Alcaloide, il più importante del tabacco, C10H14N2; liquido oleoso, incolore, di sapore bruciante, che imbrunisce all’aria. È una base forte, velenosa, otticamente attiva, levogira, facilmente solubile [...] un nucleo pirrolico con uno di N-metilpirrolidina:
Nelle foglie dei tabacchi coltivati la n. è presente sotto forma di sale dell’acido malico, citrico ecc., e la sua percentuale varia dallo 0,7 al 4%, a seconda della varietà. Si usa (per lo più sotto ...
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Nome italiano di Prunus domestica (v. fig.), detto anche prugno. Arbusto o alberetto alto fino a 8 m, della famiglia Rosacee Prunoidee, ha rami spinosi o inermi, foglie brevemente picciolate, lunghe fino [...] contengono circa 80% di acqua, 10% di zuccheri (saccarosio e zucchero invertito) e 0,5-1% di acidi organici (acido malico, citrico, succinico); le susine si mangiano fresche o secche (crude o cotte) e conservate; si distillano anche per ricavarne ...
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Nome comune di varie piante appartenenti al genere Vaccinium (famiglia Ericacee) e in particolare di Vaccinium myrtillus, piccolo arbusto, diffuso nell’emisfero boreale, che in Italia vive sulle Alpi e [...] quelle del m. comune, d’un colore azzurro scuro, e polpa incolore, con sapore acidulo astringente (contengono zuccheri, acido malico, citrico ecc.).
Dal m. si estrae l’antocianina mirtillina, di cui si conoscono due tipi la A (3- glucosodelfinidina ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] . Tenendo conto dell'entità del prodotto fabbricato, sono al primo posto la fabbricazione dell'acido solforico, dell'acido nitrico, del cloridrico e del citrico, quella del carburo di calcio, degli estratti tannici, dei perfosfati, dei superfosfati e ...
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La chimica come corpo di scienza è relativamente recente, ma è antica come arte. Nell'antichità la chimica si riduceva a una tecnica più o meno rudimentale disseminata in tutte le arti. Fra le antiche [...] del sec. XVIII, principalmente per opera di Scheele, furono conosciuti una quantità di nuovi composti organici, come gli acidi tartarico, citrico, malico, lattico, ecc.
Già sulla fine del sec. XVII Nicolas Lemery nel suo celebre Cours de Chimie (1675 ...
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TINTURA
Luigi Caberti
. Industria tessile (fr. teinture; sp. tintura; tedesco Färberei; ingl. dyeing). - Per tintura s'intende l'arte di dare a un supporto qualsiasi una colorazione regolare, uniforme, [...] freddo di sapone acidificato è quindi emulsionato con uno dei comuni acidi organici, acetico, formico o lattico; assai più raramente citrico o tartarico (non consigliabile l'acido solforico). In esso s'introduce il filato o il tessuto, manovrandovelo ...
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Sistematica. - Le definizioni e delimitazioni degli ordini, famiglie, generi e specie nella classe degli Schizomiceti-raggruppante i batterî - sono periodicamente oggetto di revisione, soprattutto ai livelli [...] -80% peso secco), carboidrati (10-30%), lipidi (10-40%), acidi nucleici (10-15%), vitamine, pigmenti e una larga varietà di altri condensato con l'ac. ossalacetico (C4) a formare ac. citrico (C6) dal quale, per una serie di idratazioni e deidratazioni ...
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C20 H24 O2 N2 + 3H2O. È uno dei più importanti alcaloidi delle cortecce di china (v.). Fourcroy (1792), Vauquelin (1809), Gomez (1811), Pfaff (1814) già cercarono di isolarne il principio attivo; però [...] 15°; (la soluzione acquosa ha reazione neutra. Si scioglie facilmente in presenza dell'acido cloridrico dello stomaco, o di acidi organici, come il tartarico e il citrico; perciò, per favorirne l'assorbimento, si consiglia, dopo la sua ingestione, di ...
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Per apparecchiatura s'intende tutta la serie delle operazioni che si fanno subire ai tessuti dopo la tessitura, allo scopo di sviluppare e mettere in evidenza i caratteri delle fibre che li compongono [...] parte la fibra della seta già possiede naturalmente, ma che si può accentuare con trattamenti speciali, generalmente acidi (acido tartarico, citrico, stearico, ecc.), che si dànno per ultimi, poiché in seguito il tessuto non deve più venir rilavato ...
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È l'arte di preparare i farmaci seguendo le prescrizioni mediche, basandosi su apposite conoscenze scientifiche e osservando speciali disposizioni della Farmacopea (v.). Nei tempi remoti farmacia e medicina [...] farmacia vede la sua epoca d'oro. Nel retrobottega della farmacia di Köping C. Scheele prepara l'acido malico, citrico e gallico, isola l'acido urico, scopre il molibdeno, il wolframio e il cloro e ottiene l'ossigeno indipendentemente da J. Priestley ...
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citrico
cìtrico agg. [dal fr. citrique (L.-B. Guyton de Morveau, 1782), der. del lat. citrus «cedro2»]. – Acido c.: composto organico, acido tricarbossilico alifatico, di formula C3H4(OH)(COOH)3, che si presenta in cristalli incolori, inodori,...
citrato
s. m. [der. di (acido) citr(ico), col suff. -ato; come citrico, il termine è stato coniato (fr. citrate) dal chimico fr. L.-B. Guyton de Morveau nel 1782]. – In chimica organica, sale dell’acido citrico, ottenuto sostituendo l’idrogeno...