GHISLANDI, Vittore (al secolo Giuseppe), detto Fra Galgario
Francesco Frangi
Figlio di Domenico, pittore, e di Flaminia Mansueti, nacque a Bergamo e, insieme con la sorella gemella Beatrice, venne battezzato [...] , in anni che all'incirca coincidono con quelli di questi dipinti, i caratteri della pittura del G., Orlandi pone l'accento sulla qualità tizianesca di questi effetti cromatici: "il suo forte però è nel dipignere, e ritrarre dal naturale, con tanta ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] al generico carattere "spagnolo" del Seicento (il C. infatti è stato collocato tra i "falschen Spanier"). Lo specifico accento del C. è però da ritrovarsi nella naturalezza di approccio al modello secondo la linea costante della "pittura della realtà ...
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BOSSI, Giuseppe
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Francesco Antonio e Teresa Bellinzaghi, nacque a Busto Arsizio l'11 ag. 1777; ricevette la sua prima educazione nel collegio dei somaschi di Merate. Si [...] , nel risorgere delle illusioni, preso da nuovo fervore poetico, indirizzava al Bellotti e a G. Banfi odi di accento pariniano, permeate da malinconia di sapore "romantico". Ivi, contemporaneamente, il B. ribadiva la fede nella "greca scuola con ...
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GIUNTA di Capitino, detto Giunta Pisano
Angelo Tartuferi
Originario di Pisa, fu attivo nella prima metà del secolo XIII. La vicenda biografica di quella che è la personalità artistica di maggior spicco [...] un lustro o poco più, nella Croce dipinta del Museo di S. Maria degli Angeli ad Assisi G. presenta accenti stilistici già sensibilmente rinnovati, soprattutto dal punto di vista espressivo. Contrariamente a quanto è dato di riscontrare negli altri ...
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LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] 49), edita nel 1850 dalla Tipografia Elvetica di Capolago, e anche nella corrispondenza privata, per mettere l'accento sulle molte divisioni interne, sulle persistenze indipendentiste presenti in parte dello schieramento liberale, anche quando si era ...
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BAROZZI (Barozio), Iacopo (Giacomo), detto il Vignola
Stefano Bottari
Nacque a Vignola (Modena) da Bartolomeo, il 10 ott. 1507.
Dai più autorevoli biografi (Vasari, Danti), e per sua stessa ammissione, [...] si deduce dalle varie stampe, tra le quali particolarmente importanti quelle del LetarouiRy, che ci conservano il suo aspetto, l'accento si sposta dall'architettura al paesaggio, che viene ad assumere il ruolo dì protagonista; ed anche se l'idea di ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] cosa se confrontata con le opere di Hooke o di Boyle. Halley presentò l'opera di Newton mettendo l'accento sulle sue applicazioni alla scienza della navigazione. Spiegava che nell'opera di Newton era compresa una teoria matematica che consentiva ...
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CAMPAGNA (Canpagna), Girolamo
Wladimir Timofiewitsch
Nacque a Verona nel 1549 (in una data collocabile tra l'11 gennaio e il 26 marzo) dal pellicciaio Mattia e da Maddalena. A Verona Mattia possedeva, [...] sue ultime opere, le statue in S. Petronio, a un'osservazione realistica e un po' esteriore si accompagna un accento sentimentale o addirittura un'ombra di fanatismo religioso; con queste statue, le cui forme corporee vengono assorbite e trasferite ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Cuoco
Antonino De Francesco
L’impegno intellettuale, l’elaborazione teorica e la concezione della politica di Vincenzo Cuoco, una delle più grandi intelligenze dell’Ottocento, rappresentano [...] la tradizione intellettuale del tardo Settecento napoletano alla riflessione economica dei precedenti anni milanesi, poneva l’accento sul lavoro della terra soltanto quale premessa per costruire una diffusa proprietà. Né diversamente si mosse ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] ambito venivano ricondotte le stesse forme metriche, considerate non più meri schemi tecnici ma peculiarità di un particolare accento poetico e quindi una delle vie per l'intelligenza critica della poesia.
Una non diversa impostazione caratterizzava ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...