Pittore (Modigliana 1826 - Firenze 1895), allievo prima di E. Pollastrini, poi di L. Mussini e di A. Ciseri, rimase per parecchi anni fedele alla maniera accademica dei suoi maestri, ma da Mussini apprese [...] conservarono un'ingenuità primitiva e delicata di stile, per cui si distinguono da quelle dei macchiaioli, anche per l'accento più patetico e romantico (Il canto dello stornello, 1867, Firenze, Galleria d'arte moderna; La visita, 1868, Roma, Galleria ...
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Psichiatra e psicanalista statunitense (Norwich, New York, 1892 - Parigi 1949). Cofondatore della scuola di psichiatria di Washington e fondatore della rivista Psychiatry, S. può essere considerato, insieme [...] sottolineata dai freudiani più ortodossi, si attenua in S. per fare spazio a un'impostazione che pone invece l'accento sulla situazione interpersonale, sia nella vita del paziente sia nell'interazione terapeutica, in cui il medico svolge un ruolo ...
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Scrittore francese (Parigi 1732 - ivi 1799). Figlio di un orologiaio, ebbe vita avventurosa, tra scandali, processi, viaggi, missioni segrete e affari di vario genere (celebre il suo processo contro il [...] , rimpatriò (1796) e fu considerato precursore degli avvenimenti che si erano svolti. In effetti, nel Mariage, Figaro ha un accento più serio che nella prima opera, parla quasi in nome di una classe sociale offesa dall'ingiustizia e lancia un grido ...
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Umanista (Capodistria 1370 - Budapest 1444). Autore di orazioni e trattati, nella sua opera più nota, De ingenuis moribus et liberalibus studiis adulescentiae (1402), espose il modello ideale di un'educazione [...] mesi del 1402 il trattato pedagogico De ingenuis moribus et liberalibus studiis adulescentiae. In esso è posto l'accento sul concetto di educazione liberale, attuantesi attraverso quegli studi (le lettere, la filosofia morale, le scienze della natura ...
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Filosofo e sociologo (Vienna 1899 - New York 1959). Dopo aver studiato giurisprudenza a Vienna, dove ebbe come maestri Mises, Spann e Kelsen, fu allievo di Husserl a Friburgo. Nel 1939 si trasferì negli [...] , per taluni aspetti, anche alle posizioni della scuola dell'interazionismo simbolico di Mead, Cooley e Thomas), ponendo l'accento sull'azione sociale, sui diversi motivi (fini e disposizioni) che portano l'individuo ad agire, sulle sue modalità ...
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Sociologo e politologo statunitense (New York 1919 - Cambridge, Massachusetts, 2011), ha insegnato alla Harvard University, all'università di Chicago e alla Columbia University. Autore prolifico, si è [...] decisionali tipica del capitalismo entri in conflitto con una cultura, resa possibile dal capitalismo stesso, che pone l'accento sulla soddisfazione personale e su modelli di comportamento non razionali. Tra le altre opere: Marxian socialism in the ...
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Pittore, nato a Morro d'Alba, Ancona, il 14 novembre 1949. Dopo aver lavorato per breve tempo ad Ancona come restauratore, ha frequentato a Macerata l'ambiente letterario che gravitava intorno alla rivista [...] reale di Milano (1995), al Museo nazionale di Capodimonte di Napoli (1996), alla Mole vanvitelliana di Ancona (1997).
Accenti lirici, visionari o sottilmente ironici segnano le sue opere, che tendono sempre più al formato monumentale, per le quali l ...
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Yoon Suk-yeol. - Avvocato e uomo politico sudcoreano (n. Seoul 1960). Laureatosi in Diritto all’Università di Seoul nel 1991, ha iniziato nel 1994 una brillante carriera professionale presso il Dipartimento [...] in. Conservatore, dotato di scarsa esperienza politica e con un programma di governo in cui è posto scarso accento alle gravi questioni socioeconomiche che affliggono il Paese, nella sua agenda politica sono centrali il rafforzamento della deterrenza ...
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Musicologo tedesco, nato a Dresda il 5 gennaio 1919. Dopo gli studi di musicologia con R. Münnich a Weimar, con M. Schneider a Halle e infine con H.J. Moser a Jena, dove ha conseguito il dottorato nel [...] 1967). Dal 1965 è membro dell'Accademia delle scienze e delle lettere di Magonza.
E. ha posto l'accento principale delle sue ricerche sulla dimensione storica, nella convinzione che il pensiero musicale espresso nelle composizioni debba essere inteso ...
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GHERARDO di Jacopo, detto lo Starnina
Adele Condorelli
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore fiorentino, figlio di Jacopo, soprannominato Starna, la cui attività è documentata [...] pittura", e facendo menzione degli affreschi della cappella di S. Girolamo, nella chiesa del Carmine, Antonio Billi pone l'accento sulle novità formali acquisite in Spagna - quali la foggia degli abiti "all'usanza di que' paesi" - che G. introdusse ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...