DEL GAIZO, Giovanni
Giuseppe Fiengo
La prima notizia che lo riguarda ce la fornisce il De Dominici, segnalandolo (1744), con Giuseppe Astarita e Antonio Donnamaria, tra gli allievi di Domenico Antonio [...] che avevano già dato "saggio del loro sapere" in architettura.
La sua produzione sembrerebbe oscillare tra l'accento spiccatamente rococò di derivazione vaccariana e le nuove suggestioni formali diffuse nell'ambiente napoletano, dopo il 1750, dal ...
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Sociologo polacco (Swiatniki 1882 - Champaign, Illinois, 1958), prof. nell'univ. di Poznań (1920-39), quindi in quella dell'Illinois (dal 1941). Oltre alla collaborazione con W. I. Thomas all'opera The [...] (5 voll., 1918-20), in cui è di rilievo l'innovazione metodologica dell'uso dei documenti personali e l'accento sul collegamento tra atteggiamenti e valori, i contributi maggiori di Z. vanno ritrovati nelle sue indagini sullo status epistemologico ...
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Pittore e incisore (Augusta 1473 - ivi 1531). Dapprima allievo del padre Thoman (n. 1444 - Augusta 1523), nel 1498 si stabilì ad Augusta. All'influsso di M. Schongauer, si uniscono ricordi della pittura [...] di H. Holbein il Vecchio, già fin dalla sua prima opera datata (il S. Pietro ora nel Museo di Augusta, 1501). L'accento rinascimentale si fa più dichiarato nel grande polittico (Madonna e Santi) del 1507 nel Museo di Augusta, e, parallelamente, nelle ...
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BISEO, Cesare
Margherita Abbruzzese
Figlio di Giovanni Battista, nacque a Roma il 18 maggio 1843. Indirizzato dal padre verso una pittura di gusto classicheggiante, si rivelò presto abile decoratore, [...] ; staccatosi dagli schemi classici, aderì a un gusto realistico di tipo post-romantico di cui tuttavia rifiutò qualunque accento retorico o sentimentale, per concentrarsi su una rappresentazione oggettiva volta, più che al racconto, a rendere l ...
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Poeta francese (Canisy, Saint-Lô, 1903 - Parigi 1971). Nelle sue raccolte poetiche, in versi e in prosa, F. è rimasto fedele a un particolare tipo di poesia che potremmo definire d'un attardato crepuscolarismo, [...] familiare: volti e ambienti disegnati come da miniaturista attento, che però sa infondere nelle sue rappresentazioni un patetico accento e un senso profondo del mistero universale. Da ricordare: La main chaude (1933); Usage du temps (1943); Exister ...
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Artista italiano (n. Torino 1942 - m. 2023). Ha iniziato il suo percorso artistico negli anni Sessanta nel clima culturale della Post-Pop Art facendosi conoscere dal grande pubblico con i Tappeti di natura [...] ambiente naturale (prati, sottoboschi, greti di fiume) che, coinvolgendo lo spettatore attraverso l’esperienza tattile e corporea, pongono l’accento su uno dei paradossi dell’età moderna in cui il dato naturale viene esperito e superato attraverso un ...
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Marco Valsania
Janet Yellen
La colomba con gli artigli
Moglie del premio Nobel per l’economia George Akerlof, impegnata tanto nella scienza economica quanto sul piano sociale, vuole coniugare il rigore [...] Volcker che, sul finire degli anni Settanta, era stato l’ultimo leader scelto da una Casa Bianca democratica per la Fed. Quell’accento, però, riflette la sua identità e le sue qualità. Yellen è nata nel grande quartiere di New York City, una città ...
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Pittore italiano (Barletta 1846 - Saint-Germain-en-Laye 1884). Espulso nel 1863 dall'Accademia di Napoli, dove studiava con G. Smargiassi, si diede a dipingere dal vero a Portici. Attraverso A. Cecioni [...] a Firenze (1867) e nel 1872 si stabilì a Parigi. Si accostò allora alla pittura degli impressionisti, ma con un marcato accento di eleganza mondana; dipinse scene di vita parigina: la passeggiata al Bois de Boulogne, i campi di corse, ecc. A Parigi ...
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Pittore (Dolní Čermná, Boemia Settentr., 1899 - Praga 1942). Studiò all'Accademia di belle arti di Praga e soggiornò in Francia e in Italia; nel 1922 conobbe la pittrice Toyen con la quale aderì al gruppo [...] dopo una prima adesione al cubismo si accostò al surrealismo elaborandone una particolare variante (artificialismo) che, ponendo l'accento sul valore poetico delle immagini oniriche, lo portò a soluzioni d'intenso lirismo; dopo il 1931, le sue opere ...
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Filosofo (Schwedt an der Oder 1780 - Berlino 1819), prof. nelle univ. di Francoforte sull'Oder (1809-11) e di Berlino (dal 1811). Espose le sue idee estetiche in Erwin: vier Gespräche über das Schöne und [...] cui, pur collocandosi nell'ambito del pensiero romantico e dell'idealismo classico tedesco (Schelling e Hegel), S. pone l'accento sulla questione religiosa e filosofica del nulla e sui problemi del simbolo e dell, e individua la specificità dell'arte ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...