CODACCI PISANELLI, Alfredo
Francesca Socrate
Nacque a Firenze il 7 ag. 1861 da Luigi Codacci e Bianca Naldini, commercianti. Il padre morì pochi giorni dopo la nascita del C., e la madre, conosciuto [...] , il C. trattò nel suo primo lungo discorso alla Camera delle condizioni economiche della zona del Capo di Leuca, l'accento fu posto in primo luogo sulla "straziante condizione dei proprietari", Le malattie della vite e dell'ulivo - la fillossera e ...
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CONTIN, Tommaso Antonio
Paolo Preto
Nato a Venezia il 4 giugno 1723 da Tomaso e Regina Morandi, entrò giovanissimo nella Congregazione dei chierici regolari teatini dove completò i suoi studi letterari [...] il Venturi, e se il filo conduttore del suo pensiero corre sulla netta distinzione tra religione e ragione, l'accento batte con particolare insistenza sulle debolezze ed errori della Chiesa romana. Si veda ad esempio la dura polemica col cardinale ...
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CICOGNANI, Antonio
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Nacque a Faenza il 18 maggio 1857 (e non il 29 maggio 1858 come in Enc. della musica Rizzoli Ricordi)da Angelo e Maria Ghetti. Entrato al liceo musicale di Bologna (dove ebbe come [...] , doveva giungere sino alle opere di Palestrina, di Orlando di Lasso e J. S. Bach: analisi che, ponendo l'accento su composizioni di musicisti tedeschi piuttosto che su quelle di compositori italiani, fece del C. un facile bersaglio per ripetute ...
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MANGANO, Silvana
Jacopo Mosca
Nacque a Roma il 23 apr. 1930 da Amedeo, ferroviere siciliano, e Jackie Webb, ballerina inglese. Seconda di quattro figli, sin da bambina si distinse per una bellezza fuori [...] , il ruolo della prostituta Costantina, in cui rivelò notevoli doti comiche (per l'occasione elaborò un irresistibile accento veneto) che avrebbe utilizzato spesso nel corso degli anni Sessanta.
Partecipò a Crimen (1960), divertente commedia in ...
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CALDERINI, Guglielmo
Silvana Raffo Pani
Nacque a Perugia il 3 marzo 1837 da Francesco e da Antonia Poggini. Nella città natale compì i suoi principali studi; in seguito frequentò l'università di Torino [...] , il Fontana, e volli carpire a questi grandi il segreto dell'impronta e la forza del chiaro-scuro, contenendo però l'accento decorativo di quei tempi in modo da riportarne i particolari in quella compostezza di forme che fu il vanto e il pregio dell ...
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GRANDI, Alfredo (noto anche con lo pseudonimo di Garzia Fioresi)
Andreina Ciufo
Nacque a Vigevano, presso Pavia, il 3 giugno 1888 da Giuseppe, militare di professione, e da Elisabetta Mainardi.
Nel 1902 [...] disagio esistenziale del G., esacerbato dagli eventi bellici. L'intimismo del periodo giovanile si ripresentava ora, mutando accento e segno stilistico, nella scelta di temi legati all'illustrazione di un'umanità emarginata e sconfitta, quale appare ...
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PIANTAVIGNA, Gian Maria
Stefano L'Occaso
PIANTAVIGNA, Gian Maria. – Figlio di Giovan Battista, nacque, forse a Bologna, probabilmente entro il 1520; il padre, intagliatore, operò a lungo nel Bresciano, [...] si conserva (Besutti, 1915).
È l’unica scultura figurativa a oggi esistente dell’intagliatore e, nonostante qualche accento realistico, mostra un’armonia e un equilibrio formale che la pongono nella corrente classicista del Cinquecento lombardo ...
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CAPOGROSSI GUARNA, Giuseppe
Valerio Rivosecchi
Nato a Roma il 7 marzo 1900 da Guglielmo e da Beatrice Tacchi Venturi, frequentò il liceo classico, e si laureò in giurisprudenza presso l'università di [...] ricerca di semplificazione dello spazio e di un cromatismo infinitamente variato. Durante la fase figurativa l'accento si sposta progressivamehte dal soggetto alle strutture dello spazio pittorico, finché il riferimento alla natura viene abbandonato ...
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CATERINA Vigri (Vegri, Nigri, Negri; C. da Bologna), santa
Serena Spanò
Figlia di Giovanni (secondo alcuni Bartolomeo) gentiluomo ferrarese al servizio dei marchesi d'Este, e di Benvenuta Mammolini, [...] tradizionalmente definita come una espressione della spiritualità francescana. Di recente il Puliatti ha invece messo l'accento sull'influenza dell'educazione umanistica ricevuta da C., mentre l'Alberigo ha ricollegato l'esperienza spirituale della ...
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COLETTI, Ferdinando
Loris Premuda
Nacque a Tai di Cadore (Belluno) il 17 ag. 1819 da Giuseppe, negoziante di legnami, e da Carolina Codecasa. Quando compì gli otto anni, tutta la famiglia si trasferì [...] da nitrato d'argento e diversi altri. Nella Prelezione al corso di farmacologia (ibid. 1867) il C. pose l'accento sul nichilismo terapeutico dell'epoca, che interpretò come prodotto della distanza tra una patologia ormai evoluta e una farmacoterapia ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...