Pittore italiano (Ruvo di Puglia 1906 - Parigi 1998). Si formò nell'orbita di C. Carrà e di G. Morandi; a Parigi studiò Modigliani e Picasso. La sua pittura, pur nell'aggiornata ricerca formale, è permeata [...] di contenuti umani e conserva, nei profondi accordi del colore, un accento romantico. ...
Leggi Tutto
Architetto italiano (Udine 1923 - ivi 2003). Si è formato con C. Scarpa e G. Samonà all'Istituto universitario di architettura di Venezia dove poi ha insegnato dal 1954 (composizione, dal 1976). Dopo una [...] notevole attività di designer si è dedicato alla progettazione architettonica, ponendo un accento particolare nel disegno e nella continua rielaborazione, verifica e arricchimento dell'idea fino alla realizzazione. Tra le sue opere, che in modo ...
Leggi Tutto
Scultore e architetto (Trens, Vipiteno, 1755 - Maia, Merano, 1824), allievo di J. Gratl, suo cugino, a Innsbruck, poi, dal 1775, dell'Accademia di Vienna; lavorò specialmente a Bressanone, dove al duomo [...] ricostruito in forme barocche da G. Delaia (1754-55) aggiunse l'atrio e la facciata, d'accento neoclassico (1785-90). Tra le sue sculture, notevoli quelle del Ferdinandeum di Innsbruck. ...
Leggi Tutto
Pittore italiano (Ferrara 1857 - Milano 1931). Insegnò a Brera dal 1880, per oltre quarant'anni. Fu noto per le sue composizioni stilisticamente vicine alle soluzioni impressioniste di G. Previati (Visione [...] triste, Venezia, Gall. d'arte moderna; Il morticino, Milano, Gall. d'arte moderna; ecc.) e i suoi paesaggi, di accento sentimentale. ...
Leggi Tutto
Scultore (Malines 1793 - L'Aia 1868). Studiò all'Accademia di Malines, si perfezionò a Parigi (1819); fu in Italia (1824-28); dal 1834 si stabilì ad Amsterdam, dove divenne (1837) direttore della sezione [...] di scultura all'Accademia. Le sue opere (monumenti, gruppi, statue, busti) hanno carattere accademico, con qualche accento romantico. ...
Leggi Tutto
Espressione («pittura d’azione») creata dal critico H. Rosenberg nel 1952 per meglio definire il linguaggio pittorico sperimentato dopo la Seconda guerra mondiale negli USA, genericamente definito espressionismo [...] , si applica alla cosiddetta Scuola di New York (J. Pollock, W. de Kooning, F. Kline ecc.) che pone l’accento sull’atto creativo come gesto concreto, esperimento e azione, in cui proiettare sé stessi. Il risultato è una pittura caratterizzata da ...
Leggi Tutto
Pittore svedese (Dalecarlia, Svezia, 1857 - Oslo 1913). Studiò in patria e a Monaco; viaggiò molto; dimorò a Parigi (1878-82) e a Firenze (1882-84). Nella sua produzione si notano influssi accademici monacensi [...] e ricerche naturalistiche d'effetti d'aria aperta (significative le marine, dal 1880 in poi), temi realistici d'accento umanitario (La morte d'un lavoratore, 1888, Trondheim, Trondelag Kunstgaleri), scene di mitologia classica e nordica, ecc. ...
Leggi Tutto
Pittore e disegnatore belga (n. Bruxelles 1890 - m. 1976). Lo studio della musica, cui si dedicò nella prima giovinezza, la vasta cultura letteraria, la conoscenza delle opere di J. Ensor e O. Kokoschka, [...] ebbero grande influsso sulla sua pittura, che appare ricca di molteplici esperienze (simbolismo, divisionismo, cubismo) ma non priva d'un accento personale, specie nei paesaggi e nei ritratti. ...
Leggi Tutto
Pittore (m. Modena 1510). Pur risentendo fortemente di Ercole de' Roberti, conserva una sua personalità originale, specie in opere quali la Crocifissione della Gall. di Modena, giovanile, e la pala con [...] la Madonna e i ss. Girolamo e Sebastiano in S. Pietro a Modena (dopo il 1500). Dai ferraresi si distingue per un accento naturalistico, e per una certa dolcezza che si fa più sensibile nelle opere tarde (Annunciazione, 1510, nella Gall. di Modena). ...
Leggi Tutto
Pittore (Utrecht 1586 circa - ivi 1667), allievo di A. Bloemaert; soggiornò a Roma (1617-22), dove fu tra i fondatori della compagnia dei pittori olandesi e fiamminghi, e a Firenze; nel 1637 fu in Inghilterra [...] al servizio di Carlo I. Vicino alle soluzioni di P. Brill e di A. Elsheimer, dipinse nitidi paesaggi d'accento arcadico e finissimi ritratti di piccolo formato. A Utrecht ebbe una fiorente bottega e numerosi allievi. Opere in tutte le principali ...
Leggi Tutto
accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...