PESTELLI, Gino
Mauro Forno
PESTELLI, Gino. – Nacque a Firenze il 13 settembre 1885 da Rogero, topografo dell’Istituto geografico militare, morto per cause di servizio nel 1902, e da Giulia Papi.
Dopo [...] altri suoi colleghi – fece quanto gli fu possibile per evitare l’allontanamento dalla professione, sforzandosi di porre l’accento su un passato scevro di sentimenti antifascisti. Ma al cospetto di chi, tra i dirigenti del Sindacato nazionale fascista ...
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GIOVANNI di Giovannello di Paulello
Cristina Ranucci
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore nativo di Narni, presso Terni, e attivo in ambito locale nel primo quarto del XV [...] , ai prestiti contratti con la tradizione figurativa umbra e con la produzione contemporanea di tendenza tardogotica o di accento internazionale, è stata riconosciuta a G., sempre da Cicinelli, un'originale vena popolare e una interpretazione del ...
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Nacque a La Spezia il 14 luglio 1938 da Michele e da Elvira Masini. Studiò musica elettronica con P. Grossi al conservatorio L. Cherubini di Firenze, dove si trasferì definitivamente nel 1956, quando sposò [...] , Stuttgart 1998).
Le mani divennero l'oggetto costante di azioni teatrali, fotografie e video. L. pose dunque l'accento sul corpo femminile come strumento linguistico, sfiorando in qualche modo la gestualità manifesta negli artisti della body art.
E ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] imposto ai professori universitari, anche se, risuonando nella solitudine e nel gelo che circondavano la sua persona, il suo accento risultasse ancora più livido, ancora più tragico. Il G. riprese quel tema nel fosco crepuscolo dell'Italia fascista ...
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BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] nel 1938 col titolo Amore e morte nei tragici greci.
Nel 1936 il B. pubblicò a Modena Dante come profeta, ponendo l'accento sulle profonde affinità tra il mondo religioso di Dante e quello di Gioacchino da Fiore e, di quest'ultimo, curò l'edizione ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] Crocefisso nella parte bassa della celebre Incoronazione della Vergine di Villeneuve-lès-Avignon. D'altra parte a questi accenti quartoniani si affianca la stupenda articolazione dei corpi avvinti alle croci che sottintende un giro di orizzonte più ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] di un'affettività vissuta solo nell'immagine, storpiata e delusa dalla elementare durezza delle circostanze, non priva di un accento acre di verità, "originale perché sincera" come la definì il Graf (Per un nuovo poeta, in Nuova Antologia, 16 ...
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CASTELLAZZO, Luigi
Alfonso Scirocco
Nato a Pavia il 29 sett. 1827 da Giuseppe e da Maria Cattani, studiò a Mantova - dove il padre, attuario di polizia, era stato trasferito quello stesso anno - fino [...] delle sue rivelazioni venute dopo che le ammissioni di altri gli avevano reso impossibile mantenersi sulla negativa, calcò l'accento sulle torture che lo avevano stremato. Certo egli ebbe l'amicizia e la stima, attestate pubblicamente più volte, di ...
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CERISE, Lorenzo Alessandro Filiberto
Franco Della Peruta
Nato ad Aosta il 2 febbr. 1807 dal barone Antonio, studiò a Torino, dove nel 1828 si laureò in medicina. Poco tempo dopo, nel 1831, si recava [...] maniera teologico-dogmatica e sbagliava nell'assegnare ancora alla Francia una missione iniziatrice), ma preferiva mettere l'accento sulle convergenze tra le posizioni della Giovine Italia e quelle dell'Européen, rilevandonello scritto mazziniano i ...
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DELL'ACQUA, Cesare
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio del giudice Andrea e di Caterina Lengo, nacque a Pirano (Istria) il 22 luglio 1821. Rimasto orfano del padre, nel 1826 si trasferì con la madre e [...] e atteggiate intorno al protagonista, risponde al gusto romantico delle rievocazioni storiche, ma riscatta l'immancabile accento melodrammatico e retorico grazie a un certo respiro nell'impianto scenografico e alla vivezza dei colori. Notevole ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...