MALASPINA, Orazio
Alexander Koller
Nacque primogenito di Morello, marchese di Monti in Val di Magra, e di Lucrezia o Tirinzia Strozzi-Maggi fiorentina; s'ignorano invece la data, collocabile nel secondo [...] fortezza di Kanjiža con l'accusa di omicidio, in cambio di un risarcimento alla moglie e ai figli della vittima.
L'accento confessionale della nunziatura del M. stava, come per i suoi immediati predecessori Dolfin e Porcia, nel sostegno della riforma ...
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PESARO, Luigi
Gregorio Piaia
PESARO, Luigi (Alvise). – Nacque a Venezia il 23 luglio 1541, terzogenito del patrizio Marino, del ramo di S. Sofia.
Studiò filosofia nello Studio di Padova, avendo come [...] demonstraret» (1652, p. 73). Per una corretta messa a fuoco della figura di Pesaro sarebbe riduttivo porre l’accento sulla sua limitata attività politico-amministrativa, quasi che in lui l’insegnamento fosse un sottrarsi all’impegno pubblico.
Il ...
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GATTESCHI, Gattesco
Giorgio Taffon
Nacque a Castel San Niccolò, nel Casentino, nel 1854 o 1855 da Dionigi e Rosa Minucci. Visse gli anni dell'infanzia e della fanciullezza nell'alta valle dell'Arno, [...] 1881), omaggio del G. alla sua terra d'origine che, al di là della sua impostazione documentaristica, presenta alcuni accenti tipici di un certo gusto veristico per le antiche radici antropologiche ed etniche di un determinato ambiente storico e ...
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Bragaglia, Anton Giulio
Stefania Carpiceci
Regista teatrale e cinematografico, nato a Frosinone l'11 febbraio 1890 e morto a Roma il 15 luglio 1960. Fu il più celebre dei fratelli Bragaglia, ma, a differenza [...] i saggi Il film sonoro. Nuovi orizzonti della cinematografia (1929) ed Evoluzione del mimo (1930), in cui viene posto l'accento soprattutto sul confronto teorico tra cinema sonoro e teatro, B. girò, nel 1931, Vele ammainate, uno dei primi film sonori ...
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GARA DELLA ROVERE (Dalla Rovere), Francesco
Angela Asor Rosa
Nacque a Savona da Luchina Della Rovere, sorella del cardinale Giuliano (il futuro papa Giulio II), e da Gabriele Gara, suo primo marito. [...] . Lo stile è manieristico, viziato dal gusto per l'immagine bizzarra e dall'eccessiva imitazione del Tebaldeo, che ne spegne ogni accento sincero. I versi latini si muovono anch'essi in un orizzonte mediocre, e fra di essi vale la pena di ricordare ...
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Stanlio e Ollio
Marco Pistoia
La coppia comica per eccellenza
Stanlio e Ollio hanno costituito la più formidabile e importante coppia di comici del cinema della prima metà del Novecento, in grado di [...] ) l’altro più ‘sognatore’; uno più impacciato (ancora Stanlio) l’altro apparentemente più sicuro e autoritario. Stanlio dall’accento inglese, Ollio americano del Sud.
La forza comica dei due attori si basa sulla loro capacità di combinare assieme i ...
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Loy, Nanni (propr. Giovanni)
Regista cinematografico, nato a Cagliari il 23 ottobre 1925 e morto a Fregene (Roma) il 21 agosto 1995. Saldamente ancorato a una poetica antiideologica e antiretorica, privilegiò [...] di famiglia (1967), descrizione della società italiana dell'immediato dopoguerra L., pur nei modi della commedia, pose l'accento sulla crisi della famiglia nel periodo del boom economico. Ancora nell'ambito della commedia all'italiana, prove più ...
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BONIZZI, Vincenzo
Giovanna Piscitelli Gonnelli
Nacque a Parma nella seconda metà del secolo XVI. Le poche notizie che si hanno della sua giovinezza sono quelle da lui stesso tramandateci nella dedica [...] stato educato. Le poche composizioni pervenute riecheggiano, infatti, anche tenendo conto della sola tessitura musicale, quel nuovo accento che aveva caratterizzato l'arte del Merulo, dalla forma madrigalistica colorata all'uso sciolto e libero degli ...
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Livio Pepino
Borrè, Giuseppe (Pino). – Magistrato italiano (La Spezia 1932 - Genova 1997). Civilista per formazione, entrò in magistratura nel 1958. Fu per un breve periodo sostituto alla Procura della [...] dall’art. 101 Costituzione, la norma per la quale i magistrati “sono soggetti soltanto alla legge”», dove «l’accento cade sull’avverbio “soltanto”» con conseguente dovere di «disobbedienza a ciò che legge non è. Disobbedienza al pasoliniano ...
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Musicista (Lucca 1858 - Bruxelles 1924), discendente da un'antica famiglia di musicisti (v. voce prec.). Studiò con C. Angeloni all'istituto lucchese G. Pacini, poi al conservatorio di Milano con A. Bazzini [...] di avvenimenti portati sulla scena è innalzata a poesia in questa umanità della donna pucciniana, nella delicatezza del suo accento, nel suo amore e nel suo dolore. L'espressione, la comunicazione pucciniana raggiungono i punti più alti nella melodia ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...