PAOLONI, Francesco
Nunzio Dell’Erba
– Nacque a Perugia il 13 luglio 1875 da Giulio, volontario garibaldino e fervente repubblicano, e da Zenaide Battistini.
Nella città nativa frequentò le scuole tecniche, [...] ottobre 1911). Sulla base di questa considerazione accolse le posizioni dei riformisti filotripolini, i quali ponevano l’accento più sull’ ‘opportunità’ che sulla ‘liceità’, ponendosi praticamente fuori dal socialismo ufficiale e scivolando verso le ...
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BECCARIA, Ippolito Maria
Carlo Ginzburg
Nacque a Mondovì nel 1550 da Enrichetto, della nobile famiglia dei Beccaria, e da Caterina Donzelli. Nel 1564 vestì l'abito dei domenicani nel convento di S. [...] veramente maestro generale dell'Ordine.
Nel discorso tenuto ai confratelli nel capitolo generale di Valenza ritornano, con accento immutato, i lamenti sulla decadenza dell'Ordine e l'insistenza sulla necessità di introdurre nuove leggi e disposizioni ...
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CRIVELLI
Maurizio Padoan
Famiglia di cantanti e compositori attivi nei secoli XVIII-XIX.
Gaetano, nato a Brescia il 20 ott. 1768, è il più importante esponente della famiglia. Ebbe la sua prima formazione [...] (cfr. Sartori). Come annota lo Schmidl, il successo. era da riferire alla potenza della voce, alla drammaticità dell'accento e del fraseggio; fattori tutti che portavano, nei momenti più appassionati e intensi, il suo pubblico al fanatismo. Tuttavia ...
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BAUCARDÈ (Beaucardé, Bocardé, Boccardé, Boucardé, Bouccardé), Carlo
Leila Galleni Luisi
Nacque a Firenze il 22 apr. 1826 da padre francese, forse di nome Stefano il quale si trovava in quella città [...] , Il Trovatore; il B., sebbene con voce "ancor più velata e oscura del solito", riuscì a imporsi per l'accento commovente e vero, riconciliandosi col pubblico. Dopo essersi lodevolmente cimentati nella Giovanna di Guzman (I Vespri siciliani), i ...
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CAVASSICO, Bartolomeo
Claudio Mutini
Nacque intorno al 1480 a Belluno da Troilo e Margherita di Campo. Il padre era notaio, non ricco, ma bene introdotto presso la più facoltosa clientela cittadina [...] tuttavia che l'imitazione esorbiti mai dai limiti di un ecclettismo dilettantesco.
La critica moderna ha posto l'accento sull'originalità di alcuni componimenti in dialetto ove la forma linguistica aderirebbe, con maggiori probabilità di evidenza ...
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BATTIFERRI (Battiferra), Laura
Enzo Noè Girardi
Figlia naturale di Giovanni Antonio, nobile di Urbino, nacque in questa città nel 1523. Riconosciuta e legittimata dal padre, ebbe una buona educazione [...] in certi spunti idillici e nella descrizione del paesaggio agreste.
Sono altresì degni di nota, per sincerità d'accento e chiarezza di struttura, alcuni sonetti spirituali, di ispirazione classico-cristiana o neoplatonica (cfr. "Mentre solinga a pié ...
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GABRIELLI, Pompeo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 22 ag. 1780 da Pietro, principe di Prossedi, e da Camilla Riario Sforza.
Fiorita a Roma a partire dal XIV secolo, la famiglia Gabrielli, con una [...] lo definiva "naturellement partisan du régime grégorien… d'un caractère dur et hautaine… fort peu aimé", ma poneva anche l'accento sulla sua età e sulla sua "incapacité politique" (Duff - Degros, p. 109). Sicché, dopo avere espletato il compito di ...
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FEDERIGO, Gaspare
Loris Premuda
Nacque a Venezia il 17 apr. 1769 da Antonio, avvocato di origine friulana, e da Angela Gozzi, sorella del conte Carlo. All'età di 14 anni fu indirizzato dal padre al [...] una tecnica precisa attraverso due tempi fondamentali: l'anamnesi, corretta, sufficientemente chiara e ragionata, che pone l'accento sullo status praesens del malato; l'esame somatico, fisico, circoscritto però all'ispezione, con particolare riguardo ...
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PALEOTTI, Camillo
Irene Iarocci
PALEOTTI, Camillo. – Nacque nel 1520, primogenito del giurista Alessandro (figlio del giurista Vincenzo e fratello dell’umanista Camillo seniore) e di Gentile Volta. [...] ’essenza pattizia della società, fondata sul rispetto delle leggi, al quale sono tenuti tanto i governanti quanto i governati; l’accento posto sul dovere da parte del sovrano di mantenere la parola data e di agire per il bene comune della respublica ...
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MACEDONIO
Gianluca Borghese
Nacque presumibilmente negli ultimi anni del V secolo o nei primi del successivo in luogo ignoto. Fu vescovo di Aquileia alla metà del VI secolo.
Punto di riferimento per [...] di deplorazione generale per la disgrazia dello scisma e le responsabilità che in esso erano da attribuire ai prelati, l'accento messo fin dall'inizio del testo sull'inanità delle pretese di Aquileia a erigersi a sede rivale dei patriarcati originari ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si accentano tutte le parole tronche; «qui»...