PIZZINATO, Armando
Davide Lacagnina
– Nacque a Maniago (Pordenone) il 7 ottobre 1910 da Giovanni Battista e da Andremonda Astolfo. Tutte le biografie dell’artista raccontano di una precoce passione [...] quattro dipinti: Ritrattino, Fiori, Figura e Natura morta, particolarmente apprezzati dalla critica per «intensità di timbro ed accento personale», propri di un temperamento «impegnato a fondo in una ricerca strettamente pittorica» e che «da qualche ...
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BARTOLO di Fredi
Enrico Castelnuovo
Figlio di un maestro Fredi, pittore, nacque verso il 1330. Della sua vita si conoscono numerosi episodi grazie alle ricerche d'archivio dei padre Della Valle, del [...] con Fiorentini contemporanei come Giovanni del Biondo [Meiss]), sì che le sue composizioni derivate dai Lorenzetti hanno un accento più arcaico, per certi aspetti, degli originali cui si rifanno. In certe opere questo riecheggiamento è ben condotto ...
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OXILIA, Nino
Gabriele Scalessa
OXILIA, Nino (Angelo Agostino Adolfo). – Nacque a Torino il 13 novembre 1889 (Monetti, in Un tempo una città, 1983, p. 25) da Nicolò e da Giovanna Bruno, penultimo di [...] poco a che vedere con le tonalità di un Corazzini: O mio cuore, o mio cuore dai fremiti selvaggi), con qualche accento pascoliano qua e là, si intersecano anche esaltazioni di un erotismo sensuale prossimo a quello dannunziano delle Laudi (Amo la tua ...
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CAMPIGLI, Massimo
Margherita Abbruzzese
Le biografie ufficiali, da lui stesso dettate, lo dicono nato a Firenze il 4 luglio 1895; sembra invece Berlino la sua effettiva città natale, e Firenze la città [...] e invenzioni, nascono da una base di terre opache, con toni smorzati da affresco rialzati da qualche raro e prezioso accento cromatico, spesso da un po' di biacca. È praticamente impossibile parlare di un'evoluzione stilistica a partire dal 1928 fino ...
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DAVANZATI, Giuseppe Antonio
Jean-Michel Sallmann
Nacque il 29 ag. 1665 a Bari da Lorenzo, patrizio fiorentino, e da Eugenia Celia, nobile originaria di Atene.
I Davanzati costituivano un potente gruppo [...] le ragioni del suo vescovo con apparente benevolenza, ma di ritorno a Trani il D. cambiò atteggiamento. Mise ora l'accento sulla formazione del clero, ma, ostile ai seminari nei quali credeva che "la gioventù fosse più esposta ad apprendere il ...
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MACCHI, Vincenzo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Capodimonte (diocesi di Montefiascone), nel Viterbese, il 31 ag. 1770 da Giovan Nicola e Maria Anna Gilda Vagni, entrambi provenienti da famiglie di piccoli [...] speciale adibito alla lotta contro i settari con disappunto delle stesse forze di polizia; né omise di mettere l'accento sui ritardi nell'amministrazione della giustizia e sulla lentezza dei processi.
In parallelo, il M. aveva intanto accumulato ...
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BRUERS, Antonio
Eugenio Garin
Nacque a Bologna il 13 febbr. 1887 da Emanuele e da Pia Bernardi. Il padre, un belga, figlio di un "cattolicissimo" medico di Bruxelles, era venuto a studiare medicina [...] comuni agli articoli di Luce e ombra, si incontra una lettura giobertiana tesa a sottolineare ogni accento "antiimmanentistico" e nazionalistico, "identificando nella dottrina trascendentalista la tradizione filosofica del pensiero italiano". Tale il ...
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CROSTAROSA, Maria Celeste
Jean-Michel Sallmann
Nata il 31 ott. 1696 a Napoli, nell'ambiente della borghesia giudiziaria, che s'impose nella società meridionale fra la fine dei XVII e gli inizi del XVIII [...] descrivere estasi e visioni che le procurano una "felice beatitudine" e una grande "soavità". Il suo misticismo pone tuttavia l'accento sulle piaghe del Cristo - devozione che ebbe un certo successo a Napoli nel sec. XVIII - e questo tema trovò la ...
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ARBIB, Edoardo
Giovanni Di Peio
Nato a Firenze il 27 luglio 1840, costretto a interrompere gli studi per la morte del padre, si impiegò come tipografo e poi come correttore di bozze presso la stamperia [...] e altri), cronache romane e una sezione letteraria (G. Antona Traversi, G. Faldella, D. Gnoli e altri).
Un forte accento antifrancese, che aveva già ispirato gli interventi alla Camera dell'A. e gli articoli del quotidiano, caratterizzò tutte le ...
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FEDERIGHI, Carlo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1380 da Francesco di Lapo e dalla sua prima moglie, Bice di Domenico Rucellai.
La famiglia Federighi, originaria di Sovigliana, piccolo borgo sulla [...] approfittare della circostanza per favorire in ogni modo il trasferimento a Firenze del concilio, mettendo l'accento sulla sicurezza, ricchezza e comodità della capitale toscana. Alberto II rimase favorevolmente impressionato dagli oratori fiorentini ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...