René. Critico letterario e antropologo francese (Avignone 1923 - Stanford 2015). Intellettuale "irregolare della cultura", si diplomò nel 1947 archivista-paleografo medievale all'École des chartes di Parigi [...] , 2001; trad. it. 2004), vertono soprattutto sui campi dell'antropologia filosofica e della filosofia della religione, ponendo l'accento sui miti di fondazione, sul nesso inscindibile che lega il sacro alla violenza e al sacrificio: l'ambiguità nei ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] qualche punto la sua prosa di un colorito orientaleggiante: ma non più che una vaghissima suggestione. Unità di tono e di accento che è, a ben vedere, così stretta e decisa, da impedirci di collocare idealmente quella pur «vera» poesia in versi che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Francesco Redi
Marta Stefani
Il nome di Francesco Redi è legato, a seconda della prospettiva dalla quale s’intende osservare il suo contributo, a tre aspetti ricorrenti. Se ci poniamo dal punto di vista [...] è la sua dimensione di erudito, di accademico della Crusca, di letterato a emergere. Se, infine, si sposta l’accento sui suoi legami con la Firenze medicea, lo status di ‘scienziato di corte’ diviene decisamente preminente.
La vita
Figlio di ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] l’occhio, quando le parole coinvolte hanno la stessa terminazione grafica ma non fonetica a causa di una diversità d’accento, come in partìre : màrtire. Quanto alla qualità dei suoni in r. ovvero alla loro frequenza nella lingua, si suole distinguere ...
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Poeta italiano (San Lazzaro, Parma, 1911 - Roma 2000). Allievo di R. Longhi, le sue opere poetiche (Sirio, 1929; Capanna indiana, 1951; Viaggio d'inverno, 1971) sono il risultato di una felice contaminazione [...] poetica è quasi tutta compresa nei due libri Capanna indiana e Viaggio d'inverno, pure preceduti da un esordio dall'accento inconfondibile come Sirio. L'elemento elegiaco ritorna nel già citato romanzo in versi La camera da letto: frutto di una ...
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Scrittore tedesco (Frankenau, Kassel, 1892 - Muralto, Canton Ticino, 1974). Medico, come sanitario di bordo e poi come giornalista ha viaggiato moltissimo, acquisendo la persuasione dell'inessenzialità [...] Manifest e Dada-Almanach. In seguito, per esempio in Die New Yorker Kantaten (1952) e Die Antwort der Tiefe (1954), l'accento dadaistico si attenua fino a scomparire. Da ultimo ha scritto opere di recupero e di ricordi: Die Geburt des Dada (in collab ...
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GUGLIELMINETTI, Amalia
Scrittrice, nata a Torino il 5 aprile 1885. Esordì giovanissima con un volume di versi, varî di metri e d'ispirazioni, che risentiva lo studio dei classici italiani e specialmente [...] , menzogne, ebbrezze e follie, capricci, tristezze, nausee, sono descritti con sincerità d'indagine e nudità di espressione. Forse l'accento più profondo della sua poesia è in quel senso di tristezza e di tedio, in cui alla fine si conchiude la ...
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ROETHKE, Theodore
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Poeta americano, nato a Saginaw, Mich., il 25 maggio 1908. Ha studiato presso le università di Michigan e Harvard; attualmente insegna presso la Washington [...] americana, arrecandovi, tuttavia l'apporto di una sensibilità nuova, fresca e nervosa. Nella sua ritroviamo qualche accento della poetica pascoliana del fanciullino, di cui egli sembra peraltro cogliere gli aspetti più moderni. Interessante, nelle ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] hanno giustificato, per esempio all'inizio del sec. XX, le reazioni degli stessi romanzieri e la loro tendenza a porre l'accento sul personaggio inteso come pura costruzione, come la ‟piatta figura di un mazzo di carte" (Robbe-Grillet), che entra in ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] → [jɛ́, wɔ́] pede(m) > piede
b. mieto / metiamo > mietiamo
suono / soniamo > suoniamo
Data la mobilità dell’accento nei paradigmi verbali, nel presente indicativo s’è venuta a creare un’allomorfia (il cosiddetto dittongo mobile; ➔ dittongo ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...