DEL GAIZO, Giovanni
Giuseppe Fiengo
La prima notizia che lo riguarda ce la fornisce il De Dominici, segnalandolo (1744), con Giuseppe Astarita e Antonio Donnamaria, tra gli allievi di Domenico Antonio [...] che avevano già dato "saggio del loro sapere" in architettura.
La sua produzione sembrerebbe oscillare tra l'accento spiccatamente rococò di derivazione vaccariana e le nuove suggestioni formali diffuse nell'ambiente napoletano, dopo il 1750, dal ...
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BISEO, Cesare
Margherita Abbruzzese
Figlio di Giovanni Battista, nacque a Roma il 18 maggio 1843. Indirizzato dal padre verso una pittura di gusto classicheggiante, si rivelò presto abile decoratore, [...] ; staccatosi dagli schemi classici, aderì a un gusto realistico di tipo post-romantico di cui tuttavia rifiutò qualunque accento retorico o sentimentale, per concentrarsi su una rappresentazione oggettiva volta, più che al racconto, a rendere l ...
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GIUSTINO di Gherardino da Forlì
Stefania Bolzicco
Non è nota la data di nascita di questo miniaturista attivo nella seconda metà del XIV secolo. Pur essendo il padre sicuramente di Forlì, G. nacque [...] Cod. Lat., cl. II. 119 [= 2426]).
Firmato alla carta seconda, è caratterizzato, nelle vivaci scene miniate, da un accento corsivo e da un vigoroso stile popolaresco, stilemi che collocano l'autore sulla linea della tradizione miniaturistica veneziano ...
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PODESTI, Francesco
Francesco Santaniello
PODESTI, Francesco. – Nacque ad Ancona il 21 marzo 1800, secondogenito di Giuseppe Podestà e di Teresa Troiani.
Dopo essersi trasferito ad Ancona, il padre, [...] suo cognome, in quanto dai francesi «con il loro accento veniva continuamente chiamato Podestì. Parendo ciò più grato all’orecchio che interpretò secondo gli stilemi neoclassici, insistendo sugli accenti retorici e sulla teatralità delle scene e dei ...
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BUSSOLA, Dionigi
Gabriella Ferri Piccaluga
Scultore lombardo, nato nel 1615 e trasferitosi, secondo la consuetudine in uso, nell'ambiente artistico lombardo agli inizi del sec. XVII, a Roma, dove risiedette [...] illuminare circa l'attività del B. durante il periodo romano.
È opportuno tuttavia sottolineare come il Wittkover ponga l'accento sulla quasi esatta corrispondenza di date nella vita del B. e del "lombardo romanizzato" Ercole Ferrata, a suggerire una ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] ». Ma talora il suo discorso si fa più pacato e il poeta riesce a chiudere nei quattordici versi ben rilevandoli mercé gli accenti e le rime, un giudizio su sé stesso e sul mondo; nascono così il sonetto-ritratto, Sublime specchio di veraci detti (ma ...
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BERTOLDO di Giovanni
Charles Seymour jr.
Nacque probabilmente a Firenze intorno al 1440. Mancano notizie della vita di questo scultore, il quale fu il più impartante allievo di Donatello.
Di scarso [...] potesse più operare" ha fatto supporre che fosse nato intorno al 1420, ma è chiaro che lo storico intendeva porre l'accento sull'inabilità al lavoro, e potrebbe aver fornito una spiegazione gratuita di un fatto che poteva anche esser dovuto ad altre ...
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TOSELLI, Giovanni. –
Emanuela Agostini
Nacque a Cuneo, il 6 gennaio 1819, da Giacomo e da Anna Clara Pignetta.
Orfano di madre, fu cresciuto dalla nonna. Avviato agli studi di legge e alla professione [...] si propose inutilmente come cantante a diversi impresari, prima di ripiegare, non senza difficoltà, sul teatro di prosa. L’accento piemontese, le cicatrici del vaiolo sul viso, il fisico corpulento abbinato alla giovane età non lo rendevano adatto a ...
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VIARISIO, Enrico
Doriana Legge
VIARISIO, Enrico. – Nacque a Torino il 3 dicembre 1897 da Lorenzo e da Valentina Bonardo.
Inaugurò il suo percorso teatrale in una filodrammatica della sua città, poi [...] del teatro; lo troviamo nella compagnia di Virgilio Talli (1918-21) insieme a Maria Melato e Annibale Betrone. Talli pose l’accento sull’indirizzo comico della recitazione di Viarisio e riservò a lui la parte di Leonardo in ...E il cuore dispone di ...
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BRAMBILLA, Ferdinando
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Milano l'8 luglio 1838. Frequentò a Brera la scuola del Sogni, oscillante tra modi neorinascimentali e romantici, per passare poi a quelle dell'Hayez [...] dipinse (1876) le figure allegoriche delle lesene del piano superiore, condotte con un certo calore pittorico, e con accento plasticoromantico spigliato narrò i Fatti di S. Marco nella cappella dedicata al santo (seconda a destra) in S. Simpliciano ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...