DE MIRO, Giovanni Battista
Massimo Ceresa
Nacque a Gragnano, presso Napoli, nel 1656.
Il 27 nov. 1672 prese i voti nel monastero benedettino di S. Severino in Napoli. Ancora giovane insegnò teologia [...] agostiniani, accusava decisamente l'opera di eresia, mentre Antonin Massoulié, domenicano e inquisitore a Tolosa, poneva l'accento sull'accordo tra le proposizioni del libro e le dottrine quietiste. Anche Andrea Granelli, dei minori osservanti, e ...
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BARTOLOMEI, Alfredo
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Nacque il 10 marzo 1874 a Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino), da Luigi e da Rosa Lembo. Avviatosi agli studi di giurisprudenza, si laureò a Bologna nel 1896. Il suo primo lavoro, [...] tuttavia a questa d'indirizzarsi verso soluzioni coscientemente innovatrici. Poco attendibile quindi ci sembra l'aver posto l'accento, da parte dei critici del B., su alcuni spunti di impostazione metodologica contenuti ad esempio nel suo lavoro ...
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CANI, Nicolò
Giampaolo Pisu
Nato ad Iglesias il 20 maggio 1670 da una delle più nobili famiglie del luogo, iniziò gli studi umanistici e teologici nel cenobio domenicano della sua città e li proseguì [...] , per passare poi a dettare regole minuziose su ogni aspetto disciplinare dell'organismo ecclesiastico. In particolare l'accento batte sulla esigenza per gli ecclesiastici di possedere una buona preparazione teologica rilevando per la diocesi di Bosa ...
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BRANDI, Salvatore Maria
MMalgeri
Nacque a Napoli il 2 maggio 1852 da Andrea e Raffaela Marcantonio. Dopo i primi studi nella città natale, il 9 marzo 1870 entrò nella Compagnia di Gesù. Inviato, per [...] Con il nuovo secolo il B. indirizzò i suoi interessi all'esame dei rapporti tra Chiesa e Stato in Italia, ponendo l'accento su aspetti giuridici, quali il problema del divorzio (Il matrimonio cristiano, Roma s.d.; Il divorzio in Italia, Roma 1901; La ...
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COSTANTINI, Giuseppe
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Giovanni, medico chirurgo all'ospedale militare, e di Carmela Barba, proveniente da una facoltosa famiglia del luogo, nacque a Nola (Napoli) [...] o di un Caprile adatto a trasformare la miseria in folclore, la povertà disadorna in pittoresco. C'è invece un accento veristico autentico, insieme a un sentimento di adesione sincera, senza drammi e con un senso di intimità domestica, accentuato ...
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BENCINI, Giuseppe
Armando Petrucci
Di questo giurista e filologo nato e vissuto a Roma nella prima metà del sec. XVIII non resta alcuna notizia biografica, ove si escludano gli scarsi e indiretti accenni [...] - o da altri diplomatisti (per es., fra gli italiani, dal Fontanini); ma proprio del B. appare essere l'accento posto sull'importanza dello studio delle scritture e delle materie scrittorie.
Complessivamente, merito del B. fu non soltanto quello di ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] misurare il suo lavoro di prosatore e di poeta: "Non è la ricchezza dei mezzi verbali che fa lo scrittore. È ilmodo, è l'accento, è il tono" (Le opere e i giorni, in Solitario inArcadia); "noi siamo di quelli che amano la poesia come musica, o come ...
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BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] riconosceva, sì, in lui, il primo che concepì e attuò, in Italia, una grammatica metodica, ma poneva l'accento soprattutto sul fatto che il B., rispetto ai predecessori, "primo in Italia, applicò la speculazione filosofica con coscienza critica ...
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BOSCO, Rosario Garibaldi
Bruno Anatra
Nacque a Palermo il 28 luglio del 1866 da Niccolò e Teresa Patorno, in una famiglia della media borghesia di idee democratiche. Conseguito il diploma di ragioniere, [...] Fasci, di organizzazione tra sindacale e politica (v. F. S. Romano) lo portavano a porre con particolare vigore l'accento sul secondo momento e a caratterizzarlo nel senso di uno stretto collegamento, pratico e ideologico, con il movimento socialista ...
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DE MARRA, Placido
Stefano Andretta
Nacque a Napoli intorno alla metà del sec. XVI da Giovanni Donato e Ippolita Carbone. Inesistenti sono le informazioni di rilievo sull'andamento della sua formazione [...] di proporre gli orientamenti romani di rifiuto pregiudiziale di qualunque dialogo con le forze riformate, ponendo l'accento sulla necessità di un atteggiamento repressivo e punitivo dei ribelli eretici e di strenua difesa dei diritti ecclesiastici ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...