motum
Accusativo latino di motus (" moto ", " movimento "), che compare nella proposizione scolastica di Pd XIII 100 si est dare primum motum esse, nella quale D. pone un problema speculativo di difficile [...] soluzione ...
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felices
Accusativo plurale dell'aggettivo felix, che ricorre nell'invocazione di lode rivolta a Dio da Giustiniano. I felices ignes horum malacòth (Pd VIII 3) sono i " beati fuochi di questi regni ", [...] gli spiriti dei beati ...
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ignes
La parola latina - accusativo plurale di ignis, " fuoco " - è tra quelle pronunciate da Giustiniano nell'invocazione a Dio: Osanna, sanctus Deus sabaòth, / superillustrans... / felices ignes horum [...] malacòth! (Pd VII 3), con allusione agli spiriti beati ...
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verba
Accusativo plurale del latino verbum. Ricorre una volta, in locuzione, in Pd I 70 Trasumanar significar per verba / non si poria, e vale " a parole ", " per mezzo delle parole " (Scartazzini-Vandelli).
Un'altra [...] occorrenza in un verso latino del ‛ descort ' trilingue: Iam audi[vi]ssent verba mea Graeci (Rime dubbie V 4) ...
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hormen
Andrea Mariani
Accusativo (greco ὁρμή, ὁρμῆς) che D. considera, invece, nominativo. Il vocabolo, che nella terminologia stoica vale " istinto ", " zelo ", " impulso ", si trova in Cicerone (Fin. [...] V VI 17), che D. segue molto da vicino in Cv IV XXII 4 de la divina boutade... nasce uno rampollo, che li Greci chiamano ‛ hormen ', cioè appetito d'animo naturale. Il termine compare anche in XXI 13 l'appetito ...
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radio-
[da radĭum, accusativo del s. lat. radius «raggio»]. – L’uso del confisso (il latino scientifico radium, documentato in francese nel 1898 e passato in italiano nel 1905, si deve alla scoperta [...] di Marie Skłodowska-Curie e Pierre Curie dell’elemento chimico, fortemente radioattivo, che ha per simbolo Ra e numero atomico 88) è molto produttivo nella formazione di termini scientifici che fanno riferimento ...
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curare
" Prendersi cura ", " preoccuparsi ", costruito sia coll'accusativo (Cv IV XV 14 questi cotali... mai quello che altri dice non curano; II V 14, Rime CVI 38) che col complemento indiretto, come [...] in III XIV 8 Democrito, de la propria persona non curando... Platone, de li beni temporali non curando... Aristotile, d'altro amico non curando. Altre occorrenze in Cv I XI 7 a discernere l'altre cose ...
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sitire
Latinismo, che significa " aver sete ". Costruito, come in latino, con l'accusativo, ricorre in Pg XII 57, dove D. riporta le parole di Tamiri, quando disse a Ciro: / " Sangue sitisti, e io di [...] sangue t'empio ".
Per tutto l'episodio e le fonti relative, v. CIRO ...
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me
Di questa forma del pronome latino si registrano varie occorrenze nelle opere volgari di D., alcune come accusativo, altre come ablativo. Cfr., nel ‛ descort ' trilingue (Rime dubbie V), i vv. 18 [...] (semper insurgant contra me de limo) e 38 (amorem versus me), come accusativo; come ablativo, cfr. Vn II 4 Ecce deus fortior me; Pd XXV 25 coram me; e ancora Rime dubbie V 39 spes in me... durat. ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della declinazione latina, e anche greca e di...
accusa
accuṡa s. f. [der. di accusare]. – 1. a. L’atto, le parole con cui si attribuisce a qualcuno una colpa: fare, muovere, rivolgere un’a.; provare, ribadire, confutare, ritorcere, smentire, dimostrare falsa un’a.; questa è un’a. del tutto...