Pittore italiano (Susa 1825 - Milano 1909). Allievo di C. Arienti all'Accademia albertina di Torino, dipinse inizialmente quadri storici (Passaggio travagliato per Susa di Federico Barbarossa, Torino, [...] arte moderna) per poi dedicarsi al paesaggio e al ritratto. Legato alla cultura accademica, fu anche sensibile ai nuovi fermenti romantici lombardi che interpretò con accento veristico. Insegnante all'Accademia di Brera (1860-83), fu anche litografo. ...
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Pittore italiano (Roma 1838 - ivi 1908). Allievo di A. Marini e A. Capaldi, aiuto di C. Fracassini negli affreschi di S. Lorenzo, conobbe più tardi M. Fortuny, ne risentì l'influsso e fu da lui presentato [...] al mercante d'arte Goupil, per il quale lavorò molto. Dipinse scene di genere, ritratti e quadri storici, d'accento romantico (Vittoria Colonna, 1881, Napoli, museo di Capodimonte; Addio al passato, Milano, Galleria d'arte moderna). ...
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Pittore (Roanne, Loire, 1876 - ivi 1960); allievo di E. Carrière, guardò poi alle soluzioni di P. Gauguin. Amico di H. Matisse e di A. Dérain, fu vicino al gruppo dei fauves con i quali espose nel 1905. [...] La sua pittura, che mostra forme stilizzate e una piana stesura del colore, mantenne tuttavia un'impostazione naturalistica d'accento personale. Opere nei musei d'arte moderna di Rouen, Ginevra, Parigi, Torino, ecc. ...
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DEL GAIZO, Giovanni
Giuseppe Fiengo
La prima notizia che lo riguarda ce la fornisce il De Dominici, segnalandolo (1744), con Giuseppe Astarita e Antonio Donnamaria, tra gli allievi di Domenico Antonio [...] che avevano già dato "saggio del loro sapere" in architettura.
La sua produzione sembrerebbe oscillare tra l'accento spiccatamente rococò di derivazione vaccariana e le nuove suggestioni formali diffuse nell'ambiente napoletano, dopo il 1750, dal ...
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Pittore e incisore (Augusta 1473 - ivi 1531). Dapprima allievo del padre Thoman (n. 1444 - Augusta 1523), nel 1498 si stabilì ad Augusta. All'influsso di M. Schongauer, si uniscono ricordi della pittura [...] di H. Holbein il Vecchio, già fin dalla sua prima opera datata (il S. Pietro ora nel Museo di Augusta, 1501). L'accento rinascimentale si fa più dichiarato nel grande polittico (Madonna e Santi) del 1507 nel Museo di Augusta, e, parallelamente, nelle ...
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BISEO, Cesare
Margherita Abbruzzese
Figlio di Giovanni Battista, nacque a Roma il 18 maggio 1843. Indirizzato dal padre verso una pittura di gusto classicheggiante, si rivelò presto abile decoratore, [...] ; staccatosi dagli schemi classici, aderì a un gusto realistico di tipo post-romantico di cui tuttavia rifiutò qualunque accento retorico o sentimentale, per concentrarsi su una rappresentazione oggettiva volta, più che al racconto, a rendere l ...
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Artista italiano (n. Torino 1942 - m. 2023). Ha iniziato il suo percorso artistico negli anni Sessanta nel clima culturale della Post-Pop Art facendosi conoscere dal grande pubblico con i Tappeti di natura [...] ambiente naturale (prati, sottoboschi, greti di fiume) che, coinvolgendo lo spettatore attraverso l’esperienza tattile e corporea, pongono l’accento su uno dei paradossi dell’età moderna in cui il dato naturale viene esperito e superato attraverso un ...
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Pittore italiano (Barletta 1846 - Saint-Germain-en-Laye 1884). Espulso nel 1863 dall'Accademia di Napoli, dove studiava con G. Smargiassi, si diede a dipingere dal vero a Portici. Attraverso A. Cecioni [...] a Firenze (1867) e nel 1872 si stabilì a Parigi. Si accostò allora alla pittura degli impressionisti, ma con un marcato accento di eleganza mondana; dipinse scene di vita parigina: la passeggiata al Bois de Boulogne, i campi di corse, ecc. A Parigi ...
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Pittore (Dolní Čermná, Boemia Settentr., 1899 - Praga 1942). Studiò all'Accademia di belle arti di Praga e soggiornò in Francia e in Italia; nel 1922 conobbe la pittrice Toyen con la quale aderì al gruppo [...] dopo una prima adesione al cubismo si accostò al surrealismo elaborandone una particolare variante (artificialismo) che, ponendo l'accento sul valore poetico delle immagini oniriche, lo portò a soluzioni d'intenso lirismo; dopo il 1931, le sue opere ...
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Pittore fiammingo (Oudenaarde 1605 o 1606 - Anversa 1638). A un primo periodo (1621-26) appartengono molte scene contadinesche, spesso fortemente caricaturali, con motivi che ricordano Brueghel il Vecchio. [...] un delicato chiaroscuro, con predilezione per i toni grigio-violacei. I soggetti, tratti ancora dalla vita rustica, hanno un accento più drammatico. Ad Anversa trascorse l'ultimo periodo della sua attività (1631-38), producendo per lo più paesaggi ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...