Sociologo polacco (Swiatniki 1882 - Champaign, Illinois, 1958), prof. nell'univ. di Poznań (1920-39), quindi in quella dell'Illinois (dal 1941). Oltre alla collaborazione con W. I. Thomas all'opera The [...] (5 voll., 1918-20), in cui è di rilievo l'innovazione metodologica dell'uso dei documenti personali e l'accento sul collegamento tra atteggiamenti e valori, i contributi maggiori di Z. vanno ritrovati nelle sue indagini sullo status epistemologico ...
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Imprenditori
Alberto Martinelli
Premessa
L'imprenditore è il capo dell'impresa, titolare esclusivo del diritto di svolgere l'attività economica per la produzione di beni e servizi per il mercato. L'imprenditore [...] tesi della marginalità sociale è quella di Young (v., 1971) che, richiamandosi a Durkheim e a Lévi Strauss, pone l'accento sul grado di solidarietà organica che caratterizza le interazioni all'interno del gruppo e sostiene che ciò che è rilevante non ...
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Sociologia
Paolo De Nardis
Sandro Bernardini
Alain Touraine
Alessandro Ferrara
Jeffrey C. Alexander - Paul B. Colomy
(XXXI, p. 1019; App. III, ii, p. 761; IV, iii, p. 356; V, iv, p. 15)
I temi generali [...] limitrofe la distinzione tra micro e macro si assesti intorno all'ammissibilità dei "concetti di aggregato", ove il diverso accento che le due prospettive vengono a porre sul 'punto di vista dell'attore sociale' dipende dall'evidente impossibilità di ...
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Educatore e pedagogista svizzero (Zurigo 1746 - Brugg 1827), di famiglia oriunda italiana. L'idea centrale della sua didattica era un metodo «basantesi sulla vita integrale dei rapporti familiari: nell'istruzione [...] questa base P. teorizzò l'importanza del «contare», del «misurare» e del «parlare» nel processo educativo, ponendo quindi l'accento sull'aritmetica, la geometria, il disegno e l'apprendimento delle lingue.
Vita
Frequentò nella sua città il Collegium ...
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Sviluppo, antropologia dello
Mariano Pavanello
L'incontro tra sviluppo e antropologia
La nozione di sviluppo è uno dei grandi miti della seconda metà del 20° sec., così come quella di progresso lo è [...] , in un'epoca in cui lo strutturalismo lévistraussiano dominava la scena antropologica in Francia, fu lo studioso che "mise l'accento sulle dinamiche locali, la diacronia, le rotture e le contraddizioni. Fu lui a introdurre in Francia la scuola di ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] la ricerca del riconoscimento sociale e il desiderio di ottenere ricompense ed evitare punizioni, altri ancora hanno posto l'accento sulla negoziazione tra l'individuo e il gruppo, di cui la conformità sarebbe l'esito che meglio riduce il conflitto ...
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FUNZIONALISMO
Jeffrey C. Alexander
Paul Colomy e Marion J. Levy jr.
Funzionalismo e neofunzionalismo
di Jeffrey C. Alexander, Paul Colomy
Introduzione
Ogni seria rassegna sul funzionalismo comincia [...] ultimi processi possono essere spiegati, secondo la Johnson, coniugando un modello modificato della famiglia - un modello che metta l'accento sulle differenze di potere tra il marito/padre e la moglie/madre e operi una distinzione tra il ruolo di ...
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Socializzazione
Walter R. Heinz
Definizioni
Per 'socializzazione' si intende il complesso processo attraverso il quale l'individuo diventa un essere sociale, integrandosi in un gruppo sociale o in una [...] sociale e delle relazioni tra individui, persone di riferimento e gruppi. La versione strutturalista di questo approccio mette l'accento sulla conformità alle aspettative di ruolo con cui si confrontano il bambino e l'adulto, ma trascura gli aspetti ...
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scienze sociali Il comportamento dell’individuo nella società in cui vive, in relazione alla posizione che vi occupa. È una categoria concettuale che media fra il livello della società e quello dell’individuo, [...] precisa a opera di G.H. Mead e di R. Linton intorno alla metà degli anni 1930. Mead ha posto l’accento sulla consapevolezza individuale del giocare un r., distinguendo fra assunzione di un solo r. da parte del bambino che gioca e assunzione ...
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René. Critico letterario e antropologo francese (Avignone 1923 - Stanford 2015). Intellettuale "irregolare della cultura", si diplomò nel 1947 archivista-paleografo medievale all'École des chartes di Parigi [...] , 2001; trad. it. 2004), vertono soprattutto sui campi dell'antropologia filosofica e della filosofia della religione, ponendo l'accento sui miti di fondazione, sul nesso inscindibile che lega il sacro alla violenza e al sacrificio: l'ambiguità nei ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...