DE PIETRI, Francesco
Pierluigi Rovito
Nato a Napoli il 25 luglio 1575 da Giovan Girolamo ed Agnese Villarosa, apparteneva a una famiglia della buona borghesia, che tra gli antenati vantava un Raimo [...] Manso. E tuttavia il sodalizio fra i due rimase strettissimo: nel 1619 il D. pubblicava a Napoli, dedicandolo al duca d'Acerenza, un Compendio della vita di Torquato Tasso scritta da Gio. Battista Manso. Né il rapporto si incrinò quando nel 1625 il ...
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GRIMOALDO
Andrea Bedina
Principe longobardo di Benevento, secondo di questo nome. Alla morte del principe Grimoaldo (I), collocabile ai primi di aprile 806, G., che all'epoca ricopriva l'incarico di [...] principe.
Nell'817 fu ordita un'altra congiura capeggiata da Radelchi, conte di Conza, e da Sicone, gastaldo di Acerenza; vi parteciparono anche Rothfrit e Potelfrit, figli di Dauferio, insieme con un Agelmundo.
Questa volta il complotto raggiunse lo ...
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Nacque a Lecce il 2 apr. 1823 da Luigi, facoltoso proprietario terriero, e da Francesca Perrone. Compì gli studi inferiori nella città natale ed ebbe già da giovane qualche esperienza politica clandestina, [...] le dimissioni da deputato (come aveva già fatto il 5 genn. 1864, ma tre mesi dopo era stato rieletto ad Acerenza) e si ritirò a Lecce insieme con la giovanissima consorte, Eugenia Basso.
Da quel momento abbandonò progressivamente la grande politica ...
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MONTEVERGINE
MMario Placido Tropeano
Montevergine, oggetto di ventisei documenti federiciani, risulta un destinatario particolarmente favorito tra le grandi abbazie benedettine. Il primo documento risale [...] del monastero si recavano a pregare sul monte Cerasulo; nel maggio 1250 il giustiziere di Terra di Lavoro, Riccardo di Acerenza, condannò Enrico signore di Taurasi a restituire un mulino e altri beni del monastero di cui si era impossessato "iuris ...
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MONREALE
EEnrico Pispisa
In seguito alle persecuzioni dell'epoca di Guglielmo I, la presenza musulmana in Sicilia rimase significativa soltanto in Val di Mazara concentrandosi nel territorio montagnoso [...] presenziarono, oltre all'arcivescovo di Monreale, l'abate di Montecassino e i presuli di Agrigento, Sorrento, Salerno e Acerenza, che furono tutti scomunicati da papa Alessandro IV. Manfredi, poco dopo, mostrò la sua riconoscenza a Benvenuto con ...
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MANFREDI, re di Sicilia
Walter Koller
Nacque nel 1232, figlio naturale dell'imperatore Federico II (primo di questo nome come re di Sicilia); l'identificazione della madre con Bianca, figlia della marchesa [...] di Agrigento che celebrò anche la messa dell'incoronazione; fu incoronato dagli arcivescovi Cesario di Salerno, Anselmo di Acerenza e Benvenuto di Monreale, assistenti furono l'arcivescovo di Sorrento e l'abate Riccardo di Montecassino. Tutti questi ...
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Puglia
Jean-Marie Martin
Apulia è il nome di una provincia dell'Italia imperiale romana, e designa ancora oggi una regione amministrativa italiana (Puglia) che comprende, fra l'altro, la maggior parte [...] subiectus) erano suffraganei della metropolia di Benevento. Se gli arcivescovi di Bari e di Otranto (come pure di Acerenza) avevano un buon numero di suffraganei, quello di Siponto ne aveva soltanto uno (Vieste), come pure quello di Brindisi ...
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NICCOLÒ II
Annamaria Ambrosioni
Ben poco conosciamo di lui prima della elevazione al pontificato, e quasi nulla del periodo anteriore al 1045. Sappiamo infatti solo che Gerardo era originario della [...] e Isernia, a capo delle quali fu posto un monaco proveniente da Montecassino, e venne creata la sede arcivescovile di Acerenza (dove in precedenza vi era un vescovo greco), con un titolare latino. Un altro monaco cassinese, di origine fiorentina ...
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