BARNA (Berna)
Enrico Castelnuovo
Notizie sulla vita e sull'opera di questo pittore senese del sec. XIV sono tramandate dal Ghiberti dall'Anonimo Magliabechiano (o Gaddiano) e dal Vasari. Nessuna delle [...] l'estrema difficoltà dell'indagine tra le opere della cerchia di Simone Martini dove la minima variazione di qualità e di accento possono significare una diversa paternità, sia perché il punto di partenza per la conoscenza di B. poggia soltanto sul ...
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BUSI, Giovanni, detto il Cariani
Eduard Safarik
Figlio di Giovanni, nacque molto probabilmente tra il 1485 e il 1490, forse a Fuipiano al Brembo (Bergamo), città natale del padre che, come il B., si [...] decorativo per gli effetti di superficie, l'addensarsi delle figure nei primi piani come in un proscenio, un accento di rustico realismo unito a una grande forza espressiva, la semplicità della scelta iconografica, il vigoroso modellato dei volumi ...
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CORRER, Gregorio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 14 settembre del 1409 da Giovanni di Filippo del ramo a Castello e da una nobildonna di nome Santuccia di cui ignoriamo il casato (in proposito cfr. [...] temi dell'avarizia, della paura della morte, dei piccoli vizi, delle critiche dei volgo ai dotti: con qualche raro accento di "eleganza e scioltezza" e con un "tono fra moraleggiante e didattico - cioè scarsamente satirico", esse si risolvono per ...
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MACCHI, Mauro
Fulvio Conti
Figlio di Francesco e di Angela Fontanella, nacque a Milano il 1( luglio 1818. Di umile famiglia, compì i primi studi in seminario; passò poi alle scuole pubbliche, conseguendovi [...] di stampa, la rivista Il Libero Pensiero, pubblicata a Milano dal gennaio 1866. Il M. impresse un forte accento democratico e anticlericale anche all'Almanacco istorico d'Italia, continuato dall'Annuario istorico italiano, che pubblicò per l'editore ...
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CENTINI, Giacinto
Gino Benzoni
Nacque a Polesio, presso Ascoli Piceno, nel 1597, secondo dei quattro figli di un non meglio precisabile Giovanni e di Angela, sorella del futuro cardinale Felice Centini.
Le [...] la benevolenza del pontefice, che "pietosamente" gli aveva "fatta la grazia di morte da cavagliero", concludendo, con accento non privo di composta commozione, d'essere "della morte... contentissimo, per la speranza, mediante la misericordia di Dio ...
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PLACIDO, Beniamino
Aldo Claudio Zappalà
PLACIDO, Beniamino. – Terzo di cinque figli (con due sorelle e due fratelli), nacque a Rionero in Vulture, nel Potentino, il 1° febbraio 1929 da Maria Nucci – [...] programmi in prima serata caratterizzati da una conduzione sobria e ironica con gli ospiti più vari. Placido aveva un forte accento lucano, pur parlando bene tre lingue, rassomigliava a Woody Allen ed era sempre vestito come appena uscito di casa per ...
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GILARDONI, Pietro
Giuseppe Stolfi
Figlio di Domenico e di Francesca Mariani, nacque il 18 ott. 1763 a Puria (ora comune di Valsolda), sulla sponda comasca del lago di Lugano, per tradizione secolare [...] D. Aspari e da Canonica. Negli anni della Restaurazione, il suo linguaggio si omologò del tutto a quello corrente, perdendo ogni accento di individualità. Ma nell'ultima opera, il progetto per la facciata e il campanile della chiesa di S. Vittore a ...
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CENTURIONE, Martino
Giovanni Nuti
Figlio di Teramo, nacque a Genova in una data imprecisabile. Già nell'anno 1469 egli aveva larghi commerci con la Spagna, tanto che fu lui, insieme al banchiere Pantaleone [...] satisfatione universale"; accanto alla gratitudine per la buona volontà dimostrata da Carlo verso Genova, essi dovevano inoltre porre l'accento sul fatto che la città si era liberata da sola e, pur aderendo alla politica asburgica, dovevano insistere ...
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CARMINATI, Tullio
Roberta Ascarelli
Nacque a Zara il 21 sett. 1892, da Domenico e da Giuseppina Bettiza, in una famiglia nobile e agiata. Avviato senza particolare successo agli studi classici, il C. [...] to Love. La critica apprezzò l'eleganza, la franchezza e la sobrietà dei C. e al pubblico piacque il suo accento straniero, che da ora in poi rappresenterà un ingrediente del successo teatrale in America ulteriormente consolidato nel 1930 con l ...
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FAITINELLI, Pietro, detto Mugnone
Calogero Salamone
FAITINELLI (Faytinelli, Fatinelli, Fantinelli), Pietro, detto Mugnone (Muglione, Mugione, Mughione, Magnone,
Mucchio). - Di nobile famiglia lucchese, [...] porte di Firenze. Questa ebbe l'aiuto di molte città guelfe, tra le quali Lucca, ma non di Roberto d'Angiò. Il F. ebbe accenti di riprovazione per la condotta del re, ma anche per lo scarso valore dei Fiorentini.
Dopo la morte di Enrico VII (1313) il ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...