PERATONER, Alberto
Franco Calascibetta
PERATONER, Alberto. – Nacque a Catania il 18 giugno 1862 da Augusto, piccolo imprenditore di origine austriaca, e da Emilia Jacob, di ricca famiglia tedesca.
Si [...] particolare la reazione tra diazometano e HCN e osservandone l’estrema lentezza, ipotizzò che questa fosse dovuta all’esistenza nell’acido cianidrico di un equilibrio tra la forma HCN e una forma tautomerica HNC con l’idrogeno legato all’azoto e non ...
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itterbio
ittèrbio [Dal lat. scient. Ytterbium, dal nome della località di Ytterby in Svezia] [CHF] Elemento chimico del gruppo delle terre rare, di simb. Yb, numero atomico 70 e peso atomico 173.04, [...] di transizione indicate nella tabella seguente), reagisce lentamente con l'acqua ed è rapidamente attaccato e dissolto dagli acidi minerali; è contenuto in piccole quantità nei minerali contenenti ittrio; nei suoi composti si comporta da bivalente e ...
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I c., o meglio le fasi liquido-cristalline, sono uno stato della materia (detto anche stato mesomorfico) intermedio fra quello di un solido cristallino e quello di un liquido isotropo. Per estensione, [...] tipiche sono le soluzioni acquose di sostanze anfilitiche (per es., i lipidi e i detergenti); anche le soluzioni acquose di acidi nucleici e di polinucleotidi danno luogo a strutture di tipo liotropico. I tre principali tipi di c. termotropici sono i ...
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Elemento chimico bivalente, scoperto da L.-N. Vauquelin (1797), detto un tempo glucinio per il sapore dolciastro dei suoi sali; ha il simbolo Be, numero atomico 4, peso atomico 9,02; è un metallo leggero [...] celle a funzionamento discontinuo.
Il b. è duttile e chimicamente simile all’alluminio: si ossida con difficoltà, reagisce con acidi, alcali ecc. Si usa in leghe molto leggere aggiunto a rame, alluminio, nichel, cobalto, ferro, metalli di cui aumenta ...
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Chimico e medico (Wolfisheim, Strasburgo, 1817 - Parigi 1884). Figlio di un pastore luterano, crebbe in un ambiente modesto ma colto. Dopo la laurea in medicina (1843), lavorò con J. Liebig a [...] e l'ossido di etilene, ideò un metodo di preparazione degli esteri a partire da alogenuri alchilici e sali di argento degli acidi, ecc.; a lui si deve un noto metodo di sintesi delle paraffine (sintesi di W.). Diede inoltre notevoli contributi alla ...
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Chimico, medico e filosofo (Bruxelles 1579 - Vilvoorde, Bruxelles, 1644). Rappresentante tra i più rilevanti della iatrochimica, condusse pionieristiche ricerche sui fluidi aeriformi, che fu il primo a [...] riuscì a isolare l'anidride carbonica, che chiamò "gaz silvestre" in quanto notò che essa si formava per azione degli acidi sulle ceneri delle piante. Celebre è rimasto il suo esperimento sull'accrescimento in massa e dimensioni di un ramo di salice ...
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Composti chimici, detti anche alcoli deidrogenati, caratterizzati dalla presenza del gruppo funzionale
unito a un radicale alchilico o arilico. Il nome delle singole a. deriva in genere da quello dell’acido [...] di anidride acetica. Molte a. hanno un odore gradevole (di frutta o di fiori), hanno reazione neutra o debolmente acida. A causa della presenza del doppio legame nel gruppo funzionale, le a. hanno una grande reattività: danno facilmente reazioni ...
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Biochimico ungherese (Budapest 1893 - Woods Hole, Massachusetts, 1986), naturalizzato statunitense. Compì fondamentali studi sulla biochimica della vitamina C, sui processi ossidoriduttivi e sulla azione [...] . Di tale sostanza dimostrò poi, con W. Svirbely (1932), l'identità col fattore antiscorbutico, che prese il nome di acido ascorbico o vitamina C (1933). In merito ai processi ossidoriduttivi, affermò per primo che idrogeno e ossigeno reagiscono fra ...
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Composti del boro (➔) con un metallo. Si ottengono in forma di polvere dura e refrattaria per sintesi dai due elementi o per riduzione dell’ossido del metallo con boro in eccesso. Sono caratterizzati da [...] un singolo atomo, da una coppia, da una catena semplice o doppia.
I b. dei metalli alcalini non sono attaccati dagli acidi mentre lo sono alcuni b. degli altri metalli. I b. binari di cromo, zirconio, vanadio, molibdeno, e ternari (come boro - nichel ...
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scandio Elemento chimico di transizione, scoperto da L.F. Nilson nel 1879; simbolo Sc, numero atomico 21, peso atomico 44,96; è presente in natura solo come isotopo 4521Sc, mentre ne sono noti diversi [...] con calcio o per elettrolisi del cloruro fuso (in questo caso il metallo risulta meno puro). Lo s. reagisce facilmente con gli acidi; non reagisce con l’acqua e con l’ossigeno (fino a 500 °C); nei suoi composti si presenta sempre allo stato ...
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acidita
acidità s. f. [dal lat. tardo acidĭtas -atis]. – 1. a. L’esser acido; qualità, sapore di ciò che è acido. b. In chimica: proprietà di una base di unirsi a uno o più equivalenti di un acido (è indicata dal numero di gruppi ossidrilici...
acido1
àcido1 agg. [dal lat. acĭdus, affine a acer, acetum, ecc.]. – 1. Di sapore che costituisce (insieme col dolce, il salato e l’amaro) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene avvertito quando siano eccitati chimicamente...