MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] polemizzava garbatamente con il naturalismo del teatro italiano. Il M. avrebbe risposto con assai meno garbo, suscitando l'acida risposta del francese, coperta dallo pseudonimo di Monsieur de la Lindelle.
Tornato ai codici della Capitolare, nel 1714 ...
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CHIARAMONTI, Scipione
Gino Benzoni
Nacque a Cesena, il 21 giugno 1565, da Chiaramonte e Polissena.
Nobile e ricca famiglia quella paterna, originaria, si diceva, di Clermont e trasferitasi di lì ancora [...] pago d'aver aggredito lo scomparso Ticone, d'aver battagliato con Keplero e Galilei, s'impelaga in un'acida disputa con Giovanni Camillo Gloriosi, il quale, a proposito della "differentia" tra loro intercorrente, aveva lapidariamente rilevato come ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] l’intelligenza», cit. in L’avventurosa storia del cinema italiano, 2011, p. 254). Mentre Dino Risi azzardava un’ipotesi più specifica e acida («Chiari non ha occhi, ma due buchi neri, e il cinema è fatto con gli occhi», cit. in Veltroni,1998, p. 121 ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] . Poi, dalla scuola materna di un quartiere periferico di Bologna in Chiedo asilo (1979), con Roberto Benigni, Ferreri passò all'acida Los Angeles di Storie di ordinaria follia (1981), tratto da una raccolta di racconti (1972) di Charles Bukowski ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] pungente e fortemente espressivo di Andrea di Giovanni da Murano (Fossaluzza, 2000), non dà però conto della scelta cromatica più acida e smorzata, con un prevalere dei bruni e delle terre opache, che trova un possibile riscontro solo nelle opere di ...
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AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] scala, che ha nel gradino più alto l'ossigeno e in quello più basso l'idrogeno; in tale scala ogni sostanza è più acida od ossigenica di quella che segue, e meno di quella che precede. Interessa notare qui il parallelismo che l'A. avverte esservi tra ...
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acidita
acidità s. f. [dal lat. tardo acidĭtas -atis]. – 1. a. L’esser acido; qualità, sapore di ciò che è acido. b. In chimica: proprietà di una base di unirsi a uno o più equivalenti di un acido (è indicata dal numero di gruppi ossidrilici...
acido1
àcido1 agg. [dal lat. acĭdus, affine a acer, acetum, ecc.]. – 1. Di sapore che costituisce (insieme col dolce, il salato e l’amaro) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene avvertito quando siano eccitati chimicamente...