Cellule e tessuti
Tutti gli esseri viventi, anche quelli notevolmente diversi fra loro, possiedono una struttura di base comune: la cellula, che, da un punto di vista sia morfologico sia strutturale, [...] (N) e ossigeno (O). I suddetti elementi compongono le molecole dei glucidi, dei lipidi, delle proteine e degli acidi nucleici, cioè le macromolecole organiche fondamentali della materia vivente. Le macromolecole sono polimeri derivati dall'unione di ...
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metaemoglobina
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Prodotto dell’ossidazione del ferro degli emi che si trovano sull’emoglobina (Hb): il ferro, dal normale stato ferroso o ridotto Fe(II) passa allo stato [...] svolge alcuna funzione utile per la respirazione. La metaemoglobina (Hb·Fe(III), detta anche Hb ferrica) cambia colore in funzione dell’acidità dell’ambiente (ossia opera come un indicatore di pH, con un pK intorno a 8,1): è infatti marrone a valori ...
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Composto di cloro e idrogeno; ha formula HCl e appartiene al gruppo degli idracidi. È un gas incolore di odore pungente che fuma fortemente all’aria; si scioglie facilmente in acqua (nella proporzione [...] C in un liquido trasparente, incolore, mobile, che solidifica a −114,2 °C. In presenza di acqua si comporta come acido forte: attacca quasi tutti i metalli, reagisce con gli ossidi metallici, gli idrossidi, formando i rispettivi cloruri; sposta quasi ...
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L'Ottocento: biologia. La chimica biologica
Johannes Büttner
La chimica biologica
Le nuove conoscenze sviluppate nel campo della chimica alla fine del Settecento, in particolare le scoperte dell'ossigeno [...] mediante formule che indicano il numero degli atomi di C, H e O, per esempio 5H+4C+5O per l'acido tartarico (anidro). Queste ricerche sono state particolarmente importanti per lo sviluppo della chimica fisiologica perché hanno dimostrato che anche i ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] la lisogenia, inducendo con raggi UV cellule batteriche lisogeniche. A.D. Hershey e M. Chase dimostrarono, nel 1952, il ruolo degli acidi nucleici nel processo di infezione virale.
Nel 1956 J. Watson e F. Crick contribuirono a dare una più precisa e ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] tra le catene laterali possono essere sia legami idrogeno, sia i cosiddetti ponti salini, che si stabiliscono tra residui di acido aspartico, o glutammico, e lisina, o arginina. Un altro tipo di attrazione coinvolge i residui non polari come valina e ...
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In biochimica, la vitamina A1, precursore inattivo del retinale, che è la forma biologicamente attiva della vitamina A. Ha formula C20H30O e possiede una catena idrocarburica insatura, con 4 doppi legami, [...] attività biologica, può essere però immagazzinato per diversi mesi nel fegato dopo esterificazione con acidi grassi a lunga catena carboniosa (come l’acido palmitico).
Il retinale deriva dal r. per ossidazione del gruppo alcolico terminale in gruppo ...
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acido aspartico. Nelle piante, è un intermedio del ciclo dell’acido gliossilico e, in alcune piante tropicali, partecipa alla via dei composti a 4 atomi di carbonio.
L’acido m. trova estesa applicazione [...] m. e ossalacetico; utilizza il NAD come coenzima ed è presente sia nel citoplasma (sistema navetta acido m.-acido aspartico) sia nei mitocondri (ciclo di Krebs). Malicosintetasi Enzima presente nei gliossisomi delle cellule vegetali che, nel ciclo ...
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Sostanza chimica complessa di struttura simile a quella della cobalammina (vitamina B12), da cui si differenzia solo per la presenza di un nucleotide purinico particolare, la 5′-desossiadenosina, che [...] , tra le quali: nei mammiferi, l’isomerizzazione metilmalonil-CoA⇄succinil-CoA nel processo di demolizione degli acidi grassi a livello epatico, e la metilazione dell’omocisteina nella sintesi della metionina; nei microrganismi, l’isomerizzazione ...
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vanilloide
Stefania Azzolini
Canale di natura eccitatoria che agisce come integratore molecolare degli stimoli nocicettivi. Il recettore vanilloide è un sottogruppo distinto di canali cationici non [...] e le cellule dell’epitelio delle vie respiratorie. I canali ionici TRPV1 e TRPV2 sono attivati da diversi stimoli come acidi, protoni extracellulari, alte temperature, tossine di piante e agonisti vanilloidi, così definiti per la presenza nella loro ...
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acidita
acidità s. f. [dal lat. tardo acidĭtas -atis]. – 1. a. L’esser acido; qualità, sapore di ciò che è acido. b. In chimica: proprietà di una base di unirsi a uno o più equivalenti di un acido (è indicata dal numero di gruppi ossidrilici...
acido1
àcido1 agg. [dal lat. acĭdus, affine a acer, acetum, ecc.]. – 1. Di sapore che costituisce (insieme col dolce, il salato e l’amaro) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene avvertito quando siano eccitati chimicamente...