Pseudonimo del pittore e incisore Gaston Duchamp (Damville, Eure, 1875 - Puteaux, Parigi, 1963), fratello di R. Duchamp-Villon e di M. Duchamp. In una prima fase della produzione artistica V. elaborò un [...] nel 1894, a Parigi dove, scelto lo pseudonimo dal poeta preferito, François Villon, collaborò con disegni e incisioni di accento impressionista a giornali satirici (Chat noir, Gil Blas, L'assiette au beurre) ed eseguì serie di manifesti per cabarets ...
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MAES, Costantino
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 28 luglio 1839 da Giovan Battista e da Anna Maria Canini. Di famiglia medio-borghese, dal 1851 al 1858 frequentò il liceo S. Apollinare, dove seguì [...] della Pubblica Istruzione, il M., nel chiedere gli fosse affidata una cattedra di italiano e latino nei licei, mise l'accento sulle persecuzioni subite da parte dei compagni di corso papalini e della polizia pontificia per aver preso parte ad alcuni ...
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Poeta italiano (San Lazzaro, Parma, 1911 - Roma 2000). Allievo di R. Longhi, le sue opere poetiche (Sirio, 1929; Capanna indiana, 1951; Viaggio d'inverno, 1971) sono il risultato di una felice contaminazione [...] poetica è quasi tutta compresa nei due libri Capanna indiana e Viaggio d'inverno, pure preceduti da un esordio dall'accento inconfondibile come Sirio. L'elemento elegiaco ritorna nel già citato romanzo in versi La camera da letto: frutto di una ...
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Musicista italiano (Foggia 1867 - Milano 1948). Studiò al conservatorio di Napoli con P. Serrao. Il plauso che arrise a Malavita, rappresentata quando era ancora alunno, lo incoraggiò al lavoro; nel 1894 [...] Italia. La sua arte è caratterizzata anzitutto da un fortissimo senso del teatro, da un'ispirazione melodica generosa e d'accento incisivo, da uno stile che, specie a partire da Fedora, cercò di arricchire il proprio linguaggio. I momenti salienti di ...
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Castelnuovo, Emma. – Matematica italiana (Roma 1913 – ivi 2014). Laureatasi in Matematica nel 1936 con una tesi in geometria algebrica presso l’Università di Roma, dove nei due anni successivi è stata [...] didattico. È soprattutto all’insegnamento della matematica infatti che C. ha dato significativi contributi, ponendo l’accento sulla necessità che il processo d’apprendimento vada dal concreto all’astratto, privilegiando un approccio sperimentale e ...
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CIONE, Domenico Edmondo
Gennaro Incarnato
Nato a Napoli il 7 giugno 1908 da Stefano, avvocato di origine pugliese inurbatosi di recente e artefice della sua fortuna, ed Emilia Faraone, figlia di commercianti [...] in permanente e gravissima crisi economica.
Alla Nunziatella si tendeva a sviluppare "l'attitudine al comando" ponendo l'accento sull'educazione fisica intesa come coercizione e disciplina. Le aspirazioni del C. ne furono frustrate accentuandone le ...
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Scrittore tedesco (Frankenau, Kassel, 1892 - Muralto, Canton Ticino, 1974). Medico, come sanitario di bordo e poi come giornalista ha viaggiato moltissimo, acquisendo la persuasione dell'inessenzialità [...] Manifest e Dada-Almanach. In seguito, per esempio in Die New Yorker Kantaten (1952) e Die Antwort der Tiefe (1954), l'accento dadaistico si attenua fino a scomparire. Da ultimo ha scritto opere di recupero e di ricordi: Die Geburt des Dada (in collab ...
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Miniatore attivo a Bourges (m. probabilmente dopo il 1413). Al servizio del duca Jean de Berry dal 1384, prese parte alla realizzazione di importanti codici: nelle Petites Heures (Parigi, Bibl. Nat.), [...] nella Pierpont Morgan library a New York. Le sue opere, che per prime nell'arte nordica pongono l'accento su sfondi paesaggistici naturalistici, rivelano una forte inventiva e una profonda conoscenza dell'arte italiana, in particolare senese ...
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Pittore francese (Montauban 1780 - Parigi 1867). Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (1834-41), esercitò, anche attraverso il suo frequentatissimo studio, una profonda influenza sulla pittura francese [...] cui stile ufficiale si discostò, già nelle prime opere di gusto classico e arcaicizzante, per l'assenza di qualsiasi accento oratorio (ritratti della famiglia Rivière, 1805, Louvre; La belle Zélie, 1806, Rouen; Napoleone I sul trono imperiale, 1806 ...
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Architetto statunitense (Philadelphia 1925 - ivi 2018). Annoverato tra i teorici del postmoderno, la sua nuova concezione architettonica, che mette in primo piano il colore e la decorazione, lo ha portato [...] del secondo dopoguerra e ai principi del movimento moderno, un nuovo modo di concepire l'architettura ponendo l'accento sul ruolo del colore e della decorazione piuttosto che sull'evidenza delle strutture, sulla ipersignificazione semantica degli ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...