SCIENZE OMICHE
Alfredo Miccheli
Federico Marini
- Genomica.Trascrittomica. Proteomica. Metabolomica. Dal profiling all’interpretazione biologica. Bibliografia
Si definiscono scienze omiche quelle discipline [...] genoma, ma anche studiare le modifiche post-traslazionali, le interazioni substrato-proteina, proteina-proteina, acidonucleico-proteina; la localizzazione subcellulare. L’identificazione delle proteine avviene in maniera seriale: il metodo prevede ...
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KOSSEL, Albrecht
Agostino Palmerini
Chimico-fisiologo, nato a Rostock il 16 settembre 1853, morto a Heidelberg il 5 luglio 1927. Studiò a Rostock e a Strasburgo, nel 1883 ebbe la direzione del laboratorio [...] 1910), è annoverato fra gli autori classici della chimica fisiologica.
Oltre allo studio dell'acidonucleico, degli istoni e delle protamine, dimostrò che, indipendentemente dagli acidi amminici, le sostanze proteiche contengono quantità variabili di ...
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NUCLEOPROTEIDI
Guido Bargellini
. Costituiscono uno dei gruppi più importanti delle sostanze proteiche. Sono proteine coniugate nelle quali la parte proteica è formata in alcune da protammine o da istoni, [...] in altre da proteine comuni: la parte prostetica è in tutte un acidonucleico o acido nucleinico.
Gli acidinucleici sono costituiti dall'unione di acido fosforico, un idrato di carbonio (più spesso il ribosio), una base purinica (adenina, guanina, ...
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HERSHEY, Alfred Day
Luciana Fratini
Biologo americano, nato a Owosso, Michigan, il 4 dicembre 1908. Si laureò nel 1934 al Michigan State College. Fino al 1950 fu professore alla Washington University [...] con M. Chase, scoprì che l'infezione del batterio da parte del fago è dovuta alla penetrazione del solo acidonucleico (DNA) nella cellula batterica; la parte proteica della particella del fago rimane all'esterno. Tale dimostrazione fu ottenuta ...
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FRAENKEL-CONRAT, Heinz
Luciana Fratini
Biochimico, nato a Breslavia, Germania, il 29 luglio 1910. Si laureò in medicina a Breslavia nel 1934 e nel 1936 ottenne il Ph. D. in chimica presso l'università [...] veleno del serpente a sonagli (crototossina), ecc. Fondamentali le ricerche (1956) sulla dissociazione della parte proteica dall'acidonucleico nel virus del mosaico del tabacco: con questi esperimenti il F.-C. confermò il fatto che l'informazione ...
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Oncologia
Umberto Veronesi
Francesco Bertolini
Giuseppe Curigliano
Il termine 'cancro' trova origine nella parola greca karkínos, granchio, e con esso si identificano molteplici malattie che colpiscono [...] Hitchings, vincitori del Premio Nobel per la medicina o fisiologia nel 1988, dimostrarono l'importanza della sintesi dell'acidonucleico come fattore inibente della crescita e crearono efficaci antipurinici analoghi per il cancro e altre malattie. Le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Le tecnologie per la vita e per la salute
Vittorio A. Sironi
Gli sfumati confini tra scienze della vita e biotecnologie
La fusione tra biomedicina e biotecnologie è un processo che si è andato progressivamente [...] che oggetto della biologia molecolare è lo studio del rapporto tra struttura e funzione delle macromolecole biologiche (proteine e acidinucleici) e del fatto che il flusso di informazioni che si verifica tra queste classi di molecole è alla base ...
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Radiobiologia
Giovanni Suini
di Giovanni Suini
Radiobiologia
sommario: 1. Definizione e limiti della radiobiologia. 2. Sviluppo storico della radiobiologia: a) 1895-1922: la radiobiologia descrittiva; [...] stato secco, oppure in soluzione) danno naturalmente luogo a cinetiche d'azione diverse.
La radiosensibilità delle funzioni degli acidinucleici è, in linea generale, in un qualche rapporto diretto con il peso molecolare del bersaglio e, nel caso ...
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Clara Albani Liberali e Enrico Maria Cotugno
Alimenti
Legge contro gusto?
La normativa europea sull'alimentazione
di Clara Albani Liberali e Enrico Maria Cotugno
15 marzo
L'Unione Europea delibera a favore [...] proteina in grado di autoreplicarsi; secondo l'ipotesi virale, sarebbe l'associazione della proteina caratterizzante con un piccolo acidonucleico, per quanto di questo non sia stata mai trovata traccia; infine, secondo l'ipotesi del virino, potrebbe ...
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Materia soffice
Guido Raos
Giuseppe Allegra
L’espressione materia soffice (soft matter) viene utilizzata per descrivere un vasto insieme di materiali, apparentemente anche molto diversi, le cui caratteristiche [...] caso dei virus, di cui esistono varie forme e tipi: in generale, sono dei complessi costituiti da un’unità centrale di acidonucleico (DNA o RNA, a seconda dei casi) e da un rivestimento esterno proteico (capside). Le interazioni che saldano l’unità ...
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nucleico
nuclèico agg. [der. di nucleo] (pl. m. -ci). – In biochimica, acidi n. (o nucleinici), polimeri naturali costituiti da una sequenza ordinata di nucleotidi; sono di due tipi: acidi desossiribonucleici (DNA) e acidi ribonucleici (RNA)....
ribonucleico
ribonuclèico (o ribonucleìnico) agg. [comp. di ribo(sio) e nucleico (o nucleinico)]. – In biochimica, acido r., acido nucleico, più noto come RNA, i cui mononucleotidi contengono ribosio (v. anche nucleico).