LUCA di Armento (di Demenna), santo
Gianluca Borghese
Nacque nei primi decenni del secolo X da Giovanni e da Tedibia, esponenti del patriziato di Demenna, centro fortificato di Val Demone, regione nordorientale [...] cultura siculo-bizantina aveva resistito, in una Sicilia ormai quasi interamente musulmana. Dall'inizio della Vita di L. l'accento è messo sulla sua formazione religiosa, nutrita di buoni precetti e santi costumi, sull'esempio prima dei genitori, poi ...
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MARCHESI (cavaliere de Castrone marchese della Rajata), Salvatore
Daniele Carnini
Nacque a Palermo il 15 genn. 1822, forse da famiglia di antica nobiltà (il titolo marchionale di Rajata, già della famiglia [...] ; approccio scientifico allo studio e alla funzionalità della laringe; uso delle "arie antiche" all'inizio del percorso didattico; accento posto sulla recitazione e sull'espressività del canto; ma anche apertura e attenzione a tutto il repertorio. Un ...
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Fassbinder, Rainer Werner
Giovanni Spagnoletti
Regista e attore cinematografico tedesco, nato a Bad Wörishofen (Baviera, Repubblica Federale Tedesca) il 31 maggio 1945 e morto a Monaco il 10 giugno [...] preoccupazione del regista bavarese, per di più in una nazione dove la parola melodramma ha quasi sempre avuto un accento spregiativo. Analista inesorabile e spietato dei rapporti d'amore e di dipendenza, spesso equiparati a quelli tra carnefice e ...
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CARRACCI, Ludovico
Donald Posner
Figlio di Vincenzo, macellaio di origine cremonese, nacque a Bologna nel 1555 (fu battezzato il 21 aprile). Studiò con Prospero Fontana, e probabilmente con Camillo [...] e le pitture per la cattedrale di Piacenza (dal 1605 al 1609).
Verso il 1610 lo stile del C. assunse un accento estremamente personale che sembra riflettere il suo senso via via più profondo di isolamento rispetto alla generazione più giovane. Nelle ...
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DI GIOVANNI, Giovanni
Giovanna Di Fazio
Nacque a Taormina (Messina) da Giovanni Battista e da Caterina Corvaja il 23 giugno 1699. Dopo aver conseguito a ventidue anni, presso l'università di Catania, [...] e canto gregoriano.
La riforma del seminario condotta dal D. si muoveva nella linea dell'antigesuitismo, ma soprattutto poneva l'accento sulla Chiesa locale, sul ruolo del vescovo e del clero secolare. Secondo il D. spettava ai vescovi e ai loro ...
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BOSCHI, Fabrizio
Fiorella Sricchia Santoro
Nacque a Firenze intorno al 1570 da una famiglia in cui la disposizione al dipingere fu molto frequente. Secondo il Baldinucci, che lo conobbe personalmente, [...] cui indulge il gusto locale, per una più libera disposizione della fantasia nell'invenzione, su cui già il Lanzi aveva posto l'accento e prima di lui più generosamente, ma non a caso, il Baldinucci quando vi scorgeva "un non so che del Maestro grande ...
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GRASSETTI, Gaetano
David R. Armando
, Nacque a Roma, probabilmente nel 1778. Secondo i primi biografi, che riprendono senz'altro notizie ricevute dallo stesso G., perse il padre in giovane età e fu [...] e il G. tornò per un breve periodo a Roma. Del 31 luglio 1818 è una sua lettera da Ancona al Fabbri, di accento patriottico, in cui afferma di aver inciso sulle pietre di un tempio greco presso il Parnaso il nome dell'amico e di "altri italiani ...
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CORREGGIAIO (Corriggiai, Correggiari, Coreciaro, Corezaro), Matteo
Pasquale Stoppelli
Nacque sul finire del XIII sec. e visse nella prima metà del successivo.
Queste generiche referenze cronologiche [...] "aperta" che caratterizza la pratica del C. rimatore. Tuttavia all'interno di questa produzione, piuttosto che mettere l'accento su quei componimenti di fattura forse più elegante, ma anche più convenzionali (ad esempio, le ballate o il sonetto ...
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CODELUPI, Bartolomeo
Rosario Contarino
Nato probabilmente nella seconda metà del sec. XIV a Verona, vi esercitò il notariato. Il suo nome figura nei Libri dell'Estimo del Comune sotto le date 1409 e [...] di denuncia propria degli archetipi novellistici del genere (l'epopea degli animali del Renart e i fabliaux), nonché l'accento canagliesco che si può riscontrare nel "detto" in volgare di Matazone da Caligano, portavoce dei rancori delle plebi ...
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FIGIOVANNI, Giovan Battista
Vanna Arrighi
Di famiglia fiorentina, nacque nel 1466 a Benevento, dove il padre, Giovan Battista di Francesco, si era recato alcuni anni prima come vicegovernatore e collaboratore [...] o sarcastici all'operato del F., e dall'altra la memoria manoscritta di quest'ultimo (cfr. Corti) che pone l'accento sugli sforzi compiuti per evitare una rottura definitiva con Michelangelo che sarebbe andata a detrimento della costruzione e non gli ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...