DOMINEDO, Francesco Maria
**
Nacque a Roma il 25 luglio 1903 da Giovanni, di famiglia di origine siciliana. Svolse i suoi studi nella città natale e si laureò in giurisprudenza, avendo avuto per maestri [...] del Consiglio d'Europa (luglio 1949) e di rappresentante nella Assemblea della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (luglio 1952). Gli furono anche affidate delicate funzioni tecnicopolitiche, quale quello di membro della giunta elezioni (1948 ...
Leggi Tutto
AZARA, Antonio
Francesco Tritto
Nacque a Tempio Pausania (Sassari) il 18 genn. 1883 da Sebastiano e da Antonietta Azena. Laureatosi brillantemente in giurisprudenza il 7 luglio 1906, con una tesi di [...] della commissione giuridica dell'assemblea consultiva del Consiglio d'Europa, membro dell'Assemblea europea per il carbone e l'acciaio (1952), membro del Contenzioso diplomatico presso il ministero degli Esteri. Dal 1955 fu membro dell'Assemblea dell ...
Leggi Tutto
DE MARSICO, Alfredo
Sandro Setta
Nacque a Sala Consilina (Salerno) il 29 maggio 1888, da Alfonso, archivista di prefettura, ed Emilia Rossi. Avido di letteratura ("malato di poesia" si definirá molti [...] poteva non essere interpretata, per la parte avuta da Ciano nella preparazione e nella definizione del Patto di Acciaio, come espressione della ferma volontà del governo di condurre l'esplicazione delle ultime conseguenze, ispirando a questa volontà ...
Leggi Tutto
PILOTTI, Massimo.
Antonella Meniconi
– Nacque a Roma il 1° agosto 1879 da Giuseppe e da Francesca Gasti.
Di famiglia piemontese, si laureò in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1900 ed entrò [...] , nel 1952, fu presidente, in rappresentanza dell’Italia, della Corte di giustizia della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), nomina dovuta al suo curriculum ma anche alla stima di cui ancora godeva in ambito governativo (V governo De ...
Leggi Tutto
CELESIA, Pietro Paolo
Salvatore Rotta
Nacque a Genova il 1° ott. 1732 da Giovanni Battista e da Geronima Gnecco. Il padre, mercante di buona voce, era stato uno dei trentasei eletti, il 15 dic. 1746, [...] , e di nuovo a Londra. Visitò i più bei giardini e case di campagna, i centri più famosi per la fabbricazione dell'acciaio e della lana, i cantieri navali, le università: sempre in compagnia d'inglesi, e parlando la loro lingua. Era entusiasta delle ...
Leggi Tutto
JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] nel papato del Novecento; per lui Paolo VI non fu mai "suscettibile di subire vere influenze […] tempra d'acciaio malgrado la naturale dolcezza, la condiscendenza a tutti ascoltare e cercare di comprendere […] portato a profonde, affettuose amicizie ...
Leggi Tutto
LUSERNA MANFREDI, Carlo
Andrea Merlotti
Nacque tra il 1508 e il 1510, forse a Torino, da Giovanni e da Bianca Vagnone di Trofarello.
Il padre fu uno dei principali giuristi sabaudi del primo Cinquecento. [...] conservò fino alla morte. In quest'ambito, nel gennaio 1562 il duca gli donò la quindicesima parte del ferro e dell'acciaio ricavati dalle miniere di Miolans e Barcellonette e il 16 maggio 1563 gli infeudò le miniere delle valli Luserna e San Martino ...
Leggi Tutto
acciaio
acciàio (ant. acciale; region. e poet. acciaro) s. m. [lat. tardo (ferrum) aciarium, nome del ferro indurito per cementazione con il quale si facevano le punte (lat. acies) delle armi bianche]. – 1. Nome con cui per lungo tempo è stato...
acciaiare
v. tr. [der. di acciaio] (io acciàio, ecc.). – 1. Trasformare in acciaio lo strato superficiale di un oggetto di ferro: a. uno stampo. 2. Rinforzare con acciaio; in partic., saldare un pezzo di acciaio sul taglio di un utensile,...