Pittore e illustratore svizzero (Sagno, Canton Ticino, 1876 - Sorengo, Lugano, 1959). Dipinse dapprima opere d'accento ideologico umanitario per volgersi poi a rappresentazioni campestri e familiari (Festa [...] di villaggio, 1903, Museo Rath, Ginevra; Madre e bambino, 1912, Museo Caccia, Lugano; illustrazioni per Piccolo mondo antico di Fogazzaro, 1934) ...
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Scultore italiano (Benevento 1837 - Napoli 1905). Studiò a Firenze con G. Duprè. Le sue sculture, d'accento realistico, sono spesso caratterizzate da intenti sociali (Pane e lavoro, 1862, Benevento, Museo [...] del Sannio). Segnate invece da un classicismo di stampo accademico sono le opere monumentali (Napoli: la Vittoria del monumento dei Martiri, 1863; Federico II, Palazzo reale, 1888) ...
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Pittore (Montevideo 1830 - Pisa 1901). Autodidatta, eseguì (1855-56) grandi quadri di battaglia con vigoroso realismo d'accento primitivo. Poi, dopo aver studiato a Firenze presso A. Ciseri, dipinse quadri [...] storici, di costume e ritratti ...
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Scrittore russo (Petrovskoe, Tula, 1884 - Mosca 1938). Autore di numerosi racconti, spesso satirici, rappresentò non senza qualche accento nostalgico la Russia prerivoluzionaria nell'ampio romanzo-epopea [...] Rus´ (5 voll., 1922-36). Ritrasse con amaro realismo le condizioni morali della vita sovietica nel suo romanzo più famoso, Tovarišč Kisljakov ("Il compagno K.", 1930, noto anche col sottotitolo Tri pary ...
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Scultore e pittore (Napoli 1835 - ivi 1917), autore di piccole sculture di genere, spesso in terracotta, trattate con accento veristico (Pastore dormiente, Avvicinarsi della procella, Napoli, Mus. di Capodimonte). [...] È sua anche la statua di Carlo III sulla facciata del Pal. Reale di Napoli ...
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Pittore italiano (Assisi 1886 - Roma 1965). Autodidatta, cominciò a esporre nelle mostre del "Novecento", facendosi notare per l'accento poetico sommesso e "primitivistico" dei suoi paesaggi e delle sue [...] nature morte, che risentono del tono sospeso della pittura metafisica; la sua arte si è svolta da allora con coerenza e particolare sensibilità lirica soprattutto nella visione di Assisi (Panorama di Assisi, ...
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Scultore lombardo (n. Agrate, Como - m. dopo il 1571), fratello di Gian Francesco. Riprende le forme dell'Amadeo con crudo accento naturalistico, e con un senso di linea che tende a effetti esteriori. [...] Collaborò alla decorazione marmorea della Certosa di Pavia, insieme al Bambaia, Andrea Fusina, Cristoforo Solari; e a causa di tale collaborazione è difficile distinguere la sua personalità, legata solamente ...
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Scultore cèco (Chýnov, presso Tábor, 1872 - ivi 1941). S'ispirò ai grandi esempî gotici, imprimendo alle sue sculture e silografie un accento vagamente mistico. Fece parte della società degli artisti grafici [...] intitolata a W. Hollar, incisore cèco (1607-1677) ...
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Pittore (Vienna 1793 - Hinterbrühl, Baden, 1865). Dipinse ritratti, nature morte, scene di vita borghese e paesaggi che combinano idilliche atmosfere d'accento romantico a una minuziosa resa naturalistica. [...] Professore (1829-57) all'accademia di Vienna, si oppose ai metodi dell'insegnamento accademico con una serie di scritti polemici (Vorschläge zur Reform der österreichisch-kaiserlichen Akademie der bildenden ...
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Pittore polacco (Boczki, Łowicz, 1849 - Varsavia 1914), il più eminente paesista polacco del sec. 19º. Il suo realismo, non privo di un accento celebrativo, influì fortemente sulla pittura polacca contemporanea. ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...