Botanica
Nome comune del genere Pinus, della famiglia Pinacee, comprendente più di 100 specie delle regioni fredde e temperate, quasi tutte dell’emisfero boreale.
Caratteristiche
È caratterizzato da foglie [...]
(Pinus pinaster; fig. 1B), chiamato anche p. selvatico, specie mediterraneo-occidentale, comune su pendii costieri, specie su suoli acidi; è ricco di resina e fornisce pali e legno.
P. d’Aleppo
(Pinus halepensis; fig. 1C), specie prevalentemente ...
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Principale carboidrato di riserva delle piante (C6H10O5)n, con n uguale a 20 o più; costituisce per l’uomo la più cospicua parte dei carboidrati (➔) alimentari. Si forma nelle parti verdi delle piante [...] e fisici quali ossidazione ed esterificazione, e alle destrine ottenute per degradazione parziale della molecola in presenza di calore, acidi o di enzimi. L’a. si usa nell’industria alimentare, nella produzione di dolcificanti quali maltitolo e ...
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Nome comune di alcune specie di funghi Ascomiceti, che nel loro metabolismo danno origine a enzimi capaci di produrre fenomeni fermentativi. Una o più specie di tali funghi compongono una sostanza, detta [...] . La maggior parte dei l. chimici è formata da una o più sostanze a carattere basico e da una o più sostanze a carattere acido: lo sviluppo di anidride carbonica (in genere in quantità pari circa al 12-15% in peso del l.) inizia quando i due tipi di ...
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Nome comune del genere Digitalis tradizionalmente ascritto alla famiglia delle Scrofulariacee e inserito in quella delle Plantaginacee in seguito ai risultati di studi filogenetici. Si tratta di erbe bienni [...] , bianca, di sapore amaro, poco solubile in acqua, facilmente in alcol e in cloroformio a caldo; per idrolisi acida fornisce una molecola di digitossigenina e tre di digitossosio (zucchero di formula C6H12O4). La digossina, di formula C41H64O14, è ...
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Botanica
Complesso delle parti del fiore che rimangono dopo la fecondazione e contribuiscono a propagare la pianta per mezzo dei semi; è presente soltanto nelle piante Fanerogame, perciò dette anche Spermatofite. [...] presentano un accumulo di sostanze nutritizie; attraverso un complesso di reazioni chimiche l’amido, i tannini e gli acidi organici della fase immatura danno luogo agli zuccheri, alcoli, eteri, oli essenziali, che costituiscono il pregio del frutto ...
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trappola Dispositivo usato nella caccia per la cattura di animali. Le t. disegnate specificamente per la cattura di animali vivi possono o no contenere esche attrattive, come per es. le t. a cassetta per [...] o, in generale, elettromagnetiche; t. di luce, ottenute mediante superfici metalliche annerite su cui l’azione di acidi abbia prodotto una miriade di avvallamenti microscopici, permettono di aumentare notevolmente il rendimento di dispositivi per l ...
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castagno
Alessandra Magistrelli
Un albero diffuso in Italia da migliaia di anni
Originario dell'area mediterranea, il castagno è un maestoso albero della famiglia delle Fagacee che vive a medie altitudini [...] trova, per esempio, in Germania meridionale.
È pianta eliofila, cioè amante della luce solare, che cresce bene sui terreni acidi dove forma boschi puri, i castagneti, o misti, come quelli di faggio e castagno.
I castagni selvatici sono detti paline ...
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Botanica
In riferimento a organi vegetali, il raggiungimento della fase finale dello sviluppo morfologico e fisiologico. In particolare si parla di m. per i semi eduli o i frutti, in quanto con la m. raggiungono [...] formaggio, durante la sosta delle forme nei magazzini dei caseifici. La m. produce sostanze facilmente solubili, acidi volatili ecc., che conferiscono all’alimento sapore caratteristico. Nell’industria lattiero-casearia il maturatore è il serbatoio ...
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Nome comune di Oryza sativa (v. fig.), pianta annua della famiglia delle Poacee.
Caratteri generali
Il r. ha radici fascicolate e culmi alti anche oltre 1 m, foglie ricoperte di peli corti e rigidi; l’infiorescenza [...] medi, lunghi.
Coltivazione
La risaia. Il r. s’adatta a condizioni di suolo molto varie (terreni sabbiosi, argillosi, acidi, moderatamente alcalini, salsi, dilavati ecc.) ma richiede un clima caldo. Nei climi temperati la coltura si esegue su terreno ...
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Il frutto secco, indeiscente, che deriva da un ovario pluricarpellare sincarpico, nel quale si sviluppa un solo ovulo per aborto di tutti gli altri, come nel caso della nocciola.
In particolare, il frutto [...] per spremitura a caldo dalla farina di n. moscata. È una massa consistente, di colore giallognolo, costituita da gliceridi dell’acido miristico, e anche oleico e palmitico; contiene un olio essenziale; è usato in farmacia e in profumeria.
L’olio ...
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acidita
acidità s. f. [dal lat. tardo acidĭtas -atis]. – 1. a. L’esser acido; qualità, sapore di ciò che è acido. b. In chimica: proprietà di una base di unirsi a uno o più equivalenti di un acido (è indicata dal numero di gruppi ossidrilici...
acido1
àcido1 agg. [dal lat. acĭdus, affine a acer, acetum, ecc.]. – 1. Di sapore che costituisce (insieme col dolce, il salato e l’amaro) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene avvertito quando siano eccitati chimicamente...