PASTORALE
D. Thurre
Il termine p. designa in generale il bastone del vescovo o dell'abate e rappresenta un'insegna del potere ecclesiastico, nella letteratura medievale spesso in associazione con la [...] , vescovo di Gubbio nel 1331 (Londra, Vict. and Alb. Mus.), e con quello appartenuto a Pietro di Monte Caveoso, vescovo di Acerenza tra il 1334 e il 1343 (Firenze, Mus. Naz. del Bargello), ma non presenta i busti emergenti dai fogliami a crochets ...
Leggi Tutto
GIULIANO (Flavius Iulianus Augustus) l'Apostata (ἀποστάτης; anche ταραβάτης "trasgressore"), imperatore
Alberto Pincherle
Figlio di Giulio Costanzo (nato dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora) [...] 'iconografia: E. Babelon, L'iconotraphie monétaire de J. l'A., in Revue numismat., s. 4ª, III (1903); R. Andreotti, in Boll. Comm. Arch. Com. Roma e Boll. mus. d. Imp., LIX (1931, ma Roma 1932), append., pp. 47-58 (favorevole al busto di Acerenza). ...
Leggi Tutto
BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] , mentre per quello allungato dell'abbazia della Trinità a Venosa, del sec. 12°, ripreso dalla cattedrale di Acerenza, i precedenti vanno rintracciati nei territori di origine dei Normanni, che appunto introdussero nelle regioni conquistate caratteri ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Abbandonati i preconcetti storiografici sul romanico che limitano a poche aree l’ideazione di nuovi moduli [...] fondazioni meridionali normanne, di chiara influenza francese, di Aversa (entro il 1090), di Venosa (coro 1100 ca.), di Acerenza (inizio XII sec.).
Ma va segnalato anche un diffuso interesse per articolazioni non banali dell’area di facciata, in ...
Leggi Tutto
LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] dei precedenti paleocristiani è quanto rimane della chiesa della SS. Trinità di Venosa (prov. Potenza), nel gastaldato di Acerenza, fondata nell'area di una basilica cristiana tardoantica, a tre navate, poi riedificata in età normanna, anch'essa ...
Leggi Tutto
CATTEDRALE
Chiesa principale della diocesi, dov'è la cattedra, o trono, del vescovo; il termine latino cathedralis ('della cattedra') è propriamente aggettivo, sostantivato se riferito a un sottinteso [...] erano sottesi alle sue forme. Nello stesso contesto e nella stessa epoca le c. di Aversa e di Acerenza, caratterizzate entrambe da un deambulatorio a cappelle radiali, estraneo alle tradizioni formali dell'Italia meridionale, testimoniano il peso ...
Leggi Tutto
Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...]
Corrado Ursi incarna il vescovo meridionale del postconcilio secondo le linee tracciate da papa Montini. Vescovo di Nardò e Acerenza, venne chiamato a Napoli da Paolo VI nel 1966; il suo progetto pastorale coincise sostanzialmente con l’applicazione ...
Leggi Tutto