CENNINI, Piero
Marco Palma
Nacque a Firenze il 24 ag. 1444 dal famoso orafo Bernardo e da Angiola di Antonio di Piero del Rosso, primo di quattro figli. Dopo gli studi grammaticali con Pietro Fanni [...] trovava in serie difficoltà economiche, tanto che il della Fonte dovette interporre i suoi buoni uffici presso Donato Acciaiuoli per farlo assumere come segretario dell'ambasciatore fiorentino a Napoli, Antonio Ridolfi. Ma il C. non sarebbe riuscito ...
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Bruni, Leonardo
Umanista e politico (Arezzo 1370-Firenze 1444). Segretario apostolico a Roma, con qualche breve interruzione, dal 1405 al 1415; autorevole cancelliere della Repubblica fiorentina dal [...] XII (iniziati nel 1415), dalle origini al 1404, la prima vera storia di Firenze per l’uso oculato delle fonti: tradotta in italiano da Donato Acciaiuoli, ebbe larga diffusione nel Rinascimento. Importantissimo anche il suo epistolario, in 8 libri. ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] . Mocenigo contro il partito di F. Foscari (1421); dell’o. fiorentina restano protesti di M. Palmieri, G. Manetti, D. Acciaiuoli, L. Bruni ecc., e discorsi del capitano del popolo (16, attribuiti a S. Porcari). Larga imitazione nelle controversie tra ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] consolidare da tutti i punti di vista la propria posizione ottenendo nel 1519 (27 luglio) di succedere a Zanobi Acciaiuoli come bibliotecario della Palatina, l'antica biblioteca vaticana. Passione umanistica e uffici curiali si fondevano così in un ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] fiorentino e della numerosa e qualificata comunità fiorentina presente a corte, che culminò con la nomina di Niccolò Acciaiuoli a Gran siniscalco (1348), portò anche qui a un progressivo aumento della produzione ufficiale in un italiano fortemente ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] , un piccolo contingente di lettere, indirizzate dalla regina e dal marito Luigi d’Angiò al gran siniscalco Niccolò Acciaiuoli, documenta l’apparizione del volgare meridionale nella cancelleria della corte napoletana. Il tipo linguistico usato mostra ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] livre, allora mi li dà per ischretto ed io li metto a libro (Lettera del 1417 di Giuliano da Firenze a Lorenzo Acciaiuoli, in De Blasi 1982: 107)
Il processo di sostituzione sembra partire dal maschile singolare ed estendersi poi al femminile e al ...
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acciaiolo
acciaiòlo (letter. acciaiuòlo) s. m. [der. di acciaio]. – 1. ant. Acciarino, nelle vecchie armi da fuoco. 2. Arnese d’acciaio, di forma cilindrica o lievemente conica, per affilare ferri da taglio, detto anche acciarino.