Viola ⟨vióulë⟩, Bill. - Videoartista statunitense (New York 1951 - Long Beach 2024). Dopo un esordio in campo musicale, si è dedicato alla videoarte. Nelle sue opere, filmati video o videoinstallazioni [...] dai mass media che V. trasfigura in sequenze di forte impatto emotivo, dense di significati metaforici e spesso d'accento lirico.
Ha studiato (1969-73) nel dipartimento di studi sperimentali del College of visual and performing arts della Syracuse ...
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Pittore (n. Foligno 1430 circa - m. 1502). Le sue prime opere (affreschi in Santa Maria in Campis presso Foligno, 1456; tavola nel museo di Deruta, 1457-58) lo mostrano nell'orbita di Benozzo Gozzoli. [...] a una ferma precisione di tecnica e di segno e a una spiccata tendenza verso ricerche di intensa espressione, conferisce un accento particolare ai suoi personaggi. Suoi capolavori sono i polittici di Gualdo Tadino (1472) e di Nocera Umbra (1482). ...
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TIŠLER, Aleksandr Grigorievič
Xenia Muratova
Pittore, grafico e scenografo sovietico, nato a Melitopoli il 26 luglio 1898. Studiò a Kiev presso la scuola artistica (1912-17) e nello studio di A. Exter [...] , Minsk, Char'kov, Leningrado, Taškent, ecc. La sua pittura, ricca di variazioni e di confronti cromatici, ha un certo accento fantastico e grottesco. Tra le sue migliori scenografie si ricordano quelle per Re Lear (1935, Mosca), Riccardo III (1935 ...
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Abitazione
Antonio Tosi
Introduzione
La molteplicità di termini che molte lingue conoscono per indicare l'abitazione rivela la complessità della nozione. Al di là delle sue elementari funzioni di riparo, [...] maggior parte dei paesi del Terzo Mondo. La loro capacità di estendere gli effetti dell'intervento pubblico e l'accento messo sulla partecipazione degli utenti ne hanno accresciuto notevolmente la popolarità. Dalla seconda metà degli anni settanta i ...
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Scultore (Eu, Normandia, 1604 circa - Parigi 1669). Sembra probabile lavorasse, in gioventù, anche in Inghilterra, e che in seguito, con il fratello Michel (v.), si recasse a Roma, circa il 1641, presso [...] sopra Minerva), è il primo di una serie di opere simili (tombe Rohan-Chabot, a Versailles; di Jacques de Souvré e del Duca di Longueville, al Louvre), nelle quali il suo stile si distingue da quello del fratello per un più spiccato accento barocco. ...
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Pittore (Ulma 1478 o 1479 - ivi tra il 1547 e il 1549). Si formò nella bottega del pittore tardogotico Jörg Stocker (attivo tra il 1481 e il 1523), con il quale collaborò all'altare di Ennetach (1496, [...] prezioso e il gusto per materiali, S. usò forme rinascimentali mantenendo tuttavia allo stesso tempo il particolare accento narrativo della scuola sveva: Scene della Passione, del cosiddetto primo altare del convento di Wettenhausen (1515, Augusta ...
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BRAMBILLA, Ferdinando
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Milano l'8 luglio 1838. Frequentò a Brera la scuola del Sogni, oscillante tra modi neorinascimentali e romantici, per passare poi a quelle dell'Hayez [...] dipinse (1876) le figure allegoriche delle lesene del piano superiore, condotte con un certo calore pittorico, e con accento plasticoromantico spigliato narrò i Fatti di S. Marco nella cappella dedicata al santo (seconda a destra) in S. Simpliciano ...
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Pseudonimo del disegnatore e litografo Sulpice-Guillaume Chevalier (Parigi 1804 - ivi 1866). Esordì (1824) pubblicando le prime litografie col nome di Hippolyte, che (1828) mutò con quello di G. (da Gavarnie [...] all'Ebreo Errante di E. Sue. Temi preferiti del G. sono la vita parigina, le donne, i costumi borghesi; l'accento satirico e quello galante si alternano e associano felicemente nella sua opera, arguta nell'osservazione e sottile. La sua satira, tenue ...
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Pittore (Venezia 1721 - Varsavia 1780). Nipote e allievo di A. Canal, e come lui detto il Canaletto; visitò Roma e varie città italiane (1742-45), dipingendo vedute dal vero e di fantasia; si recò poi [...] dipinti). La sua maniera dipende da quella del Canaletto, di cui conserva il taglio prospettico e, spesso, la preziosa qualità luminosa, ma dando ai paesaggi e alle figure che li animano un più marcato accento naturalistico. Fu anche ottimo incisore. ...
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BRISEIDE, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse, attivo entro il terzo e quarto decennio del V sec. a. C. Paul Hartwig ne aveva intravisto la personalità includendo [...] ma forse più degli altri, e sino dalle sue prime opere, rivela una personalità di notevole autonomia e un suo accento ben differenziato. In lui gli echi del veemente temperamento del Pittore di Brygos si attutiscono in una sorta di classicità solida ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...