Liutaio (n. prob. presso Cremona fine 1643 - m. Cremona 1737). Divenuto ben presto celebre in tutta Europa, costruì, oltre ad archi, chitarre e strumenti di forma varia, tranne contrabbassi, a quanto si [...] lo stile si caratterizza ora nelle dimensioni (circa 36 cm), nell'ardito taglio delle esse, nel fondo a due pezzi d'acero, nella vernice variabile tra l'arancione e il bruno rossastro, con riflessi d'ambra, e nella voce di rara brillantezza e ...
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PALADINO, Giovanni Michelangelo
Alessandra Gissi
PALADINO, Giovanni Michelangelo. – Nacque a Potenza il 24 aprile 1842 da Saverio e da Gaetana Sileo.
Nell’agosto 1860 partecipò all’insurrezione lucana, [...] dei problemi comunicativi nelle sordità trasmissive, cui aveva dato il nome di ‘fonifero’.
Costituito da una barra in legno d’acero terminante in un archetto di metallo – una ‘forca’ – da porre intorno al collo dell’interlocutore mentre l’altro capo ...
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BERGONZI, Carlo
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nato a Cremona fra il 1676 e il 1683, fu il capostipite e il più importante esponente di quella famiglia di liutai il cui nome doveva perpetuarsi per [...] sua incontestabile abilità. Il legno era sempre di prima scelta: abete rosso di grana uniforme per la tavola armonica e acero largamente venato per il fondo, che riproduce spesso le caratteristiche striature della pelle di tigre, quando è in un pezzo ...
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BOCCHI, Amedeo
Valerio Terraroli
Figlio del pittore Federico e di Cielia Cacciani, nacque a Parma il 24 ag. 1883. Dopo aver appreso dal padre i primi rudimenti dell'arte entrò all'Accademia di belle [...] d'api (rilievo in pastiglia dorata). La sala inoltre è arricchita da mobili eseguiti su disegno del B. in legno d'acero con intarsi in ebano da Bandini; mentre sul soffitto era posto un apparecchio per illuminazione costituito da un velario dal quale ...
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FREDI, Rodolfo
Alessandra Cruciani
Nacque a Todi il 18 giugno 1861 da Fabio (Todi 1845 - Roma 1894), professore di matematica, buon cultore di musica e stimato liutaio, e da Diomira Giorgi, donna colta [...] di solito abete ben stagionato proveniente dal Tirolo o da vecchie travi di case in demolizione per il piano armonico e di acero dei boschi dell'Abruzzo per il fondo e le altre parti degli strumenti. Oggetto di ricerche accurate fu anche la scelta ...
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AMATI, Andrea
Liliana Pannella
Capostipite di una celebre famiglia di liutai, fondatore della scuola cremonese. Nacque a Cremona tra il 1505 ed il 1510, e vi morì tra il novembre 1577 e il gennaio 1581, [...] morbido, vellutato, straordinariamente dolce, ma di debole intensità. Molta cura egli ebbe nella scelta del legno; impiegò l'acero per il fondo, le fasce e il ponticello che mostrano una bella venatura fiammeggiante, mentre si servì soprattutto di ...
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acero
àcero s. m. [lat. tardo acĕrus, variante del lat. acer -ĕris]. – Pianta e genere di piante della famiglia delle aceracee; il genere comprende più di un centinaio di specie dell’emisfero boreale: sono alberi o alberelli con foglie opposte...
aceroso
aceróso agg. [dal lat. tardo acerosus, der. di acus acĕris «pula del grano»]. – In botanica, detto di organo, per es. foglia, sottile ed appuntito; è sinon. di aghiforme.