologia musicale questa voce corrisponde al segno adottato per indicare le divisioni regolari del tempo. Le leggi metriche, che stabiliscono gli accenti [...] ternaria da
L'unione di due misure binarie ha dato origine alla misura di quattro quarti, o di tempo ordinario, rappresentata da:
L'accento forte, marcato in pratica dal battere, cade: nel 2/4 e nel 3/4 sul primo movimento, nel ??? sul primo e sul ...
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Il più grande grammatico, esegeta, lessicografo che annoverino gli studî indologici, nato a Pietroburgo l'11 giugno (30 maggio gregoriano) 1815, morto il i aprile 1904 a Lipsia. Esordì nello studio delle [...] per la nuova recensione su cui l'edizione è fondata e per l'esattissima versione; gli studî sull'accento sanscrito e sulla declinazione sanscrita; la prima edizione della Crestomazia sanscrita (Sanskrit Chrestomathie, Pietroburgo 1845); la grammatica ...
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LENARTOWICZ, Teofil
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato il 27 febbraio 1822 a Varsavia, morto a Firenze il 3 febbraio 1893. Trascorse l'infanzia in campagna e, privo di mezzi, cominciò a guadagnarsi [...] al 1860 (soprattutto dopo la pubblicazione del volume Lirenka, "La piccola lira" 1855), subentrasse una lieve avversione per l'accento mite e umile della sua arte. A questo distanziarsi del pubblico dal poeta prediletto contribuì anche il continuato ...
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Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] concezione umanistica del mondo e della vita e mette l'accento sull'‛io' e sul valore della percezione sensibile; l' sempre più rapido delle proprie condizioni di vita, di porre l'accento non già sull'assimilazione di un sapere e di una morale, ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...