Si tratta di due questioni diverse ma connesse.Prima questione. Sul sostantivo di uso ormai letterario dì 'giorno', vivo probabilmente nella lingua comune soltanto nella locuzione avverbiale di tono scherzoso [...] da quel dì 'da molto tempo', l'accento gr ...
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Trattasi di un accento che appartiene al sostantivo dì 'giorno', col quale sono composti i nomi di cinque giorni della settimana; tale accento va pertanto mantenuto: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, [...] venerdì. Allo stesso modo abbiamo il saluto, o ...
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È vero, oggi l'esclamazione si scrive con l'accento grave ahimè ed effettivamente si pronuncia con la e aperta come caffè. Le cose sono cambiate nel tempo. In origine, coerentemente al fatto che l'etimologia [...] era trasparente (ahi + me), la parola pot ...
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L'italiano non è una lingua di accenti. Pur essendo una lingua ad accento libero, la stragrande maggioranza delle parole italiane è piana, cioè è accentata sulla penultima sillaba. Ciò ha reso i vari riformatori [...] e sistematori della grafia italiana ( ...
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Più che un riferimento bibliografico o un link, va segnalato come il fenomeno della pronuncia aperta della /e/ di fiera 'mercato' contraddica il normale sviluppo della e lunga latina (ē) (si parte dalla forma fēria(m)), che è é (e chiusa) in italian ...
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La pagina citata è tratta dalla quarta impressione (stampa, vale a dire “edizione”) del Vocabolario degli Accademici della Crusca: siamo negli anni 1729-1738. Le convenzioni grafiche sono poi cambiate. ...
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Sarebbe interessante sapere da quale città o regione scrive una persona che reputa normale la pronuncia aperta della e tonica del monosillabo sé (pronome riflessivo). Ciò, ovviamente, sia detto senza ombra di critica, semplicemente constatando la re ...
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Come tutti in nomi uscenti in -scia, anche fascia fa regolarmente al plurale -sce, quindi fasce. Soltanto in nomi in -scia in cui sulla i cada l'accento tonico escono al plurale in -scie.Senz'altro, in [...] passato, almeno per tutto l'Ottocento, la forma ...
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Possiamo dire che entrambe le soluzioni sono valide. Nella loro telegrafica assertività, pongono l'accento, attraverso soggiacenti strutture sintattiche diverse tra di loro, su questo piuttosto che quell'elemento: [...] insomma, forniscono chiavi di lettu ...
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Quel dai! interiettivo, con valore di esortazione esclamativa, non ha bisogno di ricorrere all'accento grafico, poiché, anche se grammaticalmente la sua funzione varia, mostra, in modo trasparente, la [...] sua origine di seconda persona singolare dell'im ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...
Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa frase (a. di frase o sintattico) o dello...
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche o sintattico-prosodiche (funzione...