BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] adeguano all'andamento del mercato, al di fuori di qualsiasi regolamentazione dei cambi, non essendo, come aveva scritto con accenti vaschiani nel 1790, "in arbitrio del principe i valori delle cose ovvero i segni di quei valori" (Giambattista Bogino ...
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NERUCCI, Gherardo
Chiara Di Giorgio
NERUCCI, Gherardo. – Nacque a Pistoia il 18 maggio 1828 da Ferdinando, funzionario di dogana proveniente da una nobile famiglia di Montale, e da Elisabetta Niccolini, [...] una produzione poetica caratterizzata dall’imitazione dei poeti trecenteschi e da componimenti ironici e sentimentali, con qualche accento popolaresco. Le traduzioni e le poesie più tardi confluirono nell’opuscolo Anacreonte Tejo: le Odi, provvisto ...
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BENCINI, Giuseppe
Armando Petrucci
Di questo giurista e filologo nato e vissuto a Roma nella prima metà del sec. XVIII non resta alcuna notizia biografica, ove si escludano gli scarsi e indiretti accenni [...] - o da altri diplomatisti (per es., fra gli italiani, dal Fontanini); ma proprio del B. appare essere l'accento posto sull'importanza dello studio delle scritture e delle materie scrittorie.
Complessivamente, merito del B. fu non soltanto quello di ...
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BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] riconosceva, sì, in lui, il primo che concepì e attuò, in Italia, una grammatica metodica, ma poneva l'accento soprattutto sul fatto che il B., rispetto ai predecessori, "primo in Italia, applicò la speculazione filosofica con coscienza critica ...
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JAEGER, Nicola
Francesca Sigismondi
Nacque a Pisa il 15 ag. 1903 da Domenico e Dina Bardola, in una famiglia svizzero-tedesca protestante. Dopo aver optato per la nazionalità italiana, si laureò in [...] interesse supremo della società di fronte al pericolo della soluzione violenta delle liti -, lo J. poneva piuttosto l'accento sulla determinazione dell'interesse pubblico nei riguardi di ciascuna situazione concreta. Per lo J., infatti, "l'attività ...
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GUALTEROTTI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1456 da Lorenzo di Bartolomeo e da Lena di Tommaso Alberti. Il padre, morto prima del 1480, era stato titolare, in società con la famiglia della [...] del clero. Il G. ebbe in questo campo più successo del suo predecessore: agì con molto tatto e prudenza e mise l'accento sul fatto che la nuova tassa sui beni del clero sarebbe servita alla nobile causa del potenziamento dell'Università, che da Pisa ...
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MERLO, Pietro
Domenico Proietti
– Nacque a Torino il 15 nov. 1850 da Clemente e Benedetta Antonelli.
La famiglia, di buona levatura socioculturale, era originaria di Fossano, in provincia di Cuneo. [...] [1886], pp. 383-389, 715-724). Ma non abbandonò le predilette ricerche di fonetica storica (Problemi fonologici sull’articolazione e sull’accento, in Miscellanea di filologia e linguistica in memoria di N. Caix e U.A. Canello, Firenze 1886, pp. 11-38 ...
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FEDERIGHI, Carlo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1380 da Francesco di Lapo e dalla sua prima moglie, Bice di Domenico Rucellai.
La famiglia Federighi, originaria di Sovigliana, piccolo borgo sulla [...] approfittare della circostanza per favorire in ogni modo il trasferimento a Firenze del concilio, mettendo l'accento sulla sicurezza, ricchezza e comodità della capitale toscana. Alberto II rimase favorevolmente impressionato dagli oratori fiorentini ...
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MENGOLI, Pietro
Marta Cavazza
MENGOLI, Pietro. – Nacque a Bologna da Simone e da Lucia Uccelli secondo diversi studiosi nel 1625, ma più probabilmente nel 1626.
Quest’ultima data è dedotta da una testimonianza [...] cultori cattolici di filosofia naturale e di astronomia. La matematica rimase un ingrediente portante dei suoi lavori, ma l’accento fu posto sulle applicazioni nel campo della musica, dell’astronomia e della cronologia, oppure, come nelle ultime due ...
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LIBERATORE, Matteo
Salvatore Discepolo
Nacque a Salerno il 14 ag. 1810. Il padre, Nicola, era un alto e stimato magistrato; la madre, Caterina De Rosa, proveniva da una nobile famiglia di Barile (presso [...] , da ragionamenti stringati e logici, dalla franchezza nel difendere la religione, la Chiesa, la civiltà, ponendo l'accento sugli aspetti dottrinali e razionali dei problemi, anche se, quando lo riteneva necessario, non evitava toni polemici. Per ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...