FORABOSCO (Ferrabosco, Ferabosco), Girolamo
Bernard Aikema
Figlio di Zorzi e di Marina Frizzieri, nacque a Venezia nel 1605 e qui fu battezzato il 24 novembre (Moretti, 1986). Visse e operò quasi ininterrottamente [...] della ritrattistica alla moda del Tinelli risulta a dir vero scarsa. A ragione la moderna ricerca pone invece l'accento sulla sua fondamentale affinità col Padovanino, al cui linguaggio formale neo-tizianesco il F. rimarrà sempre fedele. Il Malvasia ...
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DORE, Giampietro
Vittorio De Marco
Nacque a Orune (Nuoro) il 4 maggio 1899. La famiglia si trasferì a Roma alla fine del 1913, quando il padre, Francesco, cattolico democratico, venne eletto deputato [...] preparata in collaborazione con Ludovico Montini, sul tema della formazione spirituale del giovane universitario: egli metteva l'accento sulla necessità per i giovani cattolici di affrontare senza paure e con passione i problemi della cultura moderna ...
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Poitier, Sidney
Demetrio Salvi
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a Miami il 20 febbraio 1927. Negli anni Sessanta, con i ruoli interpretati e il grande successo ottenuto, P. ha rappresentato [...] sociale. Nel 1945 si trasferì a New York dove svolse lavori umili e saltuari. Dopo aver studiato con impegno per migliorare accento e portamento, entrò a far parte dell'American Negro Theatre, ottenendo un piccolo ruolo in una produzione di Broadway ...
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Pittore, scultore, litografo (Marsiglia 1808 - Valmondois, Val d'Oise, 1879). Artista originalissimo, tra i maggiori dell'Ottocento francese, esordì come disegnatore e litografo; all'arte litografica fu [...] i più umili motivi della vita quotidiana (Portatrici d'acqua; Lavanderia; Viaggiatori di terza classe; Commedianti, ecc.). L'aspro accento polemico e l'evidente contenuto sociale alienarono al D. il favore del pubblico parigino del secondo Impero, ma ...
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Architetto (Ixelles, Bruxelles, 1874 - Parigi 1954), pioniere dell'architettura moderna in Francia. P. è uno dei pionieri della costruzione in cemento armato; nella nuova tecnica egli non ha visto soltanto [...] volumi della cattedrale; Le Havre, piano di ricostruzione del 1944, iniziato nel 1947) è stato rimproverato un accento decisamente accademico. Gustave (Ixelles, Bruxelles, 1876 - Parigi 1952), suo fratello e collaboratore, ha diretto l'impresa Perret ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Claudio Napoleoni
Riccardo Bellofiore
Claudio Napoleoni è una delle voci più significative dell’economia politica italiana, nell’ambito della quale ha svolto una funzione essenziale, critica e ricostruttiva [...] ’. La ‘produzione per la produzione’ del primo sarebbe l’inverarsi di quella ‘producibilità di tutto’ del secondo. L’accento sulla natura ‘chiusa’ della totalità capitalistica permea i contributi dell’ultimo Napoleoni. Dal punto di vista della teoria ...
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POLISSENA GIOVANNA CRISTINA d'Assia-Rheinfels, regina di Sardegna
Blythe Alice Raviola
POLISSENA GIOVANNA CRISTINA d’Assia-Rheinfels, regina di Sardegna. – Nacque a Lagenschwalbach il 21 settembre 1706, [...] , pur avendo vagliato altre possibilità italiane (modenesi) ed europee (portoghesi, per esempio), i ministri del sovrano posero l’accento su Polissena e su Elisabetta di Lorena quali candidate migliori per il principe di Piemonte. Le ragioni per cui ...
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CRISTOFALI (Cristofoli, Cristofori), Adriano
Francesca D'Arcais
Figlio di Marcantonio e di Margherita Bellanti, nacque a Verona il 25 Marzo 1718.
Il padre era giardiniere presso il marchese G. B. Spolverini, [...] del resto i suoi monumenti funebri (ricordiamo quello per Vincenzo Pisani in S. Anastasia del 1757), da un forte accento classicista.
Tuttavia, come si è detto, la sua principale attività, specialmente negli anni giovanili, fu di ingegnere idraulico ...
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BASTIANELLI, Giannotto
Raoul Meloncelli
Nato a Fiesole (Firenze) il 20 luglio 1883, praticamente autodidatta, raggiunse assai presto una salda e seria preparazione musicale, tanto da divenire insegnante [...] dei suoi giudizi critici una viva ricchezza di motivi umani. Negli articoli pubblicati su La Voce poneva l'accento sul pericolo derivante da certe musiche moderne, pervase da un morboso contenuto sensuale, intellettualistico e sentimentale, che aveva ...
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DOVIZI, Francesco
Raffaella Zaccaria
Nacque a Bibbiena, nel Casentino (prov. Arezzo), quasi certamente nei primi anni del Quattrocento, da Antonio, che esercitava la professione notarile, ereditata [...] sempre un sentimento di rispetto e devozione verso coloro che il D. considerava i suoi protettori, e in alcum casi l'accento diventa quasi familiare, lasciando intuire che i rapporti tra il D. e la casa Medici non consistevano solo nella ricerca dell ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...