ZAFFIRO O ZAFFIRO?
Entrambe le pronunce sono accettabili.
• Zàffiro, con accentazione ➔sdrucciola, è la forma che ricalca l’accento della base greca sàppheiros. Nell’italiano contemporaneo è la forma [...] meno diffusa.
• Zaffìro, con accentazione ➔piana, segue invece la base latina sapphìrum. Nell’italiano contemporaneo è la forma più diffusa.
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Scrittore russo (Petrovskoe, Tula, 1884 - Mosca 1938). Autore di numerosi racconti, spesso satirici, rappresentò non senza qualche accento nostalgico la Russia prerivoluzionaria nell'ampio romanzo-epopea [...] Rus´ (5 voll., 1922-36). Ritrasse con amaro realismo le condizioni morali della vita sovietica nel suo romanzo più famoso, Tovarišč Kisljakov ("Il compagno K.", 1930, noto anche col sottotitolo Tri pary ...
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TRONCA, ACCENTAZIONE
Hanno accentazione tronca (detta anche ossitona) le parole accentate sull’ultima sillaba. Quando la parola ha più di una sillaba, l’accento è segnalato graficamente
caffè, virtù, [...] , in genere, sono tronche
mangiò, poté, punì, avrà, capirà.
Dubbi
Nelle parole tronche l’accento finale può essere acuto o grave a seconda dei casi:
– l’accento è acuto con parole la cui vocale finale è e chiusa
poté, finché, perché, giacché
– l ...
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Scultore e pittore (Napoli 1835 - ivi 1917), autore di piccole sculture di genere, spesso in terracotta, trattate con accento veristico (Pastore dormiente, Avvicinarsi della procella, Napoli, Mus. di Capodimonte). [...] È sua anche la statua di Carlo III sulla facciata del Pal. Reale di Napoli ...
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Pittore italiano (Assisi 1886 - Roma 1965). Autodidatta, cominciò a esporre nelle mostre del "Novecento", facendosi notare per l'accento poetico sommesso e "primitivistico" dei suoi paesaggi e delle sue [...] nature morte, che risentono del tono sospeso della pittura metafisica; la sua arte si è svolta da allora con coerenza e particolare sensibilità lirica soprattutto nella visione di Assisi (Panorama di Assisi, ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] a risultati soddisfacenti, sotto il secondo si rivela il ripetersi di ritmi di 3+2, 3+3, 3+4, 4+3, 4+4 accenti per coppia di stichi. Una divisione in strofe è possibile, come mostra la presenza di notazioni distintive e di ritornelli.
Una m. più ...
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DO O DO?
La grafia corretta della 1a persona singolare dell’indicativo presente del verbo dare è do, senza ➔accento.
L’accento è superfluo, mancando un vero rischio di confusione con ➔omonimi di largo [...] uso.
Visti i diversi contesti, sarebbe di fatto impossibile confondere il verbo con il do nota musicale. Altrimenti dovremmo porci lo stesso problema anche con il fa (➔fa, fa’ o fà?), con il mi e con il ...
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inope
Latinismo, usato solo (in rima con un termine latino, prope, e con Etiòpe: come in Etiòpe, l'accento sulla o è dovuto alla rima) in Pd XIX 111 si partiranno i due collegi [le due schiere di anime], [...] l'uno in etterno ricco e l'altro inòpe, " povero " di beatitudine, " imperò che sarà dannato e privato della grazia d'Iddio " (Buti). La stessa contrapposizione tra ricchi e poveri in Pd XVII 90 ricchi ...
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Unità lessicale consistente di una sola sillaba. Quando questa parola è una particella, essa è di norma sprovvista di accento, e tende alla fusione con le parole vicine; quando è un nome o un verbo, spesso [...] le viene conferito maggior volume di suono allungando la vocale, o introducendola in altra categoria morfologica ecc.
Lingua monosillabica Sistema linguistico nel quale ogni parola è costituita da una ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] (a volte anche grafica; ➔ univerbazione) a livello di frase (il gr. klíno significa infatti «poggiare, flettersi»). Insieme alle ➔ parole enclitiche, formano l’insieme dei ➔ clitici, morfemi liberi ma ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...