Botanico e medico (Roma 1818 - ivi 1876); socio nazionale dei Lincei (1864). Si dedicò alla botanica contribuendo alla conoscenza della flora romana. Interessanti le sue esperienze sull'acclimazione di [...] piante esotiche nell'orto botanico, di cui fu direttore (1853-71), e i suoi studî storici su F. Cesi e i primi Lincei ...
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Terreno coltivato ad alberi da frutto. È detto assoluto (o specializzato) se è formato da una specie, consociato se vi sono coltivate altre specie, arboree o erbacee. Il terreno viene in precedenza scassato [...] botanico-sistematico, forestale, ecologico, estetico ecc., con lo scopo principale di seguire il loro comportamento per un’eventuale acclimazione come piante utili (essenze forestali, da ornamento e simili) e per la produzione di seme (a. da seme ...
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Terreno, per lo più cinto da muro, steccato o cancellata, coltivato a piante ornamentali e fiorifere, destinato a ricreazione e passeggio.
Architettura
Celebri g. dell’antichità furono i g. pensili di [...] .
Botanica
In base al tipo di coltivazione delle piante si distinguono: il g. di acclimazione, dove si coltivano specie di piante di cui si deve saggiare l’acclimazione. Il g. alpino, dove si coltivano piante d’alta montagna; situato a varia altezza ...
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VEGETAZIONE
Augusto BEGUINOT
Con questo nome si suole designare il complesso delle piante di un paese o territorio considerate nei loro rapporti con il substrato, il clima, gli agenti biologici e in [...] cioè, tropofite. Si può anzi dire in tesi generale che il fattore che decide sull'esistenza di specie spontanee e l'acclimazione di soggetti esotici in regioni a clima temperato non è tanto la stagione favorevole quanto quella rigorosa. Le piante per ...
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BORZÌ, Antonino
Valerio Giacomini
Nacque a Castroreale (Messina) il 20 ag. 1852 da Pietro e Dorotea Lucifero e attese agli studi classici a Messina, manifestando inclinazione per le arti, in specie [...] di paesi caldi, in special modo del tabacco e del cotone, ideava l'istituzione di un giardino sperimentale di acclimazione per contribuire validamente ai nuovi compiti che l'Italia era chiamata ad affrontare nei paesi d'oltremare. Si veniva ...
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INZENGA, Giuseppe
Francesco M. Raimondo
Nacque a Palermo nel 1816 da Pompeo, letterato, storico e poeta e da Gaetana Angles. Compiuti gli studi classici presso le scuole di S. Anna, dei gesuiti, passò [...] di Palermo.
L'I. fu socio della Accademia dei Georgofili, dell'Accademia Gioenia di Catania, della Società di acclimazione e di molte altre istituzioni agrarie.
Opere, oltre quelle citate nel testo: Sulla novella muffa della vite. Rapporto ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] a produrre la cosiddetta "uva d'Almeria"; essa però trova limitate zone d'adattamento in Italia. Di più facile acclimazione si sono dimostrati alcuni vitigni francesi, e specialmente il Gros vert e il Servant (soprattutto in Liguria), che potranno ...
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acclimazione
acclimazióne s. f. [der. di acclimare]. – Processo di adattamento (detto anche a. biologica) da parte di un essere vivente, animale o vegetale, a un clima, a un ambiente geografico, diverso da quello del suo paese d’origine e...
acclimare
v. tr. [der. di clima 1]. – Abituare (uomini, animali, piante) a un clima o ambiente nuovo; frequente anche l’intr. pron. acclimarsi, assuefarsi ecc., in senso proprio, o nel sign. estens. di adattarsi, penetrare più o meno stabilmente...