MAINE, Angelo Camillo
Tommaso Casini
Nacque a Genova, da Giacomo e Maria Chiarella, il 24 dic. 1892. Precocissimo nella passione per la scultura, compì i suoi studi d'arte frequentando per breve periodo [...] ambiguamente espressionistiche che risentono di un approccio quasi positivistico.
La critica contemporanea calcò particolarmente l'accento interpretativo dei lavori di questo periodo in termini di scultura "animalistica", avvicinando il M. agli ...
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PIRANO (Piramo), Reginaldo da Monopoli
Alessandra Perriccioli Saggese
PIRANO (Piramo), Reginaldo da Monopoli. – Non si conosce la data di nascita di Reginaldo Piramo o Pirano (Bellifemine, 1979), miniatore [...] i primi sei fogli – palesemente permeati dalla pittura ferrarese e, in particolare, dagli affreschi di Schifanoia con qualche accento veneziano –, che riferiva a Reginaldo di ritorno dal Nord Italia, dagli ultimi quattro, che riteneva opera di ...
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COSTANTINI, Giuseppe
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Giovanni, medico chirurgo all'ospedale militare, e di Carmela Barba, proveniente da una facoltosa famiglia del luogo, nacque a Nola (Napoli) [...] o di un Caprile adatto a trasformare la miseria in folclore, la povertà disadorna in pittoresco. C'è invece un accento veristico autentico, insieme a un sentimento di adesione sincera, senza drammi e con un senso di intimità domestica, accentuato ...
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BENVENUTI, Giovanni Battista, detto l'Ortolano
Evelina Borea
Figlio di Francesco di Benvenuto, il B. nacque a Ferrara intorno al 1485; fu detto l'Ortolano dal mestiere paterno. Un documento del 1512 [...] commissione di parroci senza troppe pretese. Ma da essi il B. si differenziò fin dal principio, per un accento insistentemente posto anziché sulla compunzione dei santi personaggi, d'altronde da lui già atteggiati secondo l'euritmia del classicismo ...
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DERCHI, Giovanni Battista
Alessandra Quattordio
Nacque a Genova Sampierdarena il 4 giugno 1879 da Antonio Martino e da Elena Palazzo. Dopo aver frequentato l'istituto tecnico professionale dal 1892 [...] senso elegiaco che trapela dalle opere del D. sconfina in paniche raffigurazioni di nudi, immersi nella vegetazione, di accento simbolista.I suoi dipinti, databili tutti al primo decennio del secolo (la scarsità delle notizie biografiche non consente ...
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BONSIGNORE, Ferdinando
Nino Carboneri
Nacque a Torino il 10 giugno 1760 da Domenico e da Margherita Gallino: il padre, oriundo di Nervi, nel 1773 ricevette la naturalizzazione sarda. Allievo nel 1782 [...] : qualche suo tratto è riscontrabile nella cappella absidale del Santo Rosario e in alcune suppellettili di puro accento neoclassico (pulpito e confessionale sottostante). Nell'archivio parrocchiale sono conservati suoi disegni. Morì a Torino il 27 ...
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DANDINI, Cesare
Evelina Borea
Fratello maggiore del pittore Vincenzo e zio di Pietro anch'egli pittore, nacque a Firenze nel 1596. Allievo successivamente, al dire del primo biografo Filippo Baldinucci [...] si è intravista una rimeditazione su Rubens nell'empito dei moti esagitati, colti nell'acme dell'azione, di tutt'altro accento rispetto al vaporoso barocco romano dell'epoca, e semmai raffrontabile, per i vigorosi effetti luministici, a modelli di ...
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FILOCAMO, Paolo
Gioacchino Barbera
Nacque a Messina all'incirca agli inizi dell'ottavo decennio del sec. XVII; completò la sua formazione a Roma, alla scuola del Maratta, insieme con il fratello Antonio, [...] di Antonino Ruffo, fondatore dell'Accademia degli Incogniti, stampato a Messina nel 1717. A ragione è stato posto l'accento sugli aspetti teatrali e, tutto sommato, profani delle scene illustrate con soggetti biblici e devozionali - caratterizzate da ...
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GIOVANNI di Giovannello di Paulello
Cristina Ranucci
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore nativo di Narni, presso Terni, e attivo in ambito locale nel primo quarto del XV [...] , ai prestiti contratti con la tradizione figurativa umbra e con la produzione contemporanea di tendenza tardogotica o di accento internazionale, è stata riconosciuta a G., sempre da Cicinelli, un'originale vena popolare e una interpretazione del ...
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Nacque a La Spezia il 14 luglio 1938 da Michele e da Elvira Masini. Studiò musica elettronica con P. Grossi al conservatorio L. Cherubini di Firenze, dove si trasferì definitivamente nel 1956, quando sposò [...] , Stuttgart 1998).
Le mani divennero l'oggetto costante di azioni teatrali, fotografie e video. L. pose dunque l'accento sul corpo femminile come strumento linguistico, sfiorando in qualche modo la gestualità manifesta negli artisti della body art.
E ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...